La Lega ricicla 1.300 copie con i "padan cocks".
Era stata bloccata dal ministro Fioroni perché infarcita di refusi storici e politici di Franco Vanni
La Lega rispolvera la storia della Lombardia a fumetti in salsa padana. Il volume, al centro di una violenta polemica la scorsa estate, a settembre sarà di nuovo sui banchi delle scuole elementari e medie. A tirare fuori dagli scatoloni le 1.300 di copie avanzate, "congelate" dalla presidenza del consiglio regionale che le aveva fatte stampare, una trentina di sindaci del Bergamasco, che non hanno digerito l´invito a non fare circolare il volume fatto nel luglio 2007 dall´allora ministro all´Istruzione Giuseppe Fioroni.
Daniele Belotti, presidente leghista della commissione Cultura in consiglio regionale, racconta: «Dopo l´assurda bufera che si era abbattuta sul fumetto la distribuzione si era interrotta, ma abbiamo avuto richieste per poterlo utilizzare come strumento didattico. Io stesso ho portato in auto alcuni scatoloni nelle valli bergamasche». E rilancia: «Chiedo al consiglio di ristampare il volume, magari correggendo i refusi che hanno scatenato la polemica». "Refusi" non da poco: le incisioni rupestri dei Camuni datate al 3000 dopo Cristo, una frase poco chiara che sembra attribuire le stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia ai sessantottini. E ancora: i galli che cantano "we are the padan cocks", slogan che richiama al celodurismo della Lega anni Novanta, e Garibaldi scomparso dalla narrazione dell´unità d´Italia.
Sull´opportunità di ripubblicare il volume, il presidente del consiglio regionale Giulio De Capitani (Lega) è possibilista: «Ne discuteremo a settembre». E l´opposizione va all´attacco. Per Giuseppe Civati, consigliere Pd, «tirare fuori di nuovo quel fumetto è stato un gesto di pessimo gusto. A giugno in consiglio si notava un grottesco movimento da parte dei leghisti, che si davano da fare a spostare libri qua e là». E annuncia la contromossa: «Ricostruiremo la mappa delle scuole in cui è stato distribuito il fumetto e daremo ai ragazzini un depliant per metterli in guardia sulle menzogne che propina come verità storiche». Quanto all´ipotesi della ristampa, Civati è più che scettico: «Bisognerebbe rifarlo da cima a fondo».
Chi invece è già pronto a riaccendere le rotative è Pietro Macchione, l´editore varesotto a cui il consiglio regionale diede incarico di stampare le 10mila copie, per una spesa di 105mila euro. Per l´editore, «è stato giusto distribuire le copie avanzate, era assurdo lasciarle lì a marcire». E alla polemica del Pd risponde: «Io, come anche l´autore del testo, appartengo al mondo della sinistra, mi stupisce che le critiche arrivino proprio da quella parte». Ma non solo da quella: per il leghista Belotti, infatti, «se bisogna trovare un difetto al fumetto è che dà poco spazio alle vicende della Lega Lombarda nel Dodicesimo secolo». Tre pagine, la metà di quanto dedica all´intero Dopoguerra. (13 agosto 2008)
http://milano.repubblica.it/dettaglio/La-Lega-ricicla-nelle-scuole-la-storia-lombarda-a-fumetti/1501313
commento mio:
non ci sono parole, purtroppo. davvero viviamo in tempi bui, come scriveva Brecht. solo un tarlo mi rode: ma che sinistra è quella che produce autori e editori di libri come quello citato nel testo?
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