Ho chiesto a diversi amici e persone con cui sono in contatto di intervenire, nei loro campi di interesse, con testi e proposte da pubblicare su questo blog.
Il materiale pubblicato verrà così strutturato per sezioni.
Mi piace iniziare questa nuova fase con uno scritto di Ernesto Riva, curatore del sito già citato in uno dei precedenti post, http://www.filosofiaedintorni.net/.
In appendice a ogni testo, seguirà una breve nota bio bibliografica.
Oggi vi parlerò di "filosofia", un termine ed una materia che possono incutere forse rispetto ma anche un po' di paura o sospetto o diffidenza per chi non l'ha mai affrontata prima, e dunque da tenere a debita distanza. Perché una simile reazione? Perché ognuno di noi ha paura di ciò che non conosce e quindi sta all'erta ed è pronto a difendere le cose che ritiene più importanti, per la sua vita e per la vita degli altri. Una delle principali caratteristiche della filosofia è quella per cui essa cerca di far superare all'uomo le sue paure e di condurlo per una strada che lo porti alla libertà, in modo che possa giungere alla meta più ambita della filosofia stessa: la verità. Possiamo quindi definire la filosofia, già da subito, come la ricerca disinteressata della verità. Sottolineerei l'aggettivo "disinteressata". Non esiste nessun'altra attività o forma di sapere che sia altrettanto "disinteressata" come la filosofia, giacché essa non ha alcun altro scopo se non la conoscenza per "amore della conoscenza stessa". Non per nulla, la parola "filosofia" - come probabilmente saprete vuol dire in greco "amore per il sapere". Il filosofo è dunque colui che ama e desidera conoscere la verità per amore della verità stessa, nel senso più alto e disinteressato del termine. A lui non interessa la verità per strumentalizzarla ad un fine qualunque (denaro, potere, felicità, immortalità ecc.) bensì per la sola ed esclusiva esigenza di verità e sete di conoscenza. Con ciò intendo ribadire che essa non è tanto la ricerca dell’ultimo o del primo fondamento, non è tanto la ricerca della essenza profonda delle cose, non è tanto la ricerca del mistero dell’essere o della conoscenza assoluta e simili. Essa può anche riguardare quelle cose se nel suo cammino si imbatte in esse ma non è affatto detto che essa debba per forza scoprire chissà che o tendere ad una scienza esoterica. La ricerca della verità è nello stesso tempo più ampia e più umile : non pretende nulla e non inizia il suo cammino sapendo già dove vuole arrivare; al contrario, non sa proprio dove la porterà la sua ricerca . La filosofia, essendo una ricerca disinteressata, potrebbe fare, come dicevo all'inizio, paura a molti. In primo luogo, a tutte quelle persone che hanno o seguono ideologie o credenze assolutistiche o totalitaristiche, perché esse vogliono imporre la loro visione del mondo a scapito di tutte le altre. Mentre la ricerca libera e disinteressata non esclude le altre prospettive ma si confronta con esse nel cammino comune verso il valore ideale della verità.In secondo luogo, la filosofia può fare paura ed essere rifiutata da tutti coloro che si ostinano nelle loro credenze ritenendo di avere la verità in tasca e non ammettendo di potersi sbagliare. La filosofia può invece insegnare loro che il cammino verso la verità è lungo e difficile, che bisogna avere il coraggio e la forza di decentrarci, di uscire da noi stessi, di porci in ascolto degli altri (la filosofia è una scuola di tolleranza), in modo di non considerarci l'Assoluto ma di ritenere la propria prospettiva una delle tante e non l'unica completa e vera.La filosofia, in altri termini, implica il riconoscimento dei propri limiti, l'accettazione del nostro essere uomini e dunque soggetti a sbagliare, ma anche l'accettazione che lo sforzo comune nella ricerca della libertà e della verità è fondamentale per la sua realizzazione. In terzo luogo, la filosofia può far paura a tutti coloro i quali rifiutano di "conoscere se stessi", di porsi i problemi fondamentali e di dare loro una risposta (chiedersi: che cos'è l'uomo? c'è Dio? c'è qualcosa dopo la morte? cos'è il bene e il male? ecc.) per adagiarsi in un menefreghismo superficiale facendo finta di nulla. Purtroppo, però, nelle situazioni-limite dell'esistenza, che toccano prima o poi ogni essere umano, quelle domande ritornano incessanti e non riusciamo a sfuggirle. Quando si è soli, quando si è tristi, quando muore qualche persona cara ci dobbiamo necessariamente confrontare col nostro io più profondo, ed allora sarà quasi con terrore che riconosceremo di aver sprecato molto del nostro tempo, cercando di imbottirci la testa con pregiudizi e teorie già confezionate, risposte pronte ma che non abbiamo mai realmente sottoposte ad esame e fatte realmente nostre poiché non le abbiamo praticamente mai vissute. La filosofia può aiutare a liberarci dal modo inautentico in cui abbiamo fino a quel momento vissuto per farci cominciare da capo, per farci voltare pagina, per iniziare una vita nuova, più sincera, per cominciare l'avventura della conoscenza verso la nostra più autentica e vissuta verità.Essa ci chiederà, per prima cosa, di fare piazza pulita di tutto quello che credevamo di sapere. Ci libera dallo stupido orgoglio di crederci chissà chi, - una strada che ci condurrà verso la realizzazione della nostra essenza più profonda, verso quell'esigenza - presente nel cuore di ogni uomo - di felicità, bontà, bellezza, verità, insomma di ogni valore positivo. Vi è certo nel mondo la presenza del negativo, del male, ma la filosofia può contribuire a sconfiggerlo, affinché esso non prevalga nell'animo umano e l'ultima parola sia data comunque al Bene.La storia della filosofia, come vorrei proporvela io, è la storia affascinante delle risposte che l'uomo ha dato, nel corso di più di due millenni di storia, a tutti gli interrogativi che la mente umana si è posta ed a cui ha tentato di rispondere. Partiremo dalle origini in Grecia fino ad arrivare ai nostri giorni. Vedremo molti filosofi, conosceremo le loro idee e ci stupiremo forse della loro verità. Ma non ci deve colpire tanto la diversità fra le loro teorie quanto piuttosto il fatto che siano riusciti ad elaborare sistemi di pensiero così diversificati. Ma vi rendete conto? Non è bello riconoscere la varietà delle alternative? Ammettere la molteplicità delle risposte ad uno stesso problema non è forse un arricchimento? Ciò non rivela forse che le mille e più prospettive elaborate dagli uomini non riusciranno comunque mai a colmare l'abisso della Verità, che rimarrà il valore ideale a cui tendere sempre? Non dovremmo dunque essere né scoraggiati né dimostrare scetticismo nei confronti della varietà delle filosofie umane ma anzi considerarla una ricchezza enorme. Il fatto che il nostro bisogno della Risposta assoluta sia destinato a non essere mai del tutto soddisfatto, non rivela paradossalmente il fallimento della ricerca ma al contrario la vita stessa della filosofia: se infatti si potesse raggiungere il fondamento ultimo, la ricerca cesserebbe e la nostra conoscenza finirebbe. Ma ciò non è appunto possibile ed è questo il bello della filosofia: continuare incessantemente a porsi domande, ricercare instancabilmente, liberamente, senza paura di affrontare questioni difficili o assurde o proibite, per quanto possano apparire tali. Non aver paura di pensare, osare conoscere, partendo dalla accettazione dei nostri limiti umani.Ad alcuni potrà sembrare inutile questo continuo interrogarsi senza accontentarsi di quello che è già stato ottenuto, dei risultati già raggiunti ma, direi, è solo grazie a quel non accontentarsi mai che l'uomo ha potuto progredire e non si è fermato all'età della pietra. Si dirà che il sapere ha prodotto cose molto brutte come la bomba atomica. Però non è la ricerca e la conoscenza della verità in sé ma è stato l'uso sbagliato che ne ha fatto a volte l'uomo che ha provocato degli effetti disastrosi. La conoscenza può essere usata per il bene e per il male: spetta all'uomo, alla sua terribile libertà, decidere quale strada intraprendere.Filosofare vuol dire, ancora, assumere un atteggiamento di meraviglia nei confronti di quello che c'è e ci è dato. In altre parole, la filosofia vuole cogliere l'esistenza come tale. Si meraviglia, si stupisce che le cose esistano: insomma, è meravigliarsi perché qualcosa c'è mentre potrebbe non esserci nulla. E' un rapporto dunque sui generis, fatto di stupore e di gratuità, nei confronti dell'essere delle cose e del mondo. La realtà è "meravigliosa", le cose hanno bisogno di una spiegazione e ciò spinge l'uomo alla ricerca e stimola la sua riflessione. In fondo, la filosofia è solo questo: ragionare correttamente su quello che esiste.La filosofia comincia quindi dall'esperienza della meraviglia, dal chiedersi perché le cose esistono, e procede, con l'astrazione, fino ad arrivare a formulare delle risposte a quei perché.La filosofia e la scienza (o meglio le scienze) hanno entrambe come scopo la conoscenza, però la filosofia si distingue dalla scienza perché vuole essere lo studio della realtà nella sua totalità mentre le scienze studiano ambiti particolari della realtà. il che ci porta a dire che la filosofia è essenzialmente metafisica , cioè ricerca del senso profondo delle cose e del significato della nostra stessa esistenza. Infatti nella totalità - oggetto di studio della filosofia - ci sono dentro anch'io e perciò risolvere il problema del Tutto vuol dire risolvere anche il problema dell'uomo, del valore della vita, della mia vita. Ecco perché è inevitabile porsi, in quanto esseri umani, i problemi metafisici fondamentali: perché esistiamo? per quale fine noi e il mondo esistiamo? ecc.Il problema del senso della vita ognuno di noi deve risolverlo. Lo risolve già per il fatto di vivere in un determinato modo piuttosto che in un altro. Anche chi vive, in apparenza, al di fuori di ogni interesse filosofico e pensa soltanto al quotidiano e sensibile nel senso più gretto del termine (oppure al lavoro o alla carriera o al piacere o al sesso o allo sport o al divertimento o al potere ecc.), ha implicitamente una filosofia perché considera la vita sensibile o il potere ecc. come l'assoluto, la cosa per lui più importante, che viene prima di ogni altra e dunque ha risposto, seppure in modo superficiale, ai problemi metafisici che citavo prima.Mi avvio a concludere chiedendovi di riflettere su questo: pensate agli ideali della vita e provate a chiedervi: qual è il modo migliore di vivere? Come posso essere felice? Non posso sapere già adesso, in questa vita, al di là di conoscere astrattamente la verità, qual è il modo di vivere pienamente un'esistenza felice nonostante i momenti di sofferenza?Certo non è una cosa facile e certe domande esigono risposte scomode, mentre è forse più comodo far finta di nulla. Ma il filosofo è quel "rompiscatole" che vuole andare a fondo, a tutti i costi, e non si accontenta di mezze risposte, di ovvietà, di banalità.La filosofia, oggi come sempre, può mantenere vivo un clima di libertà intellettuale, di discussione, di apertura verso il nuovo. Essa può favorire la creatività, la fantasia, la riflessione, sviluppare una maggiore intelligenza critica ed autonoma; in una parola, può insegnare ad essere un po' più liberi e felici. Ecco che cos’è, oggi come sempre, la filosofia.
BIBLIOGRAFIA
Per iniziare a leggere qualcosa di filosofia si può iniziare dal testo ormai classico, sempre raccomandabile, di N. ABBAGNANO- G. FORNERO, Storia della filosofia, UTET o TEA Un altro testo interessante : W. WEISCHEDEL, La filosofia dalla scala di servizio, Cortina Infine, per i problemi filosofici, una introduzione è : B. RUSSELL, I problemi della filosofia, Feltrinelli
Ernesto Riva è nato e vive a Torino. Si è laureato in storia dellafilosofia a Torino con C. A. Viano nel 1977 e perfezionato a Pavia in storia del pensiero scientifico. E' docente di ruolo di storia e filosofianei licei.
Ha scritto diversi saggi di argomento filosofico, psicologico eantropologico (cfr. http://stores.lulu.com/ernestoriva).
E' docentevolontario presso l'Università della Terza Età ed è impegnato nel dialogointerreligioso: è fra i fondatori della associazione "Amicizia Ebraico Cristiana di Torino" (http://www.aectorino.org/)
Il suo sito web è http://www.filosofiaedintorni.net/
1 commento:
ciao Giuliano, ho trovato nel tuo post ultimo, interessanti accecci di filosofia e storia che andrò ad approfoondire nell' altro sito...grazie un saluto Stella
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