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lunedì 12 ottobre 2009



In politica, società 5 Comments Tags: crollo consengo governo berlusconi, eurispes, rapporto italia 2009

Oggi a Roma l’Eurispes istituto privato di studi politici, economici e sociali, senza fini di lucro, ha presentato il "Rapporto Italia 2009" che da ventun’anni fotografa la società italiana. Con gli stipendi più bassi d’Europa per gli impiegati e da capogiro per troppi manager il rapporto rileva che più del 70% degli italiani non crede nel Governo in carica. Dunque un dato importantissimo che smentisce categoricamente i dati sul consenso a questo Governo che Berlusconi sbandiera ai quattro venti ogni giorno.
Dal rapporto emerge una una realtà nazionale caratterizzata da stipendi bassi, precariato e assenza di lavoro. Mentre le retribuzioni in Italia risultano le più basse d’Europa, gli stipendi dei livelli dirigenziali risultano quasi quattro volte superiori a quelli degli impiegati che operano nello stesso comparto. Un divario che cresce ulteriormente se si guarda ai top manager con compensi 243 volte maggiori delle retribuzioni medie.
Solo il 12,4% ritiene che la flessibilità nel lavoro sia uno strumento per eliminare la disoccupazione. Per la maggioranza questa peggiora le possibilità occupazionali dei giovani e rende il lavoro più incerto.
Quasi la meta’ degli italiani boccia l’uso dell’energia nucleare. Con motivazioni differenti, affermano di essere contrari alla attivazione di centrali sul nostro territorio il 45,7% dei cittadini, a fronte del 38,3% dei favorevoli. In particolare, le motivazioni di quanti si oppongono al nucleare sono il non ritenere questa una soluzione rapida per risolvere i problemi connessi all’energia (18,4%) e il timore dei rischi che una tale scelta comporterebbe (27,3%).
Inoltre dal Rapporto Italia 2009 emerge che il 58,9% degli italiani si dice favorevole al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali. Un dato importante che rileva come gli italiani siano molto più avanti di coloro che siedono in Parlamento. La maggioranza degli italiani afferma – dice l’Eurispes – di considerare l’omosessualità una forma di amore come l’eterosessualità", e meno di un italiano su 10 (9,3%) la considera immorale.
La Chiesa di Papa Benedetto XVI, invece, registra un forte calo da un anno all’altro, passando dal 49,7% del 2008 al 38,8% di quest’anno. Le "aree deboli" del consenso, per il Vaticano, sono soprattutto il Nord – Ovest (fiducia al 25,9%) e coloro che si dicono di sinistra (fiducia al 23,1%). Al contrario, il sostegno è più forte tra gli over 65enni (51,7%), nel Sud Italia (60,7%) e tra quanti si dicono politicamente di centro (56,3%).
La notizia sul rapporto Eurispes di oggi è stata già censurata dai principali media on line, Corriere.it e Repubblica.it infatti, sono tra le prime testate on line a non dare la notizia nella loro homepage.
Il Ministro Maroni ha, infatti, rubato la scena dell’attenzione della stampa con il "traffico di organi di bambini" – notizia gravissima – ma che in queste ore sta eclissando tutte le notizie drammatiche che arrivano sulla recessione negli Usa e sicuramente occuperà le prime pagine dei quotidiani di domani e le aperture di tutti i tg di prima sera. E’ una notizia che cerca ovviamente di distrarre gli italiani da tutto il resto.
tratto da: http://italianspot.wordpress.com/

4 commenti:

Floriana ha detto...

Un saluto Giuliano da chi ti stima,
ciao e buon lavoro a scuola.

pierperrone ha detto...

Giuliano, vengo sul tuo blog incitato, se posso dire così, dalla carissima Floriana.
L'articolo che leggo con piacere mi conferma due cose, che sono quelle a cui pensavi tu, immagino quando lo hai pubblicato.
1. La gente è stufa, non ne può più. Ma soprattutto è meno ingenua, fessa, di quanto sembri dalla realtà politica di questo governo demente e presuntuoso. Anche se non mi piace la parola "gente", si dovrebbe dire "il popolo", o "gli italiani", ma comunque sia, l'EURISPES, notoria associazione cattocomunista al soldo dei complottardi del partito anti-italiano, ha fotografato con la proprietà delle indagini statistiche e dei dati numerici, che gli italiani sono "vaccinati" contro ogni delirio psico-politico. Una volta che hanno sottoscritto l'assicurazione europea, si possono permettere sia la follia di un governo oligarchico e populista sia quella, l'altra, speculare, di una sinistra autolesionista ed ipocrita se non quando massimalista e parolaia.

2. Veniamo, qui al secondo punto che mi conferma il tuo articolo. Ma questa sinistra, anzi questo centro-sinistra (era sinistra-centro, all'epoca del Prodi I, declassato, poi, dal D'Alema I, aa centrosinistra, e, poi, dal Prodi II, a controsinistra, tout court, senza trattini), dov'è?
E' possibile marcare visita il giorno in cui la Storia ti chiama all'appello perchè hai da fare una riunione di partito, un congresso che dura un anno e mezzo, una testimonianza in discolpa dell'ennessimo segretari-cidio?
E la sinistra di sinistra? Sparita anch'essa? Dov'è? Dietro la lavagna, a studiare di soppiatto una severa lezione di "cultura di governo"?
Dove sono?
Dove sono adesso?
Adesso che si fabbrica la Storia?

Unknown ha detto...

Cari amici lettori,
è sempre piacevole ricevere commenti ai testi pubblicati (siano miei o 'prelevati' da altri siti).
Ringrazio Floriana e Pietro e rispondo gli rispondo velocemente: chi fa la storia? Di solito, un tempo si diceva che la storia la fanno i popoli, ma la scrivono i padroni...Ora, osando un po' di retorica, direi che la storia la facciamo noi che, con mezzi miseri, ci opponiamo a un pensiero unico dilagante (e dilagato, evidentemente), che cerchiamo di rimettere in piedi un mondo alla rovescia. Berlusconi è solo il prodotto di un sistema malato, di una società bacata. Ma, come sempre, non sono i colpevoli a spventarmi, ma gli innocenti che tacciono. quelli sì che mi preoccupano.
Dovremmo lasciar perdere i vecchi partiti della sinistra (di salotto e di governo). Dovremmo costruire una opposizione pacifista, ambientalista, nonviolenta, socialista. I riferimenti non mancano: Danilo Dolci, Aldo Capitini, don Lorenzo Milani, tanto pr citare tre nomi.
I giochi di potere non mi interessano.
A presto. Giuliano

PS: vi piace questo blog? Se sì, fatelo conoscere ai vostr amici, scrivete testi, inviate informazioni, ecc.
giulianofalco@gmail.com

pierperrone ha detto...

Metterò il tuo blog tra quelli amici della "repubblica indipendente" e, naturalmente ti invito a farti un giro da quelle parti, se ti va. E se ti farà piacere, potrai farti cittadino anche tu. Siamo pochi, ancora, ma amiamo la stessa libertà. La stessa di Flo, di Paola e qualche altro.