Giovedì 06 Gennaio 2011 - Newsletter n.49
America Latina e media: reinventare la democrazia
“In America Latina stiamo reinventando la democrazia. Attraversiamo una tappa che non ha precedenti, che recupera e attualizza le migliori tradizioni di emancipazione e resistenza popolare”. Con queste parole si è aperta l'Alleanza dei media per la Democratizzazione della Comunicazione, un documento siglato lo scorso 15 dicembre a Quito, Ecuador. L'occasione è stata l'incontro “Costruire un'agenda per la democratizzazione della comunicazione”, organizzato dall'Agenzia ALAI (America Latina en Movimiento) con il supporto dell'Unesco, al quale hanno partecipato i rappresentanti di 24 media provenienti da 14 paesi del Sud America e Caraibi. (Elvira Corona)
Il secolo delle megalopoli
Il 21º secolo sarà segnato da una progressiva urbanizzazione, con la nascita di molte megalopoli con più di 10 milioni di abitanti. L'aumento della popolazione e la endemica diseguaglianza sociale portano alla formazione di sempre più estese baraccopoli. Il rischio di disastri umani e ecologici è crescente ma ci sono anche segnali per uno sviluppo alternativo. Che il futuro del pianeta dipenderà da come si svilupperanno le megalopoli è ormai una certezza. Dagli slum può però partire il riscatto delle città poiché, come sottolineato anche le Nazioni Unite: una seria politica globale sulla casa potrebbe essere un elemento chiave per progettare un futuro migliore per tutto il mondo. (Piergiorgio Cattani)
Gli occhi della possibilità
Le realtà e gli amici del Gruppo Abele, si sono ritrovati nei giorni scorsi nella "Fabbrica delle e", la sede torinese dell'associazione, per scambiarsi gli auguri di Natale. Pubblichiamo un sunto della riflessione di Luigi Ciotti, che dopo aver ripercorso i 45 anni della storia del Gruppo Abele ne ha isolato alcune parole chiave prendendo spunto dal racconto di Jean Giono, “L'uomo che piantava gli alberi”.
2010: un anno di impegni per la pace, i diritti e la solidarietà
Si sta per concludere un anno che ha visto le associazioni e i cittadini attivi e partecipi nella promozione della pace, dei diritti umani, nella lotta alle mafie, nella tutela dell'ambiente, per la cooperazione e il volontariato. Dodici mesi nei quali si è alzata forte e chiara la voce di chi non intende arrendersi, ma che giorno dopo giorno con perseveranza costruisce un tassello di un mondo più giusto, solidale, fraterno. Richiamando dodici notizie vogliamo ricordare questi dodici mesi e, alla vigilia del nuovo anno in cui si celebrerà il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia, con la Tavola della pace e Rete Disarmo unirci all'appello a "ripudiare la guerra" e impegnarci per la pace.
Appendi alla tua finestra la bandiera della pace
“L’Italia che amo, che festeggio e che voglio costruire ripudia la guerra, lotta contro la povertà, taglia le spese militari, investe sull’educazione, rispetta i diritti umani, cura la Terra". In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e del 50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi, la Tavola della pace e la Rete italiana per il disarmo invitano tutti i cittadini a due gesti semplici: appendere alla finestra la bandiera della pace e sottoscrivere la dichiarazione che evidenzia che l’Italia "ha una gran bella Costituzione" nella quale "ripudia la guerra" e lavora per la pace e la giustizia.
America Latina: reinventando comunicazione e democrazia
“In America Latina stiamo reinventando la democrazia. Attraversiamo una tappa che non ha precedenti, che recupera e attualizza le migliori tradizioni di emancipazione e resistenza popolare”. Con queste parole si apre l'Alleanza dei media per la Democratizzazione della Comunicazione, un documento siglato lo scorso 15 dicembre a Quito, Ecuador. L'occasione è stata l'incontro “Costruire un'agenda per la democratizzazione della comunicazione”, organizzato dall'Agenzia ALAI (America Latina en Movimiento) con il supporto dell'Unesco, al quale hanno partecipato i rappresentanti di 24 media provenienti da 14 paesi del Sud America e Caraibi. (Elvira Corona)
Lo staff della Sezione Australiana di Amnesty International è riuscita a parlare con il premio Nobel Aung San Suu Kyi recentemente tornata in libertà. Qui di seguito l'audio della conversazione e la traduzione della stessa.
Servizio informativo gratuito a cura di Unimondo.org
Sostieni Unimondo: http://www.unimondo.org/Notizie/Dona
Nessun commento:
Posta un commento