E' vero che al peggio non c'è mai fine, ma questo è veramente troppo! Fino a quando continueremo a non reagire? Sia pure con mezzi nonviolenti ecc. ecc. ma anche l apazienza dei nonviolenti richia di avere un limite!!! Mi denuncino pure i razzisti, ma io mi rifiuto di denunciare un irregolare: non l'ho mai fatto e non lo farò mai...
Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana
Dal Centro di Documentazione Laboratorio per una EducazioneInterculturale, Bologna
Cari colleghi e colleghe,
siamo di fronte all'ennesimo attacco alla scuoladell'accoglienza e dell'inclusione.
Abbiamo appreso che nel cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" gliinsegnanti, così come i medici e in quanto pubblici ufficiali, sonotenuti (nel "non debbono ma possono" si cela unamistificazione) a denunciare i propri allievi/e irregolari.
Tutto il mondo della scuola sa che dal 1994 una CircolareMinisteriale prevedeva l'obbligo scolastico per tutti i minoripresenti sul territorio italiano, ribadendo il concetto che ildiritto all'istruzione e il benessere psicofisico del minore (inquanto minore) è sempre anteposto a qualsivoglia considerazionedi carattere giuridico (status della famiglia). Siamo convinti che larichiesta rivolta agli insegnanti lede non solo il dirittoprimario di ogni bambino/a, ragazzo/a, all'istruzione ma è fortementelesiva della dignità dei docenti, della loro professionalità e delloro ruolo educativo.
Da ultimo, possiamo ricordare che, se è la sicurezza che sta acuore ai nostri concittadini prima dell'uguaglianza sostanziale deidiritti umani, famiglie allontanate dai servizi sociali esanitari e bambini esclusi dalle scuole, nell'inevitabiledegrado che ne consegue, costituiscono per la società un potenzialerischio, una sorta di bomba ad orologeria della cuideflagrazione tutti pagheremo le conseguenze.
L'invito è quello di cercare una via d'uscita comune e nonescludente. Sulla scia anche di quanto hanno già risposto i medici,il CD/LEI- Centro di Documentazione Laboratorio per un'EducazioneInterculturale del Comune di Bologna- propone agli insegnanti dirispondere a questa ingerenza indebita attraverso tutte lemodalità possibili, iniziando da cartelli plurilingue (che faremotradurre in pochi giorni e che vi invieremo) da affiggere suiportoni e negli atri delle scuole e da far arrivare alle famiglie dovesi ribadisce che:
· la scuola non denuncia
· che gli insegnanti rispondono alla loro coscienza di educatori ·che l'obbedienza non è più una virtù (Don Milani)
Vi segnaliamo anche come modello di "cartello plurilingue"quello predisposto da:
Medici senza frontiere, dalla Società italiana di medicina delle migrazioni, dall'Associazione Studi giuridicisull’immigrazione, dall'Osservatorio italiano sulla salute globale disponibile al seguente indirizzo http://www.occhioclinico.it/cms/node/1230
Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana,
sede di Bolognahttp://www.icareancora.it/
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