Società Italiana di Psichiatria Democratica
Società Letteraria di Verona
Le Giornate della Diversità
I° Edizione: Razze e Razzismi
Verona, 11-15 Novembre 2011
“ La diversità delle culture umane è dietro di noi, attorno a noi e davanti a noi. La sola esigenza che possiamo far valere nei suoi confronti (creatrice in ogni individuo dei doveri corrispondenti) è che essa si realizzi in forme ciascuna delle quali sia un contributo alla maggior generosità delle altre”
Claude Lévi-Strauss 1952
Sotto molti aspetti, il tema della diversità ha segnato profondamente l’evoluzione del periodo moderno. Un tema intimamente contraddittorio che ha generato ideologie perverse, guerre, massacri e genocidi, ma che ha anche favorito l’interrogazione filosofica sull’uomo e che ha contribuito alla nascita di nuove scienze. Nei primi anni di questo secolo sembra di nuovo urgente rimettere al centro del discorso pubblico questo tema, che investe la vita delle persone e della società in ambiti sempre più numerosi, e in forme insieme vecchie e nuove, accomunate da una crescente difficoltà a mantenere aperto un pensiero critico e comportamento pubblici informati, consapevoli e solidali. Recentemente il sociologo Alain Touraine affermava che “arrivare a combinare l’unità dell’universale con la diversità delle situazioni sociali e
culturali” rimane probabilmente il problema chiave del nostro tempo. Intorno e dentro al tema della diversità si agitano questioni che hanno a che vedere con la libertà e la sicurezza, sia come sentimenti individuali che collettivi, ed anche il dibattito più generale sulla democrazia si alimenta spesso di argomenti che hanno a che fare con la diversità. Esistono quindi vari livelli di discorso, che sono tra loro interconnessi, un livello storico-politico (la globalizzazione, il primato dell’economico e i rischi del pensiero unico), un livello sociale (i rischi della frammentazione, gli eccessi di nazionalismo e comunitarismo), un livello culturale ( tramonto del pensiero critico, omologazione, radicalismo epistemologico), un livello individuale (eccessi di opzione identitaria, diffusione di risentimento, ostilità diffusa, sofferenza), che vanno indagati, senza ambizione di universalità, ma con la consapevolezza che solo una cultura diffusa e partecipata è il vero antidoto al pregiudizio, alla paura e allo scadimento del legame sociale.
Razze e razzismi: è perfino paradossale che questi temi non abbiano bisogno di essere presentati, talmente evidente è l’espandersi, praticamente in tutto il mondo, di leggi, normative, comportamenti pubblici e privati orientati in senso razzista e xenofobo. Questa nostra iniziativa, che vorremmo fosse la prima di una serie, è quindi specificamente dedicata a questo argomento così importante, con la consapevolezza che, di nuovo, niente può essere dato per scontato. Un cambio di passo, per così dire, nella lunga storia del razzismo, ci sembra oggi quel fenomeno di perverso rinforzo tra pulsioni e sentimenti pubblici e privati, e logiche politico-istituzionali, che configurano una situazione nuova nella storia delle democrazie occidentali, in cui la politica si fa parte attiva non per regolare e attenuare il conflitto sociale, bensì per mantenerlo e renderlo più acuto. Al di là delle numerose retoriche su questo argomento, siamo consapevoli che solo con posizioni di nettezza,scientifiche, sociali, storiche si possa dare una contributo serio al contrasto di questo fenomeno.
I Edizione:
Razze e Razzismi
DELLA
DIVERSITA’
LE GIORNATE
Psichiatria
Democratica
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DELLA
DIVERSITA’
LE GIORNATE
Ci vogliamo rivolgere, con umiltà ma con convinzione, alla cittadinanza, senza distinzione di colore ed opinione su questi temi, perché siamo certi di quanto sia importante che si apra e rimanga vitale uno spazio pubblico di discussione, sottratto ai veti, alle semplificazioni, ai pregiudizi spesso presenti nel mondo istituzionale. Pensiamo che la diversità possa diventare un bene comune dentro questa pratica di cittadinanza attiva, che sappia guardare con coraggio e speranza anche alle contraddizioni e ai gravi problemi delle nostre società di oggi.
Queste nostre intenzioni sono state condivise, durante il percorso organizzativo, dagli amici del Festival del Cinema Africano di Verona, evento ormai affermato e sempre più vitale. Con grande piacere reciproco, questa comunanza di interessi e volontà si sono concretizzate in una autentica sinergia, speriamo duratura ed efficace.
Psichiatria Democratica è una associazione fondata nel 1973, sull’onda di quel movimento, promosso per primo da Franco Basaglia, che in Italia costruiva esperienze concrete di deistituzionalizzazione psichiatrica, che hanno permesso, nel nostro Paese, il superamento dei manicomi, e l’avvio di un percorso di costruzione di un sistema nazionale di Servizi per la Salute Mentale. Fino ad oggi questa associazione si è impegnata per rinnovare e mantenere vivo quel tipo di impegno etico e politico, rivolto sia alla emarginazione ed esclusione nel campo psichiatrico, sia alla tutela più
ampia dei diritti civili e di cittadinanza di tutte le realtà sociali colpite da discriminazione e segregazione, mediante azioni pratiche e momenti di promozione culturale.
Società Letteraria, fondata nel 1808, è uno dei più antichi gabinetti di lettura d'Italia. Sorta per iniziativa di possidenti e professionisti di cultura democratico liberale, ha mantenuto nei due secoli di attività un'impronta politico culturale laica e pluralista. Nel dopoguerra, con la ricostruzione e la rinascita democratica del Paese, la Società Letteraria ha progressivamente ampliato i suoi servizi, affiancando a quelli emerobibliotecari un'attività culturale che si è fatta negli ultimi anni intensissima.
da una mail di Emilio Lupo
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