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martedì 22 maggio 2012

IL PDL E LA LEGA VOGLIONO TORNARE AI MANICOMI

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12 - 05 - 2010


Fonte: Redattore Sociale






Attenasio (Psichiatria democratica): “Legge 180, assalto pericoloso e ben organizzato”

Fine pena mai, trattamento sanitario obbligatorio nelle strutture private e patto di Ulisse: ecco le preoccupazioni dell’associazione


ROMA – Assalto alla legge 180. Questo il timore dell’associazione Psichiatria democratica, da oggi a congresso a Roma, rispetto alle diverse proposte di riforma della legge Basaglia attualmente all’esame del Parlamento. Ma di questi progetti di legge quello dello psichiatra e deputato del Pdl Carlo Ciccioli, ai rappresentanti dell’associazione fondata nel 1973 da Franco Basaglia, appare più “pericoloso” e “ben organizzato” degli altri. “C’è il rischio che venga ripristinato un paradigma di internamento per ragioni psichiatriche tipo fine pena mai”, commenta Luigi Attenasio, direttore del dipartimento di Salute mentale della Asl Roma C e presidente di Psichiatria democratica Lazio. “Il trattamento sanitario obbligatorio è un provvedimento che ha un termine – spiega – ma nella proposta di legge Ciccioli può essere rinnovato anche di sei mesi in sei mesi e non più di settimana in settimana”. La proposta di legge prevede, inoltre, la possibilità attuare il “trattamento sanitario obbligatorio prolungato di sei mesi in sei mesi” anche “a casa dello stesso utente”. Un’ipotesi, quest’ultima, che porrebbe un problema di responsabilità. “Cosa vuol dire?” si chiede Attenasio. “Che il paziente dovrà restare in casa anche contro la sua volontà? E chi avrà la responsabilità se vuole andare a fare una passeggiata? Dello psichiatra che ha fatto questa proposta o del familiare? In queste situazioni bisogna essere molto attenti”.
Vi è poi la questione delle strutture private in cui, secondo la proposta di legge, è possibile attuare il trattamento sanitario obbligatorio. “È chiaro che si creerebbe un problema di conflitto di interessi”, prosegue lo psichiatra. “Il trattamento sanitario obbligatorio limita la libertà personale per ragioni di ordine sanitario, ma se una struttura privata si regge sulle rette giornaliere può essere interessata a trattenere una persona il più a lungo possibile”. Con una modifica di questo genere, inoltre, si rischia anche “di favorire la criminalità organizzata”.
La proposta di legge Ciccioli prevede, infine, anche il cosiddetto “contratto di Ulisse”, ovvero un patto “terapeutico vincolante per il proseguimento delle cure”. In altre parole, il testo all’esame del Parlamento propone un contratto che vincoli “il paziente originariamente d’accordo a farsi seguire anche a prescindere da una volontà contraria manifestata in una successiva fase della malattia”. “Secondo me – sottolinea lo psichiatra – si riferisce proprio alla vicenda di Ulisse, che si fa legare all’albero della nave per evitare di rispondere al richiamo delle sirene”. Le sirene in questo caso rappresenterebbero, appunto, la malattia mentale. “E gli psichiatri purtroppo legano ancora le persone. È come dire: ti faccio firmare questo patto quando stai bene, così quando stai male ti posso anche legare: tanto legarti è un provvedimento necessario e terapeutico. Insomma – conclude Attenasio – è una cosa che se non fosse così grave, sarebbe ridicola. (ap)










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