Scopi
Scopo principale della rete e' dare una risposta all'abisso che divide il Palazzo dalla popolazione, per uscire dal fatalismo del "non si puo' farenulla" contro le continue guerre, le devastazioni ambientali, il maschilismo, le mafie, il razzismo, la violenza sugli animali, le sopraffazioni e le ingiustizie che negano la dignita' di tutti gli esseri umani.
Vogliamo costruire, mettendo in comune i patrimoni di competenze e conoscenze, con concretezza, inclusione, democrazia dal basso e rispetto reciproco, una rete che:
- colleghi e rafforzi, nella reciproca autonomia, le moltissime esperienze locali di volontariato impegnate su ambiente, salute, pace, diritti e solidarieta' e, partendo da esse,
- elabori iniziative comuni, anche nazionali, articolate in ambiti locali e regionali, a partire da iniziative per la qualita' della vita, il verde ecc. nelle citta' e contro le basi militari:
2 ottobre (nascita di Gandhi, giornata ONU della nonviolenza)
4 ottobre (san Francesco, festa degli alberi)
4 novembre (giornate delle Forze Armate, "non festa ma lutto");
- prepari (dove riusciremo a creare le condizioni necessarie) anche una presenza diretta del movimento nelle istituzioni, a partire dai quartieri e dai comuni, fino alla dimensione europea, attraverso la costruzione di liste elettorali pulitissime, fatte da uomini e donne coraggiose, disinteressate, nonviolente e competenti.
*Partecipanti
Partecipano alla rete i comitati, le associazioni senza scopo di lucro e le singole persone che:
- si occupano concretamente di problemi ambientali, della salute, della pace, dei diritti, dell'emarginazione;
- condividono, nel cammino verso una societa' nonviolenta (in alternativa all'attuale modello di sviluppo violento, coloniale, consumista e insostenibile) un programma comune che si basi su:
1. decrescita e ricerca del benessere nella sobrieta';
2. energia solare e rinnovabile, risparmio e bioarchitettura per diventare indipendenti dai combustibili fossili, dagli inceneritori, dal ricatto nucleare e dalle emissioni di gas serra e di polveri cancerogene;
3. difesa della democrazia e suo ampliamento verso il potere dal basso;
4. smilitarizzazione del territorio, con riduzione delle spese militari, abbandono di armamenti offensivi e basi Usa, nucleari e non, creazione di uncorpo civile di pace europeo;
5. societa' solidale e aperta alle diversita', nel rispetto delle regole di convivenza; con un particolare impegno all'educazione al genere ed al rispetto tra i generi; apertura alle varie culture, che non possono negare alle donne i loro diritti umani;
6. amicizia con gli altri animali, difendendoli da ogni violenza gratuita;
7. difesa dei diritti, sanciti dalla Costituzione, in tema di lavoro, sia dipendente che autonomo;
8. tutela del territorio agricolo e urbano da interventi di selvaggia cementificazione;
9. valorizzazione dei beni comuni acqua, aria, paesaggio, foreste, culturelocali.
*Regole comuni
I partecipanti alla rete si impegnano a rispettare alcune regole comuni di comportamento:
1. massimo rispetto e applicazione, in ogni situazione, del metodo e principio della nonviolenza, sia nei rapporti interni alla rete, che nelle lotte, nel linguaggio e nel proprio stile di vita;
2. convocazione pubblica delle riunioni, con periodicita' fissa (salvo emergenze) e in luoghi aperti al pubblico, per favorire la partecipazione degli interessati; metodo di decisione del massimo consenso;
3. nel caso di presentazione di liste elettorali, meccanismi chiari che impediscano la politica come professione, arricchimento e mondo separato dal resto della societa'.
*Primi strumenti della rete
-utilizzo del quotidiano telematico "La nonviolenza e' in cammino";
- lista di discussione "Donne e uomini per ecologia, femminismo e nonviolenza", aperta a chiunque voglia collaborare (senza filtri se non per frasi offensive o violente), senza escludere, in futuro, un sito web della rete e/o un suo blog;
- valorizzazione dei siti web esistenti utili a comitati/associazioni/persone per le iniziative, cercando di far conoscere,utilizzare ed eventualmente migliorare gli strumenti esistenti;
- creazione, dove possibile, di coordinamenti regionali (o provinciali) con i recapiti degli aderenti, per rendere operativa la rete in sede locale ed allargare i contatti e la partecipazione di altri soggetti;
- riunioni nazionali (dispendiose da tutti i punti di vista) quando necessario (da decidere se ci si ritrova a Bologna il 14 giugno o se si puo' procedere ugualmente usando la posta elettronica).
--Fabio G.
per iscriversi, cliccare sul seguente link:
http://lists.nonviolenti.org/mailman/listinfo/eco-fem-nonviolenta
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