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martedì 12 luglio 2016

MIGRANTI: MA DAVVERO POSSIAMO “AIUTARLI A CASA LORO”?

Questo articolo nasce dalla rabbia e dall’indignazione che provo ogni volta che ascolto qualcuno dire:  aiutiamoli a casa loro. Oggi, nel 2016, non mi sembra possibile che si possa rispondere in maniera tanto SEMPLICISTICA, SUPERFICIALE e IGNORANTE al fenomeno migratorio.

Possibile che davvero non sappiate cosa succede nel Mondo, possibile che siate estranei ad una globalizzazione che ha velocizzato e indurito lo sfruttamento dell’85% della popolazione mondiale a favore del restante 15%?
Quando dite CASA LORO, avete una minima idea di cosa state dicendo?
Probabilmente no, perché non credo che una persona, in tutta coscienza possa conoscere quello che sto per raccontarvi ed essere insensibile al  dolore altrui.
Ora vi farò una lista, sicuramente incompleta, di quello che succede nel Mondo perché in Europa Occidentale si possa vivere come stiamo vivendo. (Con acqua corrente, luce elettrica, riscaldamento, con accesso ad ogni tipo di prodotto alimentare presente nel mercato globale, con vestiti a basso costo, con cellulari e ogni altro prodotto superfluo che ci da il nostro Status Quo)
CASA LORO, ISTRUZIONI PER L’USO
Iniziamo, buona lettura.
Casa loro è CAJAMARCA, in Perù, dove l’impresa mineraria Yanacocha (proprietà di Newman Co., USA) secca le lagune, avvelena la terra con gli scarti della produzione,  obbliga le famiglie e le comunità a lasciare terreni  nei quali vivono da tempi immemorabili e uccide o fa arrestare chi protesta. Tutto questo per estrarre ORO.
Casa loro è il CONGO, dove si estraggono COLTAN e DIAMANTI. Il primo è utilizzato per la produzione dei nostri cellulari Hi-Tech mentre il secondo davvero  non credo di doverlo  spiegare.Sapete che in queste miniere la gente vive in un sistema medioevale di servitù della gleba? Che i bambini  di appena 8  anni lavorano  nei piccoli  buchi scavati nelle montagne? Che molte persone vivono la loro intera vita (che spesso non supera i 30 anni) in queste miniere? Che della madri partoriscono mentre lavorano 15 ore al giorno in queste miniere? In Congo, poi, come se non bastasse c’è anche la guerra, un conflitto che non  risparmia nessuno e dove le donne sono le principali vittime di torture e stupri di massa.
Casa loro è la Nigeria,dove il gruppo terrorista Boko Haram, che si autofinanzia anche grazie al traffico di AVORIO (pensateci bene quando siete in vacanza e decidete di comprare un souvenir) rapisce, uccide e tortura senza che nessuno gli ponga freno.
Casa loro è Potosi, un regione mineraria in Bolivia dove si calcola che dal periodo della conquista spagnola, siano morti almeno 8 MILIONI di persone per estrarre ARGENTO diretto in EUROPA, nei tunnel della montagna del diavolo, il CERRO RICO. Ad oggi centinaia di bambini in età scolare lavorano nelle miniere, rovinando i loro polmoni, il loro corpo distruggendo il loro futuro. In Bolivia la salute non è pubblica come non lo è l’educazione.  A queste generazioni non resta altro che sacrificarsi per poter portare in tavolo qualcosa da mangiare.
 Casa loro è la SIRIA, in guerra dalla fine del 2011, con  MILIONI e MILIONI di profughi sparsi per tutto il mondo. Una guerra dove ogni Stato ha il suo interesse e dove ognuno gioca a RISIKO sulle spalle della popolazione civile. I bambini sono i più coinvolti  da queste barbarie. La SIRIA è un pezzo importante della scacchiera mediorientale per la sua posizione strategica, per i porti e per il passaggio di materie prime dall’ASIA all’EUROPA e viceversa.
Casa loro sono CUBA e VENEZUELA dove la popolazione civile non può alimentarsi per via del razionamento dovuto ai boicottaggi internazionali e interni (nel caso del Venezuela). I supermercati sono vuoti, le monete nazionali incredibilmente deboli. CUBA sta uscendo dall’embargo, il VENEZUELA è sull’orlo di una guerra civile.
Casa loro è l’ERITREA (Paese che noi italiani dovremmo conoscere bene) dove sei obbligato a fare il servizio militare A VITA!!! Avete capito bene, entri a fare il servizio miliare e non sai quando finirà… Voi non scappereste?
Casa loro sono GUATEMALA, HONDURAS, NICARAGUA e SALVADOR dove le multinazionali dominano incontrastate, comprando governi, finanziando colpi di stato per sfruttare le piantagioni di questi paesi e appropriarsi delle terre della popolazione indigena. Un esempio su tutti: il Salvador ha una popolazione di 6,34 MILIONI di abitanti. In Agosto del 2015 nel Paese sono stati registrati quasi 900 omicidi  per armi da fuoco!!! Devo dire altro?  Considerate poi  che in questi Paesi praticamente non esiste la libertà di  orientamento sessuale. Il collettivo LGBT è  perseguitato e molte sono le esecuzioni di attivisti/e per i diritti umani  che lottano per difendere la terra, l’acqua, le loro comunità. BERTA CACERES, uccisa in Honduras a marzo di quest’anno è l’esempio lampante.
Casa loro è l’UCRAINA, dove c’è  una guerra civile tra filo russi e filo europei, guerra silenziosa non coperta da media che però uccide, eccome se uccide. L’Ucraina è  un paese strategico per poter metter alle corde ( geo politicamente parlando, la Russia di Putin). E perché  lo sappiate, parte del GAS con il quale vi riscaldate viene da li.
Casa loro  è la LIBIA, un paese invaso dalla coalizione NATO, devastato e lasciato poi in balia di se stesso. Un paese dove non è chiaro chi ha il potere, chi detta legge. Dove non c’è sicurezza, dove i trafficanti di persone la fanno da padroni. Un Paese dove l’Italia, attraverso l’ENI e altre grandi imprese ha interessi per MILIONI di euro per estrarre GAS e PETROLIO.
Casa loro sono i BALCANI, dove solo pochi anni fa abbiamo assistito alla più grande guerra in Europa dopo la seconda Guerra Mondiale. Dove nei campi ci sono ancora le
mine, dove la pulizia etnica ha generato odio e rancore, dove la NATO bombardò Belgrado, dove la ONU permise i fatti di Srebrenica. Non ci siamo mai accorti che di fronte alla Puglia si trovava l’Albania, almeno fino a quando non è crollato il regime totalitario di Enver Hoxha e nel 1991, a bordo del VLORA, migliaia di giovani sono venuti a cercare la speranza di un futuro migliore, approdando al  porto di Bari.
Casa loro è l’AFGHANISTAN, in guerra dagli anni ’80, prima contro la Russia, poi contro gli Stati Uniti d’America. Una guerra per il controllo di un paese che è sempre stato strategico per gli scambi commerciali tra Europa e ASIA. Oggi si parla di oleodotti e di trasporto di GAS, nonché di droga e traffico di persone.
Casa loro è il  Bangladesh,  dove la maggior parte delle imprese tessili del Mondo sfruttano milioni di lavoratori/trici trattandoli come schiavi per produrre i nostri VESTITI FIRMATI dei quali andiamo tanto fieri.
Casa loro poi sono anche PALESTINA, SAHARA OCCIDENTALE, SUDAN e SUD SUDAN, la REPUBBLICA CENTRAFICANA, L’EGITTO, LA TUNISIA, IL MAROCCO, L’ALGERIA, IL SENEGAL, LA COSTA D’AVORIO, LA SIERRA LEONE, LA SOMALIA, IL KENIA, IL MALI, LA LIBERIA, L’ANGOLA, IL MOZAMBICO, L’ETIOPIA, L’ECUADOR, LA COLOMBIA, IL MESSICO, IL BRASILE etc…
Se non credete a quello che ho scritto, fate delle ricerche personali, approfondite i temi. In questo Blog potrete trovare molti degli argomenti che ho citato ma vi invito a consultare anche molte altre fonti. Se preferite vedere, piuttosto che leggere, vi consiglio questa sezione, dove potete trovare documentari e film che trattano di problemi sociali in tutto il mondo.
Credo insomma che il messaggio sia chiaro… E RICORDATE BENE quello che diceva FABER: “Anche se vi credete assolti,  siete lo stesso coinvolti”.
La Fraternità non e un sentimento, è uno stile di vita!
DIEGO BATTISTESSA

http://www.lasinistraquotidiana.it/wordpress/ma-davvero-possiamo-aiutarli-a-casa-loro/