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martedì 20 aprile 2010

IN RICORDO DI DON TONINO BELLO

Un’ala di riserva

20 aprile 2010 - Renato Sacco

Il 20 aprile 1993 moriva don Tonino Bello, vescovo di Molfetta e
Presidente nazionale di Pax Christi. Un profeta dei nostri giorni.
Tenerne viva la memoria è impegno di tutti. In particolare di Mosaico
di pace, visto che è stato proprio don Tonino a volere questa
rivista, 20 anni fa.
In questi giorni... con i cieli chiusi, la nube e gli aerei che non
volano viene quasi scontato pensare all’ ala di riserva, uno dei
testi più conosciuti di don Tonino.

Pensavo all’ala di riserva per tutte le vittime della guerra, del
terrorismo e di ogni forma di violenza. Per quelle vittime che
Emergency cura (siamo contenti per la liberazione dei 3 in
Afghanistan...) e che il Ministro Frattini domenica ha chiamato
‘malati’. Se le parole hanno un significato, bisogna dire che
Emergency cura le vittime della guerra e che in Afghanistan c’è la
guerra.

Un’ala di riserva per i cacciabombardieri F35 che dovranno essere
assemblati a Cameri (Novara) con una spesa di circa 15 miliardi di
euro. No, per loro non è il caso di invocare un’ala di riserva,
anzi... Anche se probabilmente a Cameri verranno assemblate proprio
le ali, e forse solo un’ala... quella di sinistra. Quasi una beffa
per la nuova amministrazione di Destra della Regione Piemonte. Chissà
se Cota e ancor più Giordano, neo assessore che fa parte anche del
cda di Alenia, daranno ali a questo progetto. Temo di sì.

Un’ala di riserva per tutti quegli uccelli migratori che verranno
sterminati se passa la nuova legge sulla caccia, che alcuni chiamano
‘doppietta libera’.
Ma non si può preoccuparsi degli uccelli migratori senza essere
sconvolti dalla tragedia di tanti migranti. Una tragedia che invece
per il Governo Italiano è una vittoria. "Una vittoria amara –
commenta mons. Nozza direttore della Caritas Italiana – sapere che i
clandestini rispediti al mittente, vengono raccolti nei furgoni come
cani, bastonati e legati e trasportati in campi profughi da
sorveglianti muniti di maschere per gli odori nauseabondi. Una
vittoria amara, se la maggior parte delle donne e molti dei minori
vengono ripetutamente violentati; se i container viaggiano nel
deserto con il loro carico umano per due, tre giorni, senza viveri né
acqua; se ogni anno tre-quattromila persone muoiono perché
abbandonate nel deserto lungo la frontiera libica e altrettante
vengono vendute ai mercanti di schiavi". Sì, qui ci vuole un’ala di
riserva!

Infine un’ala di riserva anche per la banche? Bossi dice che le
prenderà in mano la Lega, almeno quelle del Nord. Forse perchè ha
scoperto la campagna di pressione sulle Banche Armate, promossa anche
da Mosaico di pace, con Nigrizia e Missione oggi? Forse. O forse
perchè ha scoperto che... a parole si vuole essere ‘padroni a casa
nostra’, ma i soldi li facciamo sulla pelle dei poveracci del Sud
mondo, ai quali vendiamo molte armi, pesanti e leggere (nel senso di
pistole e fucili... che comunque uccidono lo stesso). L’export di
armi italiane, nel 2009, è di quasi 5 miliardi di euro. Che affare! E
poi ci si lamenta se la gente scappa da quei Paesi in guerra a cui
noi vendiamo le armi. Sperare che Bossi e la Lega vadano nella
direzione di limitare la vendita di armi? È lecito dubitare. Forse
però qualcuno potrebbe almeno porre la questione, sia dal punto di
vista etico, se non proprio cristiano, visto che la Lega si fa
paladina dei valori cristiani e ha ricevuto anche qualche autorevole
benedizione. Sia dal punto di vista politico. Un’ala di riserva per
la politica di oggi... sarebbe almeno auspicabile.

E infine, un’ala di riserva per ognuno di noi... perchè "Vivere è
abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è
assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala,
l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner
grande come Te."


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Mosaico di pace
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