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giovedì 20 giugno 2013

NO F35: FAI PRESSIONE SUI PARLAMENTARI DELLA TUA CIRCOSCRIZIONE!


La pressione NO F35 alla Camera - Liguria
Fai pressione sui parlamentari della tua circoscrizione!!!

"La Camera voti la cancellazione del programma F-35"
Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati discuterà una mozione di 158 parlamentari di SEL, PD e M5S che chiede la cancellazione della partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter.
In linea con le richieste e indicazioni della campagna “Taglia le ali alle armi” (che dal 2009 si batte contro i caccia) sosteniamo questa nuova iniziativa parlamentare e tutte quelle che si renderanno necessarie per bloccare una scelta così sbagliata.

Spendere 14 miliardi di euro per comprare (e oltre 50 miliardi per l'intera vita del programma) un aereo con funzioni d’attacco, capace di trasportare ordigni nucleari, mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute e la giustizia sociale è una scelta incomprensibile che il Governo deve rivedere

Per questo chiediamo a tutti i Deputati di sostenere questa mozione e tutte le iniziative parlamentari tese a fermare il programma degli F35 e a ridurre le spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro l’impoverimento dell’Italia e degli italiani.

primi firmatari

Ascanio Celestini - Luigi Ciotti - Riccardo Iacona - Chiara Ingrao - Gad Lerner - Savino Pezzotta - Roberto Saviano - Cecilia Strada - Umberto Veronesi - Alex Zanotelli

Una nuova fase di campagna
Dopo aver sensibilizzato l'opinione pubblica a riguardo del caccia F-35, già a partire dal 2009 quando nessuno trattava questo tema, ed aver raccolto il supporto di oltre 80.000 firme di cittadini, 650 associazioni, il sostegno di oltre 60 Enti Locali (tra Regioni, Province e Comuni) la campagna "Taglia le ali alle armi" (promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavola della Pace) continua la propria azione affinché venga decisa la cancellazione della partecipazione italiana al programma JSF. 
Il nostro lavoro è ora quello di stimolare Governo e Parlamento a rivedere una decisione inutile, dannosa e problematica in questi tempi di crisi: a tal scopo verranno messi in campo diversi strumenti di pressione che invitiamo ad utilizzare (anche da coloro che avessero già aderito alle prime fasi della campagna).

Dai problemi tecnici ai costi sempre in aumento, dai dubbi di tutti gli altri paesi partner alla ostinata decisione di continuare l'acquisto da parte del nostro Ministero della Difesa, alle inesistenti "penali" sulla cancellazione dell'acquisto l'opinione pubblica ha avuto modo in questi ultimi mesi di capire meglio cosa sta dietro al progetto del caccia F-35. E comprendere come si tratti dell'ennesimo e gigantesco spreco di denaro pubblico a sostegno delle spese militari distolto invece da usi socialmente ed ambientalmente più utili e necessari.
 http://www.disarmo.org/nof35/index.html

martedì 18 giugno 2013

RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI, iniziativa a Genova






INVITO ALL’ INCONTRO


SABATO 22 GIUGNO – ORE  9,30 / 12,30

BIBLIOTECA BERIO – Sala dei Chierici

Via del Seminario 16 – Genova

RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI

industria, difesa, pace

Presentazione: Angelo Cifatte – Tavola della pace Liguria


I costi della non-Europa della difesa
Valerio Briani – IAI - Istituto Affari Internazionali
“Esportazione armamenti dell’UE tra competitività e responsabilità”
Giorgio Beretta – Rete italiana per il disarmo  
Spese militari e cooperazione internazionale
Davide Berruti –  Esperto in peacebuilding [via skype da Amman]
Dibattito:
interventi di Elide M. Taviani (Associazione Studi America Latina),
Peppino Coscione (Rete Colombia Vive!), Valerio Gennaro (Medicina democratica), Mario Rocca (Unione Scienziati per il disarmo)  

Il tema dell’ utilità ed entità delle spese militari nei nostri Paesi
 – nelle regioni come la Liguria ed in Italia –
coinvolge problemi inerenti la difesa, lo sviluppo industriale, l’occupazione,
nonché  il ruolo internazionale dell’Europa.

Dato a cento posti il numero di capienza consentito nella Sala dei Chierici,

si confida nella partecipazione e nella ragionevolezza degli interessati.   


nota mia:
perché non abolirle del tutto le spese militari?

domenica 16 giugno 2013

RADIO PADANIA LIBERA: PERLE DI SAGGEZZA PADANA...

Premesso che l'unico padano che mi piace è il grana, una di queste sere ascoltavo la radio in questione -della serie facciamoci del male-e ho ascoltato una 'interessante' rubrica, di cui purtroppo ho dimenticato il nome. 
Ebbene, i solerti padani, che evidentemente non hanno null'altro da fare, raccolgono tutti i casi di cronaca più o meno nera (ma si chiamerà così anche in padania?) che hanno per oggetto gli immigrati. E' chiaro che chi ascolta, immagina i migranti come una banda di assassini, ladri e stupratori. Quello che combinano gli autoctoni è passato rigorosamente sotto silenzio. 
Il colmo è stato raggiunto da una ascoltatrice che si è dichiarata contro lo ius solis perchè, testuali parole, "questi immigrati hanno già tutto: i loro figli quando vengono qua, hanno diritto alla scuola...persino all'università...tutto gratis..."
Mi chiedo, va bene che questi votano lega e si sono bevuti tutte le panzane di Bossi, di Maroni, di Miglio (di Belsito e company), ma in che mondo vivono?
Chiudo questo pezzo, esprimendo, per una volta, solidarietà a un Ministro della Repubblica, per le stupidaggini scritte dalla consigliera di zona Valandro...e pubblico un 'simpatico' manifesto leghista

mercoledì 12 giugno 2013

Ebraismo, Bildung e filosofia della vita




Per la prima volta in Italia sono qui tradotti e raccolti tutti i saggi di Franz Rosenzweig dedicati all'educazione e alla formazione dell'uomo. Con il titolo Ebraismo, Bildung e filosofia della vita, il libro, curato da Giancarla Sola, presenta al lettore la pedagogia di Rosenzweig, filosofo ebreo-tedesco, autore del celebre volume La Stella della redenzione, nato nel 1886 e morto nel 1929 quando, lentamente, la Repubblica di Weimar si va spegnendo e le luci sinistre del nazionalsocialismo hitleriano lampeggiano nel cielo scuro della Germania e della Mitteleuropa. L'idea di Bildung guida l'intero volume, che si snoda attorno ai temi della fede e del sapere, della scienza e della vita, della comunità e della scuola, dell'ebraismo e dell'umanesimo. La storia della Bildung si arricchisce, così, di un suo ulteriore e fondamentale capitolo.

venerdì 7 giugno 2013

ALEMANNO SI CANDIDA COME UOMO DI FIDUCIA DELLA CURIA. COMUNICATO STAMPA DI NOI SIAMO CHIESA

  NOI SIAMO CHIESA
   Via N. Benino 3   00122 Roma
    Via Soperga 36 20127 Milano
Tel. 3331309765 --+39-022664753                                     
            E-mail vi.bel@iol.it
                                                                             

 Comunicato Stampa                                       


Alemanno si candida come uomo di fiducia della Curia

L'opportunismo elettorale del ricandidato sindaco Alemanno ha passato ogni limite ostentando, con la complicità di Avvenire, di condividere l'opinione di quei cattolici che sullo stesso giornale hanno lanciato l'ossequio ai cosiddetti «valori non negoziabili» come criterio valido per la scelta di un buon amministratore della città.
Ovviamente non spetta a noi denunciare quell'opportunismo perché ogni cittadino romano ha buoni motivi per riconoscerlo.
Intendiamo invece con forza contestare la pretesa di alcuni clericali a proporsi come rappresentanti dei cattolici romani, la maggioranza dei quali non è disposta a scambiare con qualche bella dichiarazione, o magari con qualche sussidio in più agli asili confessionali, il diritto/dovere di valutare l'operato di Alemanno sulla base dei pessimi risultati dei cinque anni della sua amministrazione.
Pensavamo che i primi eloquenti segni di papa Francesco avessero indicato chiaramente che la cura degli interessi generali della società non deve in nessun caso essere barattata con il mercimonio di qualche favore offerto da politici inefficienti e corrotti.
Da cattolici crediamo che la laicità delle istituzioni sia un valore da difendere proprio in quanto cattolici.
L'Italia "cattolica" deve cessare di essere lo schermo dell'Italia "corrotta".

Adista, Cipax, Comunità Cristiana di Base di San Paolo, Confronti, Gruppo Controinformazione Ecclesiale, Koinonia Onlus, Noi Siamo Chiesa - nodo romano, Nuova proposta.
Roma, 6 giugno 2013

martedì 4 giugno 2013

PER LE DIMISSIONI DI GIORGIO NAPOLITANO

PER LE DIMISSIONI DI GIORGIO NAPOLITANO DA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Manca in epigrafe una citazione
dalla Fischiata XXXIII del Marino
tutti sanno quale verso

Leggo sui mezzi d'informazione e sul sito web del Quirinale le inammissibili parole di apologia del militarismo da parte del capo dello stato in occasione della festa della Repubblica del 2 giugno 2013, parole che costituiscono l'ennesimo squallido oltraggio a tutte le vittime di tutte le guerre.
Chiedo le dimissioni di Giorgio Napolitano da Presidente della Repubblica.
So che quando un semplice cittadino avanza una simile richiesta si espone quantomeno al riso degli ignavi.
Ma giunge l'ora in cui tacere non e' possibile.
*
Chiedo le dimissioni di Giorgio Napolitano da Presidente della Repubblica.
Il Napolitano copromotore della legge Turco-Napolitano che riapri' in Italia i campi di concentramento - i campi di concentramento che tuttora sussistono in flagrante violazione della democrazia e della legalita', della dignita' e dei diritti umani.
Il Napolitano che ha avallato oscene deliberazioni berlusconiane che a chiamarle leggi si arrossisce di indignazione e vergogna.
Il Napolitano che ha avallato la guerra, la guerra assassina, la guerra incostituzionale.
Il Napolitano che ha avallato le scellerate misure razziste del cosiddetto "pacchetto sicurezza".
Il Napolitano che ha scandalosamente imposto mesi fa il ritorno al governo dell'estrema destra eversiva berlusconiana pur sconfitta alle elezioni (complici, certo, la nuova destra totalitaria grillina, e il ventre molle andreottiano ovvero la destra incappucciata del Pd).
Il Napolitano che il 2 giugno 2013 nel suo messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, in flagrante violazione di quanto disposto dall'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, sostiene tra l'altro che "Il prestigio dell'Italia nel consesso delle nazioni dipende in misura rilevante dall'operato sul campo - al servizio della comunita' internazionale - dei nostri militari".
*
Quando e' troppo e' troppo.
Neppure a un irresponsabile puo' esser consentito affermare che partecipare criminalmente a una guerra abominevole come quella afgana, che ha provocato e continua a provocare innumerevoli vittime, determini "il prestigio dell'Italia nel consesso delle nazioni".
Neppure a un irresponsabile puo' esser consentito irridere gli esseri umani assassinati ed elogiare gli apparati assassini.
Ricordi il Presidente della Repubblica che la Repubblica Italiana nella sua Costituzione reca queste inequivocabili parole: "L'Italia ripudia la guerra".
Cessi immediatamente la partecipazione italiana all'illegale, criminale, disumana guerra in Afghanistan.
Torni l'Italia al rispetto dell'art. 11 della Costituzione, e si adoperi finalmente per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.
Si dimetta Giorgio Napolitano da Presidente della Repubblica.

Peppe Sini, cittadino italiano

Viterbo, 3 giugno 2013

* * *

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio (ed ha preso parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla meta' degli anni Settanta e' stato uno dei principali animatori della sinistra antitotalitaria a Viterbo, ed ha fatto parte della segreteria provinciale del Pdup, il "Partito di unita' proletaria per il comunismo", fino all'autoscioglimento del partito nel 1984; negli anni '90 ha preso parte all'esperienza del "Movimento per la democrazia - la Rete", rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta e' persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e animato due delle piu' importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo dal 2007; negli anni '80 e '90 e' stato tra i principali redattori del settimanale "Sotto voce" che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione.

domenica 2 giugno 2013

FESTA DELLA REPUBBLICA O DELL'ESERCITO?







Non concordo con quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica e ribadisco le mie domande: quanto ci costa l'esercito? e quanto lo stato?