Di seguito riporto l'indice, l'editoriale e le risposte di Brunetto Salvarani a sette domade sulla nonviolenza apparsi su Voci e volti della nonviolenza
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 391 dell'8 agosto 2011
In questo numero:
1. Mao Valpiana: Marciare per la pace
2. Sette domande a Carlo Gubitosa
3. Sette domande a Vittorio Rapetti
4. Sette domande a Brunetto Salvarani
5. Tavola della Pace, Movimento Nonviolento: Appello per la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre 2011
6. Movimento Nonviolento: Mozione del popolo della pace: ripudiare la guerra, non la Costituzione
1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: MARCIARE PER LA PACE
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]
Marciare per la pace, significa marciare contro la guerra.
Marciare contro la guerra, significa marciare per abolire gli eserciti.
Marciare per abolire gli eserciti, significa marciare contro le spese militari.
Marciare contro le spese militari, significa marciare per il disarmo.
Marciare per il disarmo, significa iniziare a disarmare se stessi.
Se vuoi marciare per la pace, prepara il tuo disarmo unilaterale.
4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A BRUNETTO SALVARANI
[Ringraziamo Brunetto Salvarani (per contatti: brunetto@carpinet.biz) per questa intervista.
Brunetto Salvarani, nato a Carpi (Mo) il 14 luglio 1956 e ivi residente. Teologo, giornalista e scrittore, dirige il mensile di educazione interculturale "Cem Mondialita'" e il periodico del dialogo cristiano-ebraico "Qol". Si occupa da tempo di dialogo interreligioso, teologia narrativa, interculturalita' e cultura popolare. E' stato a lungo responsabile del Centro Studi Religiosi della Fondazione San Carlo di Modena, fa parte del comitato editoriale della trasmissione di Rai 2 "Protestantesimo" ed e' presidente dell'Associazione italiana degli "Amici di Neve' Shalom - Waahat as-Salaam". Da molti anni collabora con "Settimana" (Edb), ed ha fatto parte della redazione de "Il Regno" (Edb). Fra le sue numerose pubblicazioni: C'era una volta un re... Salomone che scrisse il Qohelet (Paoline '98), In difesa di Giobbe e Salomon. Leopardi e la Bibbia (Diabasis 1998), Per amore di Babilonia (Diabasis 2000), Religioni in Italia (Emi 2001), A scuola con la Bibbia (Emi 2001), Vocabolario minimo del dialogo interreligioso (Edb 2003; 2008 seconda ed. aggiornata e aumentata), In principio era il racconto (Emi 2004), Educare al pluralismo religioso (Emi 2006), Morte (Emi 2005) e Gesu' (Emi 2006), per la collana interreligiosa "Parole delle fedi", di cui e' ideatore e curatore. Gli ultimi suoi libri sono: Di questa cosa che chiami vita. Il mondo di Francesco Guccini (Il Margine, seconda ed. aumentata e aggiornata 2008, con O. Semellini), Da Bart a Barth. Per una teologia all'altezza dei Simpson (Claudiana 2008), Il muro di vetro (Emi 2009, con P. Naso) e Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia (Il Margine 2009, con O. Semellini), Renzo Fabris (Emi 2009) e Il vangelo secondo Leonard Cohen (Claudiana 2010, con O. Semellini). Sono usciti a maggio 2011 Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale (Edb 2011) e Gli ebrei cristiani. Sul divino confine, di Renzo Fabris, curato da Salvarani (Qiqajon 2011). E' dottore in Teologia nell'ambito del dialogo cristiano-ebraico e docente di Missiologia e Teologia del dialogo presso la Facolta' Teologica dell'Emilia Romagna di Bologna e presso l'Issr "Beato Contardo Ferrini" di Modena. Cfr. anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 359]
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Brunetto Salvarani: A mio parere, prima di tutto il tenere il punto sulla lotta per la pace e la gestione nonviolenta dei conflitti, in una fase per nulla facile anche da questo punto di vista.
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Brunetto Salvarani: Mi auguro soprattutto tre temi: l'uscita dell'Italia da ogni forma di guerra in cui e' impegnata, in primo luogo quella in Libia; poi, la connessione inevitabile fra il lavoro per la pace e un cambiamento nella situazione politica in Italia; infine, la richiesta di operare per una via italiana all'intercultura e all'accoglienza dei migranti, che ancora non c'e'. E si sente.
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Brunetto Salvarani: Direi letteralmente deprimente, al di la' della straordinaria volonta' di tanti suoi attori: basti pensare al fatto che non scuote le coscienze italiane, salvo eccezioni limitate, il partecipare a tante guerre (spesso mascherate da operazioni di pace!) nell'anno del Signore 2011, quando quasi mezzo secolo fa Giovanni XXIII aveva definito la guerra alienum a ratione, nella Pacem in terris. Vale a dire: una cosa del tutto folle.
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Brunetto Salvarani: Beh, credo occorrerebbe il piu' possibile raccordarsi agli altri movimenti che, gia' in occasione dei recenti referendum sui beni comuni, hanno dato un primo scossone alla morta gora della coscienza civile italiana. Fare rete, ben sapendo che e' difficile. Ma indispensabile... Favorendo, in primo luogo, la crescita di uno sguardo glocale sulla realta'.
- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Brunetto Salvarani: Sinceramente non saprei, credo per ignoranza mia. Ma non ho percepito un movimento di massa contro le operazioni belliche in Libia, e contro il silenziatore che e' stato messo al riguardo sul piano mediatico. Dato che posso parlare soprattutto di cio' che conosco, non posso che segnalare il fatto che il prossimo 27 ottobre verra' celebrata, in tutta Italia, la decima Giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico, segno tangibile della possibilita' che qualcosa di nuovo sgorghi dal basso, piu' che dalle istituzioni (purtroppo, aggiungo). E' un'iniziativa di base che coniuga istanze di dialogo, pace e nonviolenza, nata grazie alla volonta' irriducibile di alcuni amici di inserire il tema del dialogo interreligioso nelle agende pubbliche, giunta sorprendentemente al suo primo decennale (per informazioni: www.ildialogo.org).
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Brunetto Salvarani: Credo di aver gia' risposto.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Brunetto Salvarani: E' considerare l'altro come un fine, e non come un mezzo. Vecchia storia, certo, ma che ci e' ancora tutta davanti, alle nostre latitudini.
Il Movimento Nonviolento
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, sito: www.nonviolenti.org, e-mail: azionenonviolenta@sis.it
VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Numero 391 dell'8 agosto 2011
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