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domenica 10 ottobre 2010

DUE O TRE RIFLESSIONI MINIME SUL PD e una su La Russa

Oggi ho ascoltato un brano di un'intervista a Bersani che diceva (cito a memoria): 'Si può anche morire per la pace e la democrazia ma ci vogliono i risultati'. Lo so che una frase è decontestualizzata però non sento grandi voci dal PD per chiedere di chiudere con questa tragica esperienza di guerra (perchè di guerra si tratta: la smettano di raccontarci la balla delle missioni umanitarie di pace). A quanto pare, a credere a queste panzane sono rimasti Bersani, Avvenire (testata dei vescovi che oggi titola: Attaccano i costruttori -o qualcosa del genere) e il solito La Russa (sul quale torneremo)...
Veltroni invece propone di limitare il numero degli immigrati: come? perchè? Vuol forse vincere le elezioni inseguendo la lega? chissà coe mai, elettore più elettore meno, il PD ha perso 4.000.000 di elettori in pochi anni...possibile che non ci pensino? E, se ci pensano, è ancora peggio...

Veniamo a La Russa. Lo so che non è del PD. Però anche considerando che sia lui, la sparata grossa, davvero: armiamo di bombe i nostri aerei. Questo sì che si chiama parlar chiaro. Però ha anche aggiunto che le bombe aumentano ilrischio di far vittime civili. Ma va? Perchè non li dotiamo di armi all'uranio impoverito, come ha fatto la NATO (ai tempi del governo D'Alema) nella ex Yugoslavia, così anche se vincono i talebani si beccarennao tumori e leucemie per secoli...Perchè non bombardiamo con bombe atomi l'Afghanistan, così facciamo prima?
O perchè non ce ne torniamo a casa, prima che sia troppo tardi. Le guerre non hanno mai risolto nessun problema: se mai ne hanno creati altri...

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