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venerdì 20 agosto 2010

Riflessioni spicciole

Non so se qualcuno se ne è accorto, ma negli spot pubblicitari che affliggono uno spettatore che, come me, non guarda moltissima televisione, ce ne sono alcuni tremendi. E non mi riferisco qui, almeno, a quelli che riguardano le perdite urinarie delle donne (insomma, un po' di garbo! Se fossi una femmina, denuncerei qualche creativo -si autodefiniscono così).


Mi riferisco a quelli a tema religioso: statuette della Madonna, santini, rosari... Va bene che la Chiesa è un po' in crisi, che gli italiani non vanno a messa, che le vocazioni languono... ma questa religiosità di bassa lega, in vendita in edicola tra un film porno e un settimanale di gossip, mi sembra un po' troppo! Forse tutto fa brodo, pensano le nostre (?) gerarchie però mi sembra un raschiare il fondo del barile...

Mi hanno sempre fatto tenerezza le manifestazioni della religiosità popolare, le processioni, le edicole con la Madonna, i crocefissi in montagna, anche i vecchi santini della nonna: i sono cresciuto con le statuette della Madonna di Lourdes (di plastica) ripiene di acqua di Lourdes (quanta ne ho bevuta!). Mi facevano effetto anche perché erano fosforescenti: mi nascondevo sotto il letto dopo aver chiuso le persiane, per godermi lo spettacolo della statuetta che diventava luminosa...eh sì, non si guardava molta televisione allora.


Ma, tornando all'oggetto di questo post, cosa c'entrano, che c'azzeccano direbbe Di Pietro, i santini i rosari ecc. in vendita in edicola con un sano concetto di sacro? Mi sa tanto di mercanti nel tempio (che, almeno una volta, ne sono stati cacciati...)

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