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mercoledì 9 marzo 2016

Una petizione per salvare un lembo della Costa ligure...FIRMATE!

Alla c.a.         Presidente del Consiglio dei Ministri
            Presidente Regione Liguria
            Presidente della Provincia di Savona
            Soprintendenza per i Beni Ambientali della Liguria
            Soprintendenza per i Beni Archeologici
                        Sindaco Comune di Albissola Marina
                        Sindaco Comune di Savona
                        Presidente Autorità portuale di Savona

e p.c.              Il Secolo XIX
                        La Stampa
                        Repubblica
                        Il Fatto Quotidiano
                        Corriere della Sera
                        Il Giornale
                        Il Manifesto
                        IVG (Il Vostro Giornale)
                        Savonanews
                        Uominiliberi
                        Trucioli
                        Il Letimbro
                        Campanassa
                        RSVN

Con la presente esprimiamo il nostro più totale dissenso alla realizzazione del porticciolo turistico con relativa edilizia residenziale, nel tratto compreso fra la zona del Molo Verde e la spiaggia della Madonnetta.

Ancora una volta si sono già sacrificati posti di lavoro esistenti e generati da questo litorale e si vuole distruggere la certezza di una risorsa ambientale ed economica che valorizza questo territorio, sulla promessa di un progetto che, anche in un recente studio sui porti turistici realizzato da una delle maggiori società internazionali di consulenza per gli investitori del settore, non è nemmeno menzionato tra i progetti di rilievo previsti sulla costa Ligure.  
La realizzazione del porto, nel sito attualmente individuato, implicherebbe la perdita definitiva dell'ultimo tratto di costa, scarsamente antropizzato, compreso tra la zona S. Cristoforo e lo scoglio della Madonnetta, perfettamente balneabile.  
Tale tratto, periodicamente monitorato ai sensi di legge, è stato appena classificato come “eccellente”, ai fini della balneazione, ai sensi del D.Lgs 116/08.  
In questo tratto sono presenti due arenili con una superficie complessiva di circa 5000 mq,  e con uno sviluppo lineare di circa 400 m. Le spiagge, per le cittadine balneari a vocazione turistica, rappresentano un bene irrinunciabile ed una risorsa, unica e preziosa, da salvaguardare.
Gli arenili attualmente presenti nelle Albissole, risultano, in taluni casi, già insufficienti ad accogliere la massa di turisti, nei periodo di maggiore afflusso. Le poche spiagge libere rimaste, risultano, talvolta, impraticabili. Gli stabilimenti balneari espongono, abitualmente, la domenica, il cartello “completo”. Non è raro osservare asciugamani posati nelle aiuole della passeggiata, o ombrelloni, nella barra del Torrente Sansobbia.
Le spiagge sono il nostro “oro”!
La realizzazione del porto oltre, a cancellare i tratti di arenile attualmente presenti, potrebbe produrre fenomeni erosivi a levante. Il Comune di Albissola Marina, in tal senso, non escludendo a priori, evidentemente, questo rischio, ha richiesto, in sede di Conferenza dei Servizi, come prescrizione, la presentazione di uno studio idraulico e meteo marino completo, preventivo.
 
Da un punto di vista ambientale, la stessa Sentenza del Consiglio di Stato n° 4545/2015, nell'individuare un'incoerenza dell'iter procedimentale, e nel determinare, al punto 8, l'invalidità derivata della “Variante di Aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento della Costa” nella DGR 936/2011, fa salve le valutazioni tecniche, in materia ambientale, contenute al suo interno e non nega l'incidenza negativa del porto, sull'habitat naturale.
Nello specifico, la sentenza, cita espressamente la presenza del madreporario Oculina patagonica, che, come approfondito nello stesso documento regionale, trova rifugio esclusivo, tra i comuni di Savona e Albisola Marina (insieme alle altre specie Pinna nobilis e Cladocora caespitosa).
La DGR 936/2011 aggiunge, che: “Risulta l’unico tratto residuo in un arco costiero di circa 13 km” “La realizzazione del porto turistico  provocherebbe la distruzione dell’habitat marino costituito dalle scogliere naturali emerse e sommerse; in considerazione della limitata estensione del sito, ogni ulteriore riduzione incide pesantemente sul suo significato ecologico; l’insieme delle considerazioni svolte obbliga alla posizione cautelativa di mantenerne inalterate le condizioni di estensione (già critiche) ed idrodinamiche del sito: né l’una né l’altra condizione risulterebbero soddisfatte dalla realizzazione di un nuovo sito portuale. Infine occorre considerare che il nuovo impianto nautico occuperebbe una significativa superficie di arenile, intaccando l’attuale patrimonio delle spiagge liguri”.
La sentenza sovracitata, dopo la discussione degli aspetti ambientali, nel medesimo paragrafo, dettaglia che: “ogni più opportuna scelta localizzativa nonché ulteriori e diverse prescrizioni conformative sui contenuti degli elaborati progettuali da approvare potranno essere assunte dagli organi competenti in esito all’ulteriore tratto procedimentale che dovrà essere compiuto in esecuzione della presente pronuncia”. La logica sequenziale del  paragrafo 7, sembrerebbe auspicare l'opportunità, di individuare un sito alternativo, proprio alla luce degli aspetti ambientali, citati dalla stessa sentenza.
Da un punto di vista sociale, la spiaggia della Madonnetta rappresenta un punto di ritrovo importante, da decenni. E' frequentata da tante famiglie, della zona, con bambini. Da quando sono stati chiusi gli stabilmente balneari la spiaggia, nonostante la evidente scomodità, non è stata abbandonata. Anzi. E' stata autogestita da abitanti della zona. Un ottimo esperimento...che ha funzionato. Le famiglie hanno continuato a frequentare la spiaggia. A queste si aggiungono decine di turisti. E' un arenile frequentatissimo, nonostante l’attuale, pressoché totale, assenza di servizi.
Noi riteniamo necessaria la “riqualificazione” della zona, ma nella direzione della salvaguardia e valorizzazione dell’arenile attualmente presente, dello specchio acqueo antistante, e della costa rocciosa compresa tra lo scoglio della Madonnetta e quello della Margonara.
 Il tratto di costa compreso tra lo scoglio della Margonara e gli ex bagni San Cristoforo, per noi, NON RAPPRESENTA UNA ZONA DEGRADATA, ma una VERA E PROPRIA ATTRATTIVA, in termini economici, sociali e ambientali, da salvaguardare e valorizzare come testimoniano le centinaia di bagnanti che ogni anno continuano a sceglierla e i proprietari dei natanti che è frequentissimo vedere sostare proprio davanti a questo tratto !

Gruppi FB:
Margonara Viva
Madonnetta Forever
Gruppo Mamme Margonara
Salviamo la Madonnetta e le spiagge della Margonara!!
Bagni S. Cristoforo

https://www.change.org/p/margonara-madonnetta-gmail-com-salviamo-la-margonara-dal-cemento?recruiter=49405959&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink

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