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martedì 14 ottobre 2008

CARO PRESIDENTE

Come già è accaduto altre volte, Ella non ha potuto rispondermi. Immagino che sia troppo occupato a controfirmare leggi ingiuste e inique che penalizzano i più deboli e sono a vantaggio dei più forti.
Complimenti! Più che un Presidente, mi sembra un notaio...
...pazienza.
Ella ha risposto tramite i giornali, dicendo che è competenza del Parlamento...scusi, ma ha visto chi ci siede, in questo Parlammento? Ah, già dimenticavo: come sostiene spesso il nostro Peron alla matriciana (o alla caseula, visto che è brianzolo), Silvio, questo parlamento è stato legittimato da un'elezione popolare. Edè vero, ma è stato deligittimato da quelli che ci siedono dentro: tant'è che ora parlano di sveltire gli iter, già che ci sono, potrebbero fare le leggi e farle votare col televoto, come l'isola dei famosi...
Ma io pensavo che il Parlamento, il Presidente della Repubblica e anche i cittadini giocassero un altro ruolo...che sciocco, che ingenuo, che sono!
Sappia comunque che continuerò a scriverLe, come ho fatto coi i suoi predecessori, ogni volta che approverete una legge iniqua, ingiusta e omicida...
Non fosse altro per farvi sapere che non potete parlare in nome del popolo italiano...anche se le confesso, le tentazioni di diventare apolide le ho sempre avute (tanto per cominciare mi considero 'di lingua italiana': la mia patria è il mondo intero...).
Cordialmente

Giuliano Falco

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