ancora una volta mi vedo costretto a tornare su un commento lasciato da un lettore anonimo (ognuno è libero di comportarsi come vuole, ma per correttezza mi sembra giusto firmare i commenti, almeno con il nome).
Il commento del lettore in questione (a dire il vero ce ne sarebbe un altro che continua a postare da mesi gli stessi, sgrammaticati commenti brevissimi: o gli è andato in loop il computer o il cervello...o forse è blogger.com ad essere 'partito' o è il mio computer? Lo sapremo mai?).
Il commento del lettore è all'articolo del professore Palidda sull'Albania. L'ho scritto: è un po' datato, ma neanche tanto. Inoltre, uno degli scopi di questo blog è quello di ripubblicare materiale anche 'vecchio' ma sempre utile alla costruzione di un pensiero critico.
Sulla diatriba vecchio/nuovo non intervengo perchè veramente mi rattrista: ci sono argomenti 'vecchi' che sono validissimi e argomenti 'nuovi' che fanno pena. Sul nuovo che avanza -o che striscia, come diceva Ellekappa- in politica, ad esempio c'è da rabbrividire.
Comunque, riporto per intero il commento dell'anonimo sgrammaticato lettore:
se riprendi un articolo del 2000 e falso sull'Albania che dice che i politici albanesi a l'Albania è solo mafia.
il razzista numero uno sei tu e non la lega che tu butti nel cestino.
oramai questi doppi giochetti l'Italia ha capito il vostro gioco e che mangiate sui poveri.
e tu riporti frase razziste.
vergognati
Dal raffinato stile deduco che lo scrivente è
probabilmente di origine straniera;
certamente di simpatie leghiste (la lega non ha mai avanzato proposte di stampo razzista, no! A parte le gabbie salariali, la cassa integrazione ridotta per gli stranieri, sparare sui barconi, murare i frati che aiutano gli stranieri e via dicendo in un vorticoso delirio razzista. Parafrasando Giobbe Covatta: non siamo noi che siamo razzisti: sono loro che sono irregolari;
che è a corto di argomenti.
A voi la scelta
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