Pagine

martedì 15 febbraio 2011

Lega, federalismo, Pd...

Concorso sul fatto che occorra liberarsi di questo governo. Però scendere a patti con il diavolo (pardon, con la lega), mi sembra troppo!
Riporto alcune mail ricevute sull'argomento: meditate gente, meditate...
 
Enrico Peyretti scrive:
"
Sono strabiliato. Bersani è impazzito? La Lega è barbarie, rozzezza, nel
migliore dei casi pura ignoranza bottegaia. Per metter via l'innominato
innominabile si fa di tutto, ma non lo si imita.
Avanti, Sinistra e Costituzione
!"

Alfonso Navarra risponde:
Il federalismo che vuole Bossi è pura fuffa ed oggi mi sta bene che la partitocrazia (che include il PD) tenti di unirsi per evitare il degrado telecratico ed una possibile guerra civile tra gli italiani.
Se si restaurano, in alto, le regole della Prima Repubblica magari abbiamo spazio, in basso, noi della società civile, per lavorare ad una democrazia avanzata e per far pagare alla grande finanza ed ai complessi militari industriali energetici la crisi che hanno creato.
La nuova democrazia sociale passa anche per la riappropriazione della sovranità monetaria, come ci ricorda Giulietto Chiesa (l'articolo è allegato nella versione completa).
Non è obiettivo - rinazionalizzare le banche centrali e l'emissine monetaria - che sia in grado di concepire questa sinistra politica, nemmeno quella che oggi si accoda alla FIOM.
Io penso che, in una prospettiva convergente, oggi sia centrale la mobilitazione - su questo come movimenti di base dovremmo essere tutti uniti - per il reddito di cittadinanza, anche perchè bisogna mettere in chiaro che la difesa dei posti di lavoro deve essere collegata ad una conversione ecologica dell'economia.
L'operaio di Pomigliano deve campare ma anche il sottoscritto a Milano - al pari di tutti i poveri bambini ammalati d'asma che straripano negli ospedali sotto la Madonnina - ha il diritto di poter vivere in una città senza schiattare.
L''inquinamento creato da una urbanistica a misura delle quattro ruote e non dei polmoni della gente è un crimine che non nobilita certamente il lavoro...
Domanda: secondo voi questa discussione ha a che fare o meno con la "pace"? Io  faccio presente - mi sia consentito ripetermi - che qui dobbiamo confrontarci con una fazione politica che sta soffiando sul fuoco di una possibile "guerra" civile.
E non mi sembra di stare scherzando!

dall'articolo di Giulietto Chiesa
"Per tenere in vita la speculazione selvaggia, che ha prodotto mondialmente, in questi ultimi decenni, un trasferimento netto di ricchezza dai poveri verso i ricchi attorno al 20% del Pil mondiale, si impoveriscono ancora gli strati più poveri della popolazione. Il rigore viene imposto non agli speculatori, ma ai cittadini.
C'è una sola soluzione (ma non la si sente proporre dai sindacati, dai partiti che dovrebbero essere di sinistra, dalle opposizioni) nazionalizzare il debito degli Stati e sottrarlo ai mercati finanziari.
Rinazionalizzare le Banche Centrali è la seconda mossa indispensabile.
Respingere la decisione europea di inasprire i controlli degli Stati da parte dei mercati finanziari.
È la fine dell'Europa, dell'euro? Niente affatto. È la fine della truffa.
Hanno ragione i greci che dicono: "non pagheremo".
Questa è la risposta che deve risuonare in ogni piazza d'Europa
".



----Messaggio originale----
Da:
tcardosi@tiscali.it
Data: 15-feb-2011 12.02 PM
A: "semprecontrolaguerra"<
semprecontrolaguerra@googlegroups.com>, <fermiamo-il-fuoco-atomico@googlegroups.com>
Ogg: [no fuoco atomico] Federalismo, 'feeling' tra Lega e Pd. Bersani ospite su La Padania - Politica - ANSA.it

oggi più che mai c'è bisogno di alternativa, soprattutto di sinistra
credo sia sempre più difficile difendere alleanze con questo PD
spero ci si renda conto della gravità di questa notizia, per me mostruosa, anche se ne avevo da tempo il sentore.

*********************

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/02/14/visualizza_new.html_1587746387.html
Federalismo, 'feeling' tra Lega e Pd. Bersani ospite su La Padania
Il Carroccio apre alla porposta di un patto a due per una "vera riforma"
15 febbraio, 11:54
di Giuliana Palieri
ROMA, 14 FEB - Nella giornata in cui si e' registrata una certa freddezza tra la Lega e il Pdl, a sorpresa in serata si e' saputo di un insolito 'feeling' tra lo stesso Carroccio e il centrosinistra di Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd ha infatti trovato ospitalita' sul quotidiano leghista La Padania che lo ha intervistato su federalismo e immigrazione. E Bersani non ha tradito le attese leghiste: dopo giorni di intenso corteggiamento a distanza, durante i quali ha ammonito il partito di Bossi che con Berlusconi non avrebbe mai realizzato il vero federalismo (al Cavaliere - e' stato il leit motiv di Bersani - servite solo come stampella per tenere in piedi il governo), il segretario del Pd ha teso la mano al senatur direttamente dalle pagine del quotidiano verde. Bersani ha in sostanza sfidato la Lega a realizzare un 'patto a due' (Lega e Pd) per realizzare il 'vero federalismo'. Con la pregiudiziale per la Lega di staccare la spina del governo Berlusconi ('non si puo' sacrificare tutto, ossia la riforma chiave, in nome di Ruby', ha osservato Bersani). ''Facciamo un patto per il federalismo'' e' proprio il titolo con cui la Padania presenta l'intervista. Il segretario del Pd parla di un ''patto tra forze popolari'' per cambiare l'Italia. E l'invito che Bersani fa a Bossi e' quello di ''guardare oltre Berlusconi e nel contempo preservare la prospettiva autonomista, perche' in queste condizioni rischiamo di fare un cattivo federalismo''.. ''Pur con posizioni diverse - aggiunge il segretario del partito democratico - e anche alternative, ci sono due vere forze autonomiste nel nostro Paese: il Pd e la Lega''. Ed e' il Carroccio ''a tenere attaccata oggi la spina del governo Berlusconi''. ''Le forze politiche - dice Bersani - forniscano una larga disponibilita'. Va anche bene che il Governo rimanga nell'ambito del centrodestra. Assicureremo un'opposizione propositiva. Ripeto, garantisco personalmente per me e per il mio partito: il processo federalista deve andare avanti e giungere a compimento''. Musica per le orecchie leghiste. Ma non basta, Bersani e' stato oltremodo generoso e, affrontando l'emergenza immigrazione ha fatto sapere (rivolto direttamente a Maroni) che il Pd appoggera' il ministro dell'Interno ''nella sua richiesta di maggiore condivisione europea di fronte all'emergenza in Nord Africa''. ''So che la Lega non e' razzista - ha detto un suadente Bersani - e appoggeremo Maroni nella sua richiesta di maggiore condivisione europea di fronte all'emergenza''. La sirena-Bersani, dunque sta solleticando le orecchie leghiste, allarmando il premier e la sua compagine, tanto piu' che nelle ultime ore si e' registrata una certa accelerazione del dibattito sul voto anticipato (in cui si e' inserito anche il Colle). E si sa che le opposizioni stanno mettendo a punto la loro strategia per un fronte comune a favore delle urne. Mentre la lega appare sempre combattuta tra l'incasso elettorale subito e la realizzazione del federalismo. Di certo pero' in giornata si e' registrata una certa freddezza tra Carroccio e Pdl: mentre Berlusconi pronosticava soddisfatto un imminente allargamento della maggioranza a 325 parlamentari alla Camera, la Lega (che peraltro ha taciuto tutto il giorno) si e' fatta sentire con Roberto Calderoli solo per raffreddare l'entusiasmo del premier: 325? meglio 330 cosi' blindiamo anche tutte le commissioni e non corriamo rischi, altrimenti - ha sentenziato il ministro - meglio andare al voto.

Nessun commento: