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martedì 18 ottobre 2011

TREVISO IN LUTTO PER LA MORTE DI ANDREA ZANZOTTO

I funerali venerdì, alle 15, nel Duomo di Pieve di Soligo



PIEVE DI SOLIGO - Il poeta Andrea Zanzotto è morto attorno alle 10 del mattino all'ospedale di Conegliano dove era stato ricoverato lunedì per complicazioni respiratorie.


Andrea Zanzotto era stato ricoverato ieri nell'Unità operativa di medicina dell'Usl 7 di Conegliano, per un improvviso peggioramento delle condizioni generali. Il poeta soffriva di problemi di natura cardiaca e respiratoria. E' spirito alle 10.30 di oggi per un collasso cardiocircolatorio. Il grande poeta negli ultimi anni - ricorda l'unità sanitaria - era stato ricoverato varie volte, per criticità cliniche dell'apparato cardio-circolatorio e respiratorio, che poi aveva sempre superato.


Ieri l'improvviso peggioramento delle condizioni generali, che hanno costretto Zanzotto ad essere accolto prima al pronto soccorso dell'ospedale coneglianese e poi nel Reparto di medicina, dove stamane è deceduto.


Il 10 ottobre aveva festeggiato il suo novantesimo compleanno. Andrea Zanzotto era nato nel 1921 a Pieve di Soligo da Giovanni e Carmela Bernardi. Lascia la moglie Marisa Michieli (in foto) e i figli Fabio e Giovanni.


Su disposizione della famiglia, l’Ulss 7 allestirà la camera ardente in Ospedale a Conegliano, al pianterreno del nuovo Polo Chirurgico, con accesso dal lato sud. Sarà possibile rendere omaggio al Maestro giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 e venerdì dalle 10 alle 13. Sempre venerdì, alle 15, nel Duomo di Pieve di Soligo, saranno celebrati i funerali.


Andrea Zanzotto è considerato il maggior poeta italiano contemporaneo. Esordio nel 1951 con “Dietro il paesaggio” via via attraverso libri come “Fosfeni”, “Vocativo”, “La beltà”, “Elegia e altri versi”, “Conglomerati”. Noti anche i suoi articoli e saggi critici, le prose (“Sull’Altopiano”). Sempre sperimentando le potenzialità del linguaggio, dialetto compreso, passando dal paesaggio esteriore a quello interiore, al montaliano “male di vivere”, che lui stesso ha provato.


"Che cosa si capisce della vita dopo 90 anni? Niente". Così il poeta Andrea Zanzotto aveva risposto in un'intervista al Tg3 del Veneto il 10 ottobre scorso, giorno del 90imo compleanno, che aveva trascorso nella sua casa di Pieve di Soligo, sulle colline trevigiane. "Cosa vuole che si capisca in 90 anni ? - aveva aggiunto - Per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900 di anni...".


tratto da http://www.oggitreviso.it/treviso-lutto-morte-di-andrea-zanzotto-40949

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