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martedì 16 agosto 2011

LA FINE DELL'ITALIA, LA SECESSIONE E LE SOLITE PIRLATE DELLA LEGA NORD

Nel corso della mia vita ho sentito parlare di fine della storia, fine dell'arte, fine della poesia...ieri il Senatur ne ha sparata un'altra delle sue: "E' la fine dell'Italia"! Non che io arda di sacro amor patrio: Dio me ne scampi (e più volte ho citato don Lorenzo Milani quando parla di patria). Ma questo mi sembra troppo: ed è pure colpa dei soliti comunisti (aho!, ma quanti ce ne stanno?), dei socialisti (peccato che moltissimi esponenti del vecchio PSI siedano sui banchi vicino a lui, al Senatur) e dei soliti democristiani (ibid, anche se forse stavolta la faccenda è più bipartisan). Mi chiedo: ma negli ultimi vent'anni chi c'è stato al governo? Io no di certo: per almeno 17 anni ci sono stati loro, i legaioli...
Sono andato sul sito de il sole 24ore e ho trovato un articolo che cito lungamente di seguito. Dopo l'articolo c'è un breve rimando a un altro scritto, questa volte tratto dal sito ufficiale di quell'organizzazione che lotta per la secessione, chiamata lega nord (mi ripeto è legale? e, soprattutto, è coerente ed etico che ministri della Repubblica, lautamente sipendiati, tramino per la secessione, contro la Repubblica stessa? Leggete e meditate, gente...

Bossi a Ponte di Legno: «È arrivata la fine dell'Italia». E torna a parlare di secessione e terroni



di Chiara Beghelli 16 agosto 2011

Bossi a Ponte di Legno: «E' arrivata la fine dell'Italia». E torna a parlare di secessione e terroni


Al "popolo leghista radunato sul pratone fresco di Ponte di Legno", [...] Umberto Bossi ha parole dal tono biblico: «Tutti avete capito che è un segnale inesorabile. E' arrivata la fine dell'Italia, questa è la verità». La manovra è stata varata, tutti conoscono i sacrifici che li aspettano e Bossi non rinuncia a ribadire con forza come, secondo lui, siamo arrivati a questo punto: «Abbiamo un debito enorme fatto dai socialisti, dai comunisti, dai democristiani - ha detto Bossi - Siamo arrivati a un punto in cui se Tremonti non riesce a vendere i titoli di Stato all'estero non riesce più a pagare le pensioni e la sanità. Deve chiudere gli ospedali».


Per poi proseguire: «Siamo al dunque. Bisognava assolutamente fare un po' di tagli, altrimenti l'Europa ci uccideva stavolta. Nessuno voleva. Ma il problema era: si taglia ai ricchi o ai poveri? Io non ho dubbi. Meglio la nostra gente, i migliori di poveri, i nostri, che possono andare avanti in battaglia domani per l'obiettivo fondamentale: Padania».

«La Lega ha salvato le pensioni», ma «abbiamo litigato tutto il giorno». E Brunetta...
Bossi ha voluto rivendicare più volte alla Lega il merito di «aver salvato le pensioni». Un tema sul quale il ministro delle Riforme ha riferito che «abbiamo litigato tutto il giorno e per poco non passiamo alle vie di fatto», riferendosi in particolare ad una telefonata arrivata in Consiglio dei ministri al collega Brunetta da parte di Bankitalia. «A Brunetta - ha spiegato da Ponte di Legno Bossi - ho detto: "Nano di Venezia, non rompere i c..."». [...] «La Padania può salvarci, è la macroregione più forte di tutta Europa. I nostri figli avranno una grande realtà che gli salverà la vita, non moriranno di fame». Bossi si è quindi detto «sicuro» che «l'economia riparte. E riparte dal basso. Bisogna fare la Padania. Forse la Padania ce la può fare a restare in una moneta forte come l'Euro, il sud no. Con una moneta forte non esporta più niente. Ma la Padania - ha proseguito Bossi - sarebbe la soluzione migliore». E a chi dal pubblico ha ripetuto lo slogan "Secessione", Bossi ha replicato «quello lì è il farmaco giusto. Adesso siamo in difficoltà ma ce la faremo. La Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Padania ce la farà».


«C'è gente anche nostra che ragiona come i terroni che pensano che lo Stato "mi deve dare". Lo Stato non deve dare niente. E' sufficiente che ci dia la libertà», ha aggiunto Bossi".


leggi l'articolo completo su http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-16/bossi-ponte-legno-arrivata-113454.shtml?uuid=AaYFSgwD


E, se a qualcuno non bastasse, sul sito ufficiale della lega, il cui nome è "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania", potete leggervi per intero questo scritto:
L'indipendenza della Padania inizia ad essere presa in considerazione dai tedeschi


"Le forti oscillazioni borsistiche degli ultimi giorni, caratterizzate da una tendenza complessivamente orientata al ribasso, hanno prepotentemente riportato all'attenzione dell'opinione pubblica il dibattito su alcuni elementi caratterizzanti le problematiche ...


continua su http://www.leganord.org/
 
Un piccolo aneddoto: qualche anno fa, militavo in un gruppo libertario. Con gli amici di Rifondazione di Albenga avevamo costituito, per breve tempo, un gruppo che si chiamava "Senza confini". Un giorno abbiamo distribuito un volantino dal titolo inequivocabile: CONTRO LA LEGA NORD. Potete immaginare quale era la nostra analisi...
...arriva un tenero vecchietto. Prende il volantino e un po' in italiano e un po' in lumbard mi dice: "Io abito a venti metri dall'Umberto: un grande...". Gli sorrido e gli dico: "Guardi che questo è un volantino CONTRO la lega nord!". "Come?" mi chiede esterefatto. Gli ribadisco il concetto. Forse è ancora lì, basito. Se passate per Albenga e lungo il fiume c'è un vecchietto perplesso, che abita a Gemonio, fategli una carezza e ditegli che non tutti gli anarchici e comunisti sono cattivi...

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