Bandiere israeliane proibite a Torino per motivi di ordine pubblico, ma intanto, sempre a Torino, nella manifestazione del Primo Maggio, bandiere israeliane date alle fiamme insieme con quelle americane. Il 25 aprile, scambiate per bandiere di Israele, le bandiere della Brigata Ebraica che sfilavano nel corteo romano, sono state contestate e fischiate, insieme ai sopravvissuti della Shoah. Antisemitismo, stupidità, ignoranza, certo, ma anche un problema di memoria. Nessuno infatti, tranne gli ebrei, più ricorda che nell’esercito britannico era inquadrata una brigata ebraica, composta di cinquemila volontari ebrei che provenivano tanto dall’Yishuv palestinese quanto dall’Europa. La loro bandiera, un grande Magen David giallo su un fondo a righe verticali bianche e azzurre, diversa quindi da quella che è divenuta nel 1948 la bandiera dello Stato di Israele, in cui le righe sono orizzontali e il Magen David azzurro. Questa brigata ha combattuto in Emilia Romagna, ha aiutato la rinascita del mondo ebraico italiano, ha sfilato alla Liberazione insieme con gli Alleati e con i partigiani. Ha combattuto per tutti, ebrei e non ebrei. Ed è triste che la sua memoria resti affidata solo a noi ebrei. Che non sia divenuta una memoria condivisa, e nemmeno una memoria conflittuale, ma una memoria ghettizzata.
Anna Foa, storica
Tratto da l’Unione informa, mail del 2 maggio 2008-05-02 (www.ucei.it)
Ci sono due cose infinite nell’universo: l’universo e la stupidità umana. Ma per l’universo ho ancora dei dubbi…
Albert Einstein
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