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lunedì 30 gennaio 2012

"Mediatore di strada", una figura per promuovere la convivenza pacifica



Continua il lavoro del Comune di Prato - si apprende da una nota del "palazzo" - per risolvere i conflitti di convivenza condominiale tra abitanti con culture e abitudini diverse. Attraverso il progetto “Dialoghi Interculturali”, che vede il Comune capofila e il finanziamento del Ministero dell’Interno con Fondi Europei per l’Integrazione, sono molte le azioni messe in campo per promuovere la convivenza pacifica. In partenariato con il Comune di Prato sono presenti i comuni di Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo e Montale, oltre a realtà del terzo settore e il Pin (polo universitario di Prato).


Tra le attività, il progetto prevede la formazione di una nuova figura, i “mediatori di strada”, ossia giovani residenti in zone della città ad alta conflittualità, i quali avranno il compito di affiancare e sostenere i mediatori professionisti nella raccolta e nella gestione dei casi di conflitto. Per formare i “mediatori di strada” è previsto un corso di 15 ore per circa 30 partecipanti, tra i quali verranno alla fine selezionati ed incaricati con i fondi del progetto alcuni giovani. Chi fosse interessato a proporsi come mediatore di strada è pregato di mettersi in contatto con il Comune al numero 0574-1835435 * vedi la mia nota.


“E’ importante proporre soluzioni innovative ma efficaci per favorire la convivenza pacifica tra i cittadini – afferma l’assessore all’integrazione Giorgio Silli- . Uno strumento come la mediazione dei conflitti, unito alla valorizzazione delle giovani risorse presenti sul territorio, risulta fondamentale per promuovere il dialogo tra i cittadini e tra questi ultimi e le Istituzioni”.


Si ricorda inoltre che i cittadini che hanno problematiche di tipo condominiale, possono rivolgersi ad esperti nella mediazione dei conflitti ed essere aiutati a risolvere il proprio caso presso lo Sportello di Ascolto e Mediazione dei conflitti, aperto tutti i giovedì dalle 15 alle 18 e completamente gratuito presso il Servizio Immigrazione del Comune di Prato, via Roma 101. Tramite lo sportello, per superare eventuali ostacoli di tipo linguistico, è possibile inoltre prevedere il supporto di traduttori in lingua cinese, araba, urdu e albanese.

da una mail della dottoressa Anja Corinne Baukloh



NOTA MIA: L'INVITO DI CUI SOPRA E' RIVOLTO AGLI STUDENTI DELL'UNIVERSITA' DI FIRENZE. SI POTREBBE ESPORTARE LA FIGURA AD ALBENGA?

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