Pagine

domenica 5 agosto 2007

Nerogoogle e il risparmio energetico

Traggo questo articolo dal sito http://www.webmaster.org/... mi sembra utile per tutti gli utenti:

Risparmio energetico: NeroGoogle una versione del motore completamente nera. Ci sarà un vantaggio?
Tutto nasce da un recente articolo di Mark Ontkush del 22 Febbraio che sosteneva che Google potrebbe far risparmiare al mondo un buona dose di energia elettrica se solo cambiasse il design della sua pagina web
Tratto daTweakness, una risorsa rivolta ad utenti semi-esperti che abbiano un buona conoscenza del gergo di internet ed è focalizzato su trucchi e tweaks


È disponibile in rete "Neroogle", una interfaccia con sfondo nero per il motore di ricerca di Google, nata da una iniziativa italiana (simile a BlackGoogle), che mira alla salvaguardia dell'ambiente attraverso il risparmio energetico derivato dall'utilizzo di colori scuri (a basso consumo energetico per i monitor) per il design della pagina web. La pagina dedicata alle informazioni di Neroogle spiega l'iniziativa: "Perchè a volte sono i piccoli gesti quotidiani a fare grandi differenze. Tutto nasce da un recente articolo di Mark Ontkush del 22 Febbraio che sosteneva che Google potrebbe far risparmiare al mondo un buona dose di energia elettrica se solo cambiasse il design della sua pagina web. Cambiare il colore della sua home da un bianco 'succhia-elettricità' a un più ecologico nero sarebbe un'idea geniale e salva-ambiente. Da allora, si sono moltiplicati post e articoli sul calcolo reale di questo risparmio, cosa che ha portato la comunità di internet a sostenere a gran voce questa modifica".
I risultati delle ricerche effettuate su Neroogle sono identici a quelli ottenuti su Google, eccetto per il fatto che sono visualizzati su uno sfondo nero con caratteri grigio chiaro. "Neroogle infatti usa proprio il motore di Google per effettuare le ricerche. I risultati sono identici (confrontateli se avete dubbi). L'idea è quindi quella di poter continuare ad usare il migliore e più veloce motore di ricerca al mondo mentre contribuite a salvare l'ambiente".È davvero reale questo risparmio energetico? Come riportato da Ontkush nel suo blog-post "Black Google Would Save 750 Megawatt-hours a Year", Google gestisce circa 200 milioni di query di ricerca al giorno. Assumiamo che ciascuna query venga mostrata per circa 10 secondi; questo significa che il sto di Google si esegue per circa 550.000 ore ogni giorno su alcuni desktop. Ipotizzando che gli utenti visualizzino Google in modalità a schermo pieno, il passaggio ad un background nero farebbe risparmiare un totale di 15 (74-59) watt (questi riferimenti di wattaggio derivano dal sito EnergyStar). Questo si tradurrebbe in un risparmio globale di 8.3 Megawatt/ora al giorno, o circa 3000 Megawatt/ora l'anno. Considerando che circa il 25% dei monitor al mondo sono CRT, a 10 centesimi di dollaro per Kilowatt/ora, si otterrebbe un risparmio di $75.000. Tutto questo solo con la modifica di alcuni codici colore.
Quali altri gesti quotidiani possiamo compiere per contribuire a migliorare l'ambiente? Lo stesso discorso vale per tutti gli altri siti, anche meno cliccati di Google. Non è necessario avere solo pagine nere, basterebbe avere un design a basso wattaggio, che utilizzi per esempio la palette EMERGY-C.
Altri benefici. Lavorare su uno schermo scuro è più riposante per la vista e contribuisce ad ridurre il contrasto tra monitor e ambiente, per chi è abituato a lavorare anche a notte fonda.
Neroogle è stato realizzato sfruttando il servizio Custom Search Engine (CSE) di Google, lanciato originariamente a Dicembre 2006, che consente a webmaster, blogger e, in genere, a qualsiasi utente della rete, di creare un motore di ricerca personalizzato in base ai propri interessi specifici di community. CSE viene proposto da Google come parte della tecnologia Google Co-op, il suo servizio di "social search". Con Custom Search Engine, Google offre ai proprietari di siti web la possibilità di "creare" un motore di ricerca personalizzato in grado di "incanalare" le informazioni di un sito attraverso i risultati di ricerca, con titolo e descrizione personalizzati, e keyword tematiche. Gli utenti di CSE possono fornire specifiche URL nell'ambito delle quali verrà ristretto il campo di ricerca.
Il colosso ha anche fornito una opzione flessibile che permette di porre in enfasi solo i contenuti di determinati siti, senza escludere i risultati provenienti da altri siti. I proprietari dei siti potranno sfruttare il servizio per generare introiti dalla pubblicità (AdSense) e potranno personalizzare anche il look del motore per renderlo coerente con l'interfaccia del proprio sito (colori in hex-code e logo). In aggiunta Google permette ad amici e membri della community (scelti dall'utente) di estendere il prodotto personalizzato, collaborando al suo sviluppo, per esempio sfruttando il bookmarklet "Google Marker", che permette di includere ed annotare pagine trovate durante la navigazione. Google mantiene anche un blog ufficiale per il progetto che negli ultimi mesi ha pubblicato informazioni su varie nuove funzionalità in CSE.
Categoria: Internet
Pubblicato il 03/07/2007 alle ore 1:5:15

Nessun commento: