LETTERA AI GENOVESI
LA NOSTRA MOSCHEA SARÀ UN LUOGO DI INCONTRO E AMICIZIA
http://www.islam-liguria.org/
SALAH HUSEIN e ZAHOOR AHMAD ZARGAR
Cari cittadini genovesi,è con grande tristezza che oggi ci rivolgiamo a voi, in relazione ai disordini del Consiglio comunale del 3 marzo avente per tema la moschea. Sappiamo che le proteste hanno riguardato solo una minoranza di persone, eppure quella minoranza che tanto contrasta una decisione coraggiosa, ma giusta e rispettosa della Costituzione, dei diritti umani e delle leggi, che il Sindaco sta portando avanti, ci riempie di disagio.
La comunità islamica genovese ha sempre dimostrato disponibilità al dialogo senza preconcetti, crede fortemente nei valori democratici, nella dignità umana, ha lavorato assiduamente, insieme a voi, per migliorare la società multiculturale che siamo chiamati a vivere. Mai abbiamo dato adito a sospetti di voler essere diversi da qualunque italiano per bene: lavorare, crescere le proprie famiglie con rispetto per sé e per gli altri. Che cosa ci divide? Il professare un’altra religione, sorella della vostra, con la quale ha in comune valori e principi, oltre alla fede nello stesso Dio? Perché, dunque, questi anni di sofferenza e di attesa per avere un luogo di culto? Perché rifiutarci quello che la stessa civiltà millenaria di questo paese inviterebbe a concedere facilmente?Mai e poi mai la nostra moschea diverrebbe fonte di degrado per qualsiasi luogo di Genova: sarebbe uno spazio di dialogo interculturale, di apertura e, non ultimo, anche un’attrattiva turistica per la città. Non toglierebbe vita e lavoro, ma potrebbe produrne, oltre che respiro di civiltà.Perché, dunque, un’atmosfera tanto combattiva contro di noi?Noi amiamo questo paese come e più del nostro, qui viviamo e qui crescono i nostri figli, molti di noi hanno acquisito la cittadinanza italiana e, se pensiamo al futuro, la gran parte di noi lo vede qui, tra le braccia di questo paese bellissimo e fecondo.Noi obbediamo alle leggi e vogliamo migliorare, insieme a voi, nel progresso economico ma anche morale e civile. Proprio come voi.Perché offenderci, perché denigrarci, perché impedirci di rivolgere la nostra voce a Dio in un luogo decoroso ma soprattutto limpido, aperto a voi tutti, con la fratellanza alta dell’animo? Permetteteci ora di rivolgere i sentimenti della nostra più grande solidarietà al Sindaco che subisce pressioni e insulti perché ha fede nelle importanti conquiste della civiltà, nell’uguaglianza degli esseri umani, nei diritti di ognuno.Come noi, non merita davvero un trattamento tanto pesante!E, ancora una volta, vogliamo rassicurare i residenti del quartiere Lagaccio e i genovesi in generale che la moschea non creerà nessun degrado alla loro località, ma sarà apportatrice di valori umani, amicizia, fratellanza, rispetto reciproco, e che noi siamo e saremo sempre aperti al dialogo e a qualsiasi chiarimento. Ringraziamo anche tutti cittadini genovesi che hanno dimostrato solidarietà con la comunità musulmana e i cristiani che ci hanno sempre aiutati, aperto le loro mani e soprattutto il loro cuore, credendo, come noi, in un futuro comune di pace. Noi abbiamo accettato per anni tutto quanto ci è stato proposto per venire incontro alla collettività: ora è il momento di iniziare a costruire la moschea nostra ma anche vostra, testimonianza di ricchezza di idee, sentimenti, cultura.
Ingegner Salah HuseinPresidente Comunità islamica di Genova
Dottor Zahoor Ahmad Zargar Presidente Comunità dei musulmani della Liguria
Per chi non fosse informato, la decisione inerente la Moschea genovese ha scaldato gli animi (per usare un eufemismo) della destra genovese e ligure che, come al solito ha dato prova di grande apertura mentale e tolleranza (ovviamente questa è un'affermazione molto sarcastica).
Vorrei solo ricordare a questi destri che fino al 1700 a Genova c'erano ben 4 moschee...e non mi sembra che la città ne abbia risentito più di tanto...
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