Sabato primo ottobre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza che per iniziativa dell'Onu si celebra il tutto il mondo il 2 ottobre nell'anniversario della nascita di Mohandas K. Gandhi.
Nel corso dell'incontro e' stato confermato l'impegno affinche' il 2 ottobre sia un giorno di azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, per l'immediata cessazione dell'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; per l'immediata abrogazione delle misure in cui si concretizza l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; per l'immediata cessazione del criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; per le immediate dimissioni del governo guerriero e razzista, persecutore e assassino, fuorilegge e corruttore.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, primo ottobre 2011
Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ * * *
Allegato 1. Peppe Sini: Gandhi vivo
Ci sono due modi per celebrare l'anniversario della nascita di Gandhi, ovvero la "Giornata internazionale della nonviolenza" che assai opportunamente l'Onu ha istituito.
Un modo museale, burocratico, arreso: ed e' il modo in cui si tradisce la lotta gandhiana.
Oppure l'altro modo: continuando la lotta che fu anche di Gandhi e di innumerevoli altre donne ed altri uomini nel corso della storia, contro tutte le oppressioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le uccisioni: la lotta nonviolenta contro tutte le violenze.
Ed e' questo secondo modo l'unico decente.
In Italia dal 1998 ha avuto inizio un abominevole colpo di stato razzista, che passo dopo passo, misura dopo misura, e' giunto a livelli di parossistica disumanita'. Chi non si batte contro la violenza razzista non pretenda di parlare di nonviolenza.
L'Italia da un decennio tra prendendo parte a guerre abominevoli, che ogni giorno, ogni giorno provocano stragi di esseri umani innocenti. Chi non si batte contro la guerra assassina non pretenda di parlare di nonviolenza.
L'unico modo per non tradire Gandhi il 2 ottobre e' opporsi alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.
L'unico modo per non tradire Gandhi e' opporsi ogni giorno alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.
E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo.
E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta affinche' cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, il governo criminale e corruttore, il governo dei persecutori e degli assassini.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino"
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Allegato 2. Una breve scheda biobibliografica su Mohandas K. Gandhi
Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi: essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006.
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