E' morto un giusto delle Nazioni.
Un'infermiera polacca, Irena Sendler, che apparteneva ad un gruppo della Resistenza e che riuscì a fare uscire dal ghetto di Varsavia oltre 1500 bambini ebrei, affidandoli a famiglie polacche o a istituti religiosi. Fu arrestata, torturata, salvata in extremis dalla condanna a morte. Come tanti altri, riprese la sua vita di tutti i giorni, senza chiedere riconoscimenti.
Il titolo di Giusto le fu conferito da Yad Vashem nel 1965, ma solo nel 2003 il suo paese si ricordò di lei, conferendole la più alta onoreficenza polacca. Nel 2007 fu candidata al Nobel per la pace. In un paese quale la Polonia, che conobbe pogrom e violenze antisemite fin negli anni del dopoguerra, Irena Sendler rappresentò un esempio luminoso di giustizia. Con la sua morte, un altro pezzetto del nostro passato se ne va...
[articolo di Anna Foa, tratto da L'Unione informa, rassegnastampa@ucei.it, www.ucei.it]
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