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sabato 23 ottobre 2010

RIFIUTI, PROTESTE E NONVIOLENZA

Immagino che chiunque legga questo blog abbia anche assistito ai diversi telegiornali. A parte l'omicidio della povera Sara e la pericolosissima svolta autoritaria messa in atto da un governo sempre più allo sfascio e che offre il triste spettacolo di una violentissima guerra tra bande, a parte tutte queste tristezze, dicevo, ci sono alcuni fatti che mi hanno colpito: le violenze a Terzigno e dintorni (ma il problema della spazzatura non era stato risolto? Ah, mi ero dimenticato: è colpa dei giornalisti, del sindaco di Napoli, notoriamente tutti comunisti e anche dei napoletani -diciamolo- che producono tanta, troppa 'munnezza: saranno comunisti anche loro?). A parte che qund'ero comunista io, in gioventù, tutti questi comunisti non li ho mai visti nè conosciuti, trovo spaventoso che il governo e giornalisti disinformati o in malafede continuino a indicare nel termovalorizzatore (ma, per favore, indichiamolo con il suo vero nome: inceneritore) la panacea universale -quando invece produce malattie e diossina...ma ancor più spaventoso trovo la violenza che si diffonde. Posso comprendere la rabbia delle popolazioni esasperate da anni di discariche e promesse che hanno lasciato il tempo che hanno trovato, ma la violenza è sempre funzionale al potere. Cercare lo scontro significa scendere sul livello voluto dal potere, soprattutto quello centrale, che, sul modello di Sarkò tende a esasperare gli animi per poi trovare la soluzione autoritaria. E qui a fin di svolte autoritarie, ci ritroveremo a cantare la versione aggiornata di Faccetta nera e il moderno eia eia allà! Analogo discorso per il Movimento Pastori Sardi, democraticamente preso a manganellate. Sono andato sul loro sito www.movimentopastorisardi.org e devo ammettere che non mi sembra un'organizzazione di facinorosi e violenti...sono addirittura nati dalla Coldiretti...è vero che Umberto Eco ci ricorda che metà dei giovani che erano con lui nell'Azione Cattolica -lo scrive negli anni di piombo- erano in galera perchè facevano parte delle Brigate Rosse (e l'altra metà al governo). Questo per dire che l'ascendenza di un'organizzazione da un'altra non significa nulla però, se come scrive La Repubblica dietro le violenze campane ci può essere la camorra, dietro i Pastori Sardi non c'è nulla, se non i pastori stessi.
Allora, in conclusione: come ho già scritto qui e altrove la violenza non può mai essere la soluzione e occorre trovare forme di mobilitazione e protesta nonviolenta se davvero vogliamo cambiare lo stato delle cose presenti...

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