Presentato come un sistema di difesa contro i possibili attacchi dei missili iraniani, il progetto statunitense dello “Scudo spaziale” è in realtà un’arma di offesa che mira al controllo globale, alla militarizzazione ed al controllo dello spazio. Il progetto è avvolto in un alone di mistero, con accordi segreti tra gli Stati Uniti e vari paesi europei, tagliando fuori l’opinione pubblica e gli stessi Parlamenti.
L’Europa non è riuscita a dare una risposta unitaria, coerente e nonviolenta alla politica aggressiva degli Stati Uniti e questa sua inerzia ha contribuito a spingere la Russia e la Cina, che si sentono direttamente minacciate dal progetto americano, sulla strada del riarmo, ricreando un’atmosfera da “guerra fredda” e aumentando le tensioni internazionali.
La campagna “L’Europa dice no allo Scudo Spaziale” è iniziata nell’aprile 2008 proprio per opporsi a questo pericolosissimo piano, con una petizione on line per chiedere che l’installazione della base radar in Repubblica Ceca (parte del progetto USA ), avversata dal 70% dellapopolazione, venisse decisa tramite un referendum. La petizione internazionale su www.nonviolenza.net ha già superato le 114.000 firme.
La campagna si è rapidamente allargata da Praga a tutta l’Europa, agli Stati Uniti, all’Australia e al Sudamerica, coinvolgendo associazioni e personalità in iniziative di denuncia e protesta e in scioperi della fame ad oltranza e a catena tuttora in corso. In occasione dell’Agorà sul clima, a Bruxelles, sono previsti incontri tra rappresentanti della campagna e vari europarlamentari, con l’obiettivo di coinvolgere il Parlamento Europeo. Nel sito in varie lingue www.nonviolenza.net si trovano informazioni, foto e video aggiornati sulle attività e imessaggi di solidarietà e appoggio giunti da tutto il mondo da parte dipolitici, artisti, giornalisti, attivisti e intellettuali.
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Mao Valpiana
verona
mao@nonviolenti.org
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