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lunedì 13 ottobre 2008

HO SCRITTO AL PRESIDENTE...

Cari lettori,
sono andato sul sito www.quirinale.it. In basso a destra c'è la sezione 'la posta'. Compilando un form si può scrivere al Presidente (che poi lo legga, quello che scrivete, è tutto da vedere).
Riporto la 'letterina'...se qualcun altro volesse seguire l'esempio...tanto per non lasciarmi solo!

Onorevole Presidente, nella prefazione al Quaderno della Costituzione, Ella scrive che questo testo va letto e incoraggia tutti gli alunni a farlo. Anch'io. Nonostante tutto quello che sta succedendo (ed è successo): entrate in guerra (o, scusi, in missioni umanitarie...Kosovo, Iraq, Afghanistan, ecc.) in barba all'art. 11 della Costituzione stessa; scuola obbligatoria non gratuita (garantita da un'altro articolo del dettato costituzionale); che dire della difesa del paesaggio (ibid) sempre più offeso e distrutto; per tacere del diritto alla sanità e alla cittadinanza, violati ogni giorno e prescritti con lungimiranza dai Padri Costituenti? ...e come tacere delle leggi ad personam che Ella ha firmato, anche in mio nome?
Ora, la prego: non firmi anche quella sconcezza che va sotto il nome di Riforma Gelimini. Significherebbe che anche Lei è d'accordo con la distruzione della scuola pubblica (o di quello che ne resta). Come potrò dire ai miei alunni che la Costituzione è la Legge fondante dello Stato? Come potrò dire che il Presidente ne è il massimo garante?
Giuliano Falco (insegnante elementare)

4 commenti:

Marino ha detto...

Caro Giuliano,
Anche io ho scritto al presidente, ma con poche speranze: Napolitano non si è finora caratterizzato per un Presidente "politico". Anzi, mi è sembrato molto incline alla firma. Non voglio passare per un fan di Di Pietro o di Grillo (non lo sono, nè di uno ne, tantomeno, dell'altro), ma forse un un po' di polso in più non guasterebbe. Con tutto l'affetto ed il rispetto verso il nostro Presidente.

Pierangelo ha detto...

Il Presidente purtroppo ha risposto. Vedi qui.

Anonimo ha detto...

In questi giorni si parla tanto di scuola, di come stanno "affamando" quella pubblica per far quadrare il bilancio.

Non sono apolitica perchè è impossibile esserlo, ogni parte della vita dell'uomo è politica, ma trovo amorale il mestiere del politicante: quelli di "adesso" fanno le leggi con il consenso dei quelli di "prima", quindi mi sembra proprio un "teatrino" per dirla con le parole di G.Gaber.

Di questo disegno di legge se ne parla dalle vacanze estive, solo ora si è capito il rischio che sta correndo la scuola pubblica? Ormai i giochi sono fatti, dal Parlamento dove è stata approvata, è passata al Senato, il Quirinale è stato invaso da migliaia di email ma il nostro Caro Presidente dice che non ha voce in capitolo. Ce lo vedete voi il Presidente Pertini firmare queste ultime leggi salva-casta? Io proprio no.

Gli sprechi ci sono, va regolarizzato un pò tutto il pubblico impiego, questo non si mette in dubbio, ma cominciamo da ciò che è superfluo, non dal nostro futuro. Chi non investe sui bambini, futuri cittadini, è un ignorante, un cinico, un approfittatore delle fasce deboli, i bambini non votano.

Io sono positiva per natura, sono certa che gli italiani ce la faranno, ma non restiamo a guardare
mentre distruggono una scuola, quella elementare, che è il fiore all'occhiello del nostro sistema scolastico, tra le prime cinque nel mondo.

Abbiamo una legge sull'handicap la 104 da far invidia ai migliori paesi democratici industrializzati, ma in Italia viene applicata male perchè non ci sono i fondi.

L'integrazione con gli stranieri la facciamo quotidianamente, sul campo, con i problemi che i politici ottusi ci lasciano. Come si fa a fare integrazione se istituisci delle classi "differenziate", dove metti tutti gli stranieri ad imparare l'italiano. Ma non vi ricorda la legge razziale del '36 quando i bambini ebrei venivano messi da parte?

Scusate lo sfogo, ma rientra negli "obiettivi" di una maestra difendere i propri alunni, ho approfittato di questo mio spazio per dare sfogo alla rabbia, umana, nel vedere l'ignoranza imperante nel nostro Parlamento.

Inviterei i vari Ministri a passare un pò di tempo nelle nostre aule prima di varare un altro bel decreto sulla scuola.

Anonimo ha detto...

In questi giorni si parla tanto di scuola, di come stanno "affamando" quella pubblica per far quadrare il bilancio.

Non sono apolitica perchè è impossibile esserlo, ogni parte della vita dell'uomo è politica, ma trovo amorale il mestiere del politicante: quelli di "adesso" fanno le leggi con il consenso dei quelli di "prima", quindi mi sembra proprio un "teatrino" per dirla con le parole di G.Gaber.

Di questo disegno di legge se ne parla dalle vacanze estive, solo ora si è capito il rischio che sta correndo la scuola pubblica? Ormai i giochi sono fatti, dal Parlamento dove è stata approvata, è passata al Senato, il Quirinale è stato invaso da migliaia di email ma il nostro Caro Presidente dice che non ha voce in capitolo. Ce lo vedete voi il Presidente Pertini firmare queste ultime leggi salva-casta? Io proprio no.

Gli sprechi ci sono, va regolarizzato un pò tutto il pubblico impiego, questo non si mette in dubbio, ma cominciamo da ciò che è superfluo, non dal nostro futuro. Chi non investe sui bambini, futuri cittadini, è un ignorante, un cinico, un approfittatore delle fasce deboli, i bambini non votano.

Io sono positiva per natura, sono certa che gli italiani ce la faranno, ma non restiamo a guardare
mentre distruggono una scuola, quella elementare, che è il fiore all'occhiello del nostro sistema scolastico, tra le prime cinque nel mondo.

Abbiamo una legge sull'handicap la 104 da far invidia ai migliori paesi democratici industrializzati, ma in Italia viene applicata male perchè non ci sono i fondi.

L'integrazione con gli stranieri la facciamo quotidianamente, sul campo, con i problemi che i politici ottusi ci lasciano. Come si fa a fare integrazione se istituisci delle classi "differenziate", dove metti tutti gli stranieri ad imparare l'italiano. Ma non vi ricorda la legge razziale del '36 quando i bambini ebrei venivano messi da parte?

Scusate lo sfogo, ma rientra negli "obiettivi" di una maestra difendere i propri alunni, ho approfittato di questo mio spazio per dare sfogo alla rabbia, umana, nel vedere l'ignoranza imperante nel nostro Parlamento.

Inviterei i vari Ministri a passare un pò di tempo nelle nostre aule prima di varare un altro bel decreto sulla scuola.