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lunedì 14 aprile 2008

PARTITO UMANISTA: COSA VOGLIAMO

Dal sito del Partito Umanista di Settimo, www.umanistisettimo.org, riprendo il programma

1. DEMOCRAZIA DIRETTA E PARTECIPATA
Responsabilità politica; Decentramento e creazione delle Comunità Urbane; Partecipazione popolare ed informazione non manipolata; Ente Sociale Comunale
I quattro punti attraverso i quali vogliamo dar concretezza al concetto di democrazia diretta e partecipata, ruotano attorno alla responsabilità politica ed alla partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano direttamente. Cos’è la responsabilità politica? E’ la garanzia di un rapporto continuativo tra elettori ed eletti (non soltanto in periodo elettorale) e la possibilità, da parte dei cittadini, di richiedere verifiche periodiche sull’operato dei politici, procedendo eventualmente alla destituzione di quelli inadempienti o incoerenti con il proprio programma di governo. Per quanto riguarda la partecizione popolare, oltre all’istituzione dell’Ente Sociale Comunale, adibito alla supervisione ed alla cura delle fasce più deboli della popolazione, costantemente tagliate fuori dai processi decisionali, si attuerà attraverso un maggior potere delle Circoscrizioni, con l’introduzione delle Comunità Urbane, unità territoriali più ristrette, nonché attraverso l’apertura di mezzi d’informazione comunali (radio, tv locali, giornali, ecc.) alla cittadinanza, affinché i media non siano retti esclusivamente da interessi commerciali ma tornino ad essere strumento per informare, restituendo la possibilità di compiere scelte consapevoli e non subire continue manipolazioni.

2. DIRITTI UMANI: DAL CONCEPIMENTO ALLA REALIZZAZIONE DI UN'IDEAAssessorato dei Diritti Umani; Regolarizzazione dei residenti di fatto; Registro delle Unioni Civili; Accessibilità alla scuola e alla casa
Il Partito Umanista è stato “il Partito dei Diritti Umani”. Ed è molto di più: è il partito della nonviolenza, della non discriminazione e dell’accesso all’istruzione ed alla cultura. Ecco perché proponiamo un Assessorato dei Diritti Umani, che non si occuperà soltanto di garantire che questi vengano rispettati appieno, ma anche della regolarizzazione di tutti i residenti di fatto, cioè tutti quei cittadini stranieri che stranieri non sono più, abitando nella nostra città da anni. L’Assessorato dei Diritti Umani dovrà garantire inoltre il riconoscimento dei diritti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose e, conseguentemente, la chiusura immediata del centro di permanenza temporanea (CPT), accompagnato dalla redazione di una legge sull’immigrazione che rispetti la carta internazionale dei diritti umani. Per una progressiva attuazione delle pari opportunità e della laicità di tutte le istituzioni, intendiamo creare il Registro delle Unioni Civili e studiare la concessione delle case popolari per tutti i cittadini in stato di emergenza abitativa (giovani single, studenti, disoccupato o temporaneamente occupati, stranieri, coppie non sposate, ragazze madri, ecc.), affinché siano concessi gli stessi diritti a tutti, indipendentemente dal conto in banca.Per ultimo, ma non in ordine di importanza, l’accesso garantito all’istruzione ed alla cultura, dai micronidi all’università.

3. SANITÀ ACCESSIBILE, LIBERTÀ DI SCELTA TERAPEUTICA E POLITICHE AMBIENTALIDecentramento di strutture socio sanitarie; Prevenzione sanitaria e libertà di scelta terapeutica; Controllo dei servizi essenziali per il cittadino e politiche ambientali (no al TAV ed all’inceneritore)
Per poter passare dal concetto di sanità a quello di salute, dobbiamo fare in modo che ciascuno sia libero di curarsi come e dove preferisce, in un ambiente che glielo consenta, perciò non possiamo far altro che dare massima priorità all’accesso, quanto più ampio possibile, alle strutture di prevenzione e cura della persona e ad una revisione delle politiche ambientali. Perciò i nostri obiettivi sono il decentramento di tutte le strutture socio-sanitarie, facendo dipendere l’organizzazione sanitaria dal Comune, dando massima importanza alla prevenzione sanitaria e libertà di scelta terapeutica: centri per la realizzazione di check-up completi e gratuiti per tutti gli abitanti.Per quanto riguarda le politiche ambientali, il controllo dei servizi essenziali (acqua, elettricità, gas, viabilità, trasporti, comunicazioni) dovrà garantire adeguate condizioni di vita ed essere comunque al servizio della cittadinanza, perciò ci batteremo affinché si blocchino le privatizzazioni di questi beni ed affinché le opere pubbliche siano realmente desiderate dalla cittadinanza, quindi ribadiamo il nostro impegno nella lotta contro l’inceneritore e contro la realizzazione del treno ad alta velocità (TAV).

4. LAVORO ED ECONOMIA: LOTTA AL PRECARIATOBanca comunale senza interessi; Incentivi alle cooperative; Sviluppo e sostegno del piccolo commercio
Il lavoro precario, la pressione fiscale e lo strapotere delle banche si pongono in netto contrasto con la nostra idea di città a misura umana: visto l’andamento del mercato del lavoro, l’unica certezza è che il precariato genera una vera e propria schiavitù dalle banche, in qualsiasi modo si manifesti (lavoratori “atipici” impossibilitati a fare progetti di vita a lungo termine, datori di lavoro costretti a non assumere e lavoratori ricattati con la medesima scusa, commercianti pressati dalle tasse, finte cooperative che sfruttano, vere cooperative costrette alla ritirata, ecc.). Il lavoro c’è e per tutti, altrimenti non esisterebbe il variegatissimo mondo del precariato. Per questa ragione prevediamo la creazione di una Banca comunale senza interessi al fine di combattere l’usura, eliminando il costo degli interessi passivi applicati sui prestiti erogati dagli istituti bancari, incentivi alle cooperative e sviluppo del piccolo commercio.

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