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venerdì 20 giugno 2008

IMMIGRATI, RIFUGIATI E EUROPA VIRTUALE

PER RIFLETTERE INSIEME (Con il cardinale Martino, su immigrati, rifugiati ed Europa ‘virtuale')

“L’esigenza di futuro non è mai ‘clandestina’ e non è mai reato, ma si deve e si può coniugare e incontrare con l’altro, non avendo paura della fatica di costruire nella pace, nella giustizia e nella corresponsabilità, un futuro per tutti. E chi entra nel nostro Paese rimane un uomo, una donna, un giovane, anche quando non è in grado di regolarizzare il suo ingresso, spesso a motivo di difficoltà insuperabili per chiunque...Non c’è sdegno, senza solidarietà. Non c’è sicurezza, senza accoglienza e integrazione. Certo faticosa, ma è più faticoso vivere di paura e lasciare che questa modelli la cultura, i comportamenti e le scelte. Il Male, quando c’è, non appartiene a un popolo, a un’etnia: è invece la minaccia reale che colpisce chi fugge, e che induce noi a vivere senza guardare al futuro...Lungo le rotte disperate della ricerca di futuro, quante sono le donne e gli uomini in fuga che muoiono prima di raggiungere la meta, falciati dalla violenza, esposti al pericolo? Quante le moderne stragi degli innocenti?... Senza la memoria di questo dolore e della speranza spezzata, si edifica un’Europa virtuale, che si vorrebbe senza drammi e senza scosse, avulsa dal mondo globale e carico di tensioni nel quale viviamo, origine di tanti e ponderosi flussi migratori”.

[Estratti da quel che ieri sera ha detto il cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, presiedendo una veglia ecumenica di preghiera ‘in memoria delle vittime dei viaggi verso l’Europa’, promossa a Roma da Fondazione Migrantes, Centro Astalli, Caritas Italiana, Acli, Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia: seguirà notizia.]
[CO]

dal sito www.misna.org

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