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sabato 5 luglio 2008

DUE TESTI NON VIOLENTI

L'8 LUGLIO A ROMA

L'8 luglio in piazza Navona a Roma si manifesterà contro le scellerate ed incostituzionali "leggi-canaglia" che il governo italiano in carica sta cercando di imporre al nostro paese.
É una iniziativa importante a cui anche il nostro foglio invita a partecipare.
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É ovvio che ci sono differenze profonde tra quanti lì converranno, e ad esempio noi vorremmo che la Costituzione venisse difesa e attuata sempre e non solo quando ci si trova all'opposizione; noi vorremmo che la guerra venisse ripudiata sempre e non solo quando ci si trova all'opposizione; noi
vorremmo che il razzismo venisse contrastato sempre e non solo quando ci si trova all'opposizione; noi vorremmo che la legalità e la democrazia, i diritti umani e le norme e le procedure che li inverano e garantiscono, venissero difesi ed applicati sempre e non solo quando ci si trova
all'opposizione.
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É noto che noi pensiamo che il razzismo e la guerra e l'illegalità hanno vinto anche sul piano elettorale perché avevano già vinto sul piano della cultura, del costume, dell'ideologia dominante, della "costituzione materiale" della società - e la nostra lotta non era valsa a riparo. La legge palesemente razzista che ha riaperto in Italia i campi di concentramento reca i nomi di Livia Turco e Giorgio Napolitano. Il sindaco che mesi fa ha proclamato e promosso azioni da pogrom nella capitale si chiamava Walter Veltroni. Negli ultimi dieci anni a precipitare e mantenere
l'Italia in guerre terroriste e stragiste ci hanno pensato i governi D'Alema, Berlusconi, Prodi e ancora Berlusconi. Tra i partiti politici che negli ultimi anni hanno votato per la violazione della Costituzione, per la guerra e per le stragi, per il riarmo e la politica terrorista e razzista,
imperialista e assassina, ci sono anche tutti - tutti - i partiti della cosiddetta "Sinistra arcobaleno" alla pari dei partiti (e degli antipartiti) esplicitamente razzisti, neofascisti, mafiosi e di quelli fin esibitamente collusi.
Tra quanti hanno già aderito alla manifestazione dell'8 luglio vi sono anche persone che da parlamentari (e ministri) non hanno esitato ad approvare provvedimenti palesemente criminali ed esplicitamente incostituzionali quando i loro partiti erano al governo. Noi non dimentichiamo.
Ma oggi occorre contrastare provvedimenti governativi così criminali, così folli, che tutte le persone che contro quei provvedimenti vogliono impegnarsi é bene che lo facciano.
Senza fingere di essere tutti uguali, poiché non lo siamo: a ciascuno le sue responsabilità.
Ma ogni persona che vorrà contrastare il golpe in corso e difendere almeno oggi almeno quel che resta della democrazia, della legalità, della civiltà, dell'umanità, ebbene si impegni, poiché questo impegno è necessario, é urgente. Ed é un impegno benedetto.
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É ovvio ed é noto che noi pensiamo che per difendere la democrazia, la legalità, la civile convivenza, la dignità umana, oggi occorrono alcuni impegni precisi: contrastare il femminicidio, e far cessare per sempre la violenza maschile, le strutture del patriarcato; contrastare l'ecocidio, e
attuare una politica e un'etica della responsabilità che si prenda cura con filiale pietà di tutto il mondo vivente; contrastare l'apartheid: vi é una sola umanità, e il mondo é ormai compiutamente interconnesso: ogni ideologia e ogni prassi dell'esclusione e della discriminazione é, oltre che assolutamente iniqua, definitivamente obsoleta e suicida; contrastare le sfruttamento onnicida, e costruire una società di persone libere ed eguali in diritti, naturaliter responsabili e solidali, fondando le relazioni, la produzione e la riproduzione sociale sull'antico leale principio "da
ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni"; contrastare la guerra, ed abolire anche i suoi strumenti, i suoi apparati, le sue logiche, i suoi assetti ideologici e pratici.
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É banale aggiungere che noi crediamo che solo la scelta della nonviolenza può fondare una politica adeguata alla drammatica situazione attuale.
Poiché solo la scelta della nonviolenza può inverare la promessa di dignità, di giustizia e libertà, di solidarietà e responsabilità che è scritta nella Costituzione della Repubblica Italiana.
E solo la scelta della nonviolenza può inverare il patto che apre la Carta delle Nazioni Unite: "Noi, popoli delle nazioni unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, e per tali fini a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l'uno con l'altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ad assicurare, mediante l'accettazione di principi e l'istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell'interesse comune, ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli, abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini".
E solo la scelta della nonviolenza può inverare l'impegno sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Solo la scelta della nonviolenza. Poiché solo la nonviolenza può salvare l'umanità.

PROPOSTE. WE SHALL OVERCOME. CONTRO IL RAZZISMO E I POTERI CRIMINALI UNA CAMPAGNA NONVIOLENTA CON UN ADEGUATO PROGRAMMA COSTRUTTIVO

Possiamo vincere.
Possiamo imporre che non venga introdotto il farneticante "reato di
immigrazione clandestina".
Possiamo imporre l'applicazione della norma costituzionale del diritto
d'asilo.
Possiamo imporre l'abolizione dei campi di concentramento.
Possiamo imporre che non venga introdotta la schedatura etnica (finanche dei bambini).
Possiamo imporre la cessazione delle persecuzioni.
Possiamo imporre la lotta alla schiavitù.
Possiamo imporre la fine dell'apartheid in Europa.
Possiamo vincere.
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Ma per riuscirvi non basteranno le azioni simboliche.
Non basteranno le manifestazioni - pur benedette - una volta ogni tanto.
Non basteranno gli appelli - pur benedetti - che é così facile firmare.
Non basteranno neppure le mille e mille diffuse e fin capillari iniziative
di solidarietà concreta che pure costituiscono un dovere morale e civile e
una pratica forte di riconoscimento di umanità, e voglia il cielo che
crescano ogni giorno di più.
Occorre qualcosa di più.
Occorre una campagna nonviolenta.
E per essere una campagna nonviolenta occorre che essa abbia un programma costruttivo.
*
Non basterebbe infatti ottenere che siano rigettate le proposte legislative
ed amministrative palesemente più folli e criminali. Cosa che comunque
dobbiamo e possiamo ottenere.
Non basterebbe neppure ottenere la caduta del governo - caduta che peraltro
prima avverrà e meglio sarà per tutti.
Non basterebbe.
*
Occorre anche una politica antirazzista che ottenga risultati pratici
subito.
Occorre anche una politica antirazzista che incida nella pratica
istituzionale ed amministrativa. Che incida nelle strutture e nella cultura.
Che incida negli assetti materiali e ideologici della società.
Per questo occorre un programma costruttivo, di una campagna nonviolenta.
Per questo occorre una campagna nonviolenta, con un programma costruttivo.
Campagna nonviolenta e programma costruttivo sono una cosa sola.
*
In questo programma costruttivo dovrebbero esserci anche alcune proposte
minime praticabili a livello locale e su cui mobilitare subito le
istituzioni locali e gli operatori pubblici: non più solo il volontariato
ma il dispiegarsi dei diritti così come riconosciuti dall'ordinamento
giuridico e resi vigenti, cogenti in forza di buone pratiche amministrative,
di deliberazioni pubbliche ad ogni livello decisionale.
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E nel notiziario di domani espliciteremo alcune proposte specifiche e
concretamente realizzabili ovunque, su alcune delle quali molti di noi - e
ad esempio chi scrive queste righe - lavorano da decine d'anni.
Il razzismo e i poteri criminali vano fronteggiati e sconfitti.
Il razzismo e i poteri criminali possono essere sconfitti.
Ma per sconfiggerli occorre la scelta della nonviolenza.
Occorre una campagna nonviolenta, un programma costruttivo.
Occorre un programma costruttivo, una campagna nonviolenta.



PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org;
per contatti: azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir@peacelink.it, luciano.benini@tin.it, sudest@iol.it, paolocand@libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info@peacelink.it

tratto da:
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 507 del 5 luglio 2008

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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