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domenica 6 aprile 2008

Conoscere Martin Luther King, al di là della retorica del sogno

Dal sito dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (http://www.ucebi.it/) riprendo il seguente articolo su Martin luther King

Anna Maffei: “Conoscere Martin Luther King, al di là della retorica del sogno”
a cura di Gaëlle Courtens

Roma (NEV), 2 aprile 2008 - Il prossimo 4 aprile sulla piazza del Campidoglio a Roma l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e la “Lott Carey Foreign Mission Convention” di Birmingham, Alabama (USA), conferiranno il “Premio Martin Luther King per i diritti umani” a due associazioni vincitrici del bando. La premiazione avrà luogo nel quadro di una serata commemorativa per il quarantesimo anniversario dalla morte del pastore battista afroamericano, Premio Nobel per la pace (vedi notizia in questo numero). In vista dell’evento l’Agenzia stampa NEV ha intervistato la presidente dell’UCEBI, la pastora Anna Maffei.
I battisti italiani da tempo stanno portando avanti una campagna per diffondere il pensiero di Martin Luther King in Italia. Quali sono i vostri obbiettivi?
Rilanciare Martin Luther King, la sua figura, il suo messaggio in questi quasi due anni di mobilitazione ha avuto almeno tre scopi fondamentali. Il primo, quello di far conoscere meglio uno dei protagonisti del '900 al di là della retorica del sogno. King fu certamente un visionario nel senso più alto del termine, ma seppe anche guidare un movimento che aveva obiettivi concreti nell'affermazione dei diritti della minoranza afro-americana, molti dei quali furono raggiunti nella breve parabola della sua attività politica. Il secondo scopo è quello di richiamare l'attenzione sui diritti delle minoranze oggi in Italia. Fra questi il diritto ad una legislazione più giusta e rispettosa nel campo dell'immigrazione e del diritto d'asilo. Il terzo scopo è contribuire ad una riflessione, simile a quella che avviò King nella sua epoca, sulle connessioni esistenti fra povertà, militarismo e razzismo in un mondo in cui il divario fra ricchi e poveri è spaventosamente aumentato e le guerre per la supremazia assumono oggi linguaggi da crociata.
Qual è l'attualità di Martin Luther King oggi?
King è attuale perché le strutture di pensiero che soggiacciono alle ideologie razziste sono le stesse per ogni generazione. King le ha analizzate e svelate. La sua articolata riflessione può aiutare anche noi quando il demone del razzismo dalle molte facce si affaccia nel nostro tempo e nel nostro paese. Noi non ne siamo immuni. King è attuale perché ancora si contrabbanda la violenza militare quale mezzo per risolvere controversie internazionali mentendo sui veri scopi delle guerre. La sciagurata avventura irachena è il Vietnam di 40 anni dopo. King è attuale perché anche noi crediamo che l'amore per il nemico, cuore del messaggio evangelico, possa avere una dimensione politica e abbia capacità di radicale trasformazione. Ma c'è bisogno di un popolo internazionale, multiidentitario e coraggioso disposto a spendersi per questo.
Perché i battisti italiani hanno scelto come interlocutori per questa campagna esponenti statunitensi di Birmingham? Come interpretare questo incontro fra le due città?
Birmingham in Alabama fu 40 anni fa il simbolo dell'ostinazione razzista, il luogo più segregato d'America. Da allora ci sono stati cambiamenti notevoli. Il sindaco è afro-americano e la comunità democratica ha scelto Obama quale possibile candidato alla presidenza USA, ma non tutti i problemi di diseguaglianza sono risolti. Roma è oggi luogo di incontro fra popoli e culture diverse. E' una convivenza in gran parte pacifica ma la difficile regolarizzazione degli immigrati ne sospinge una parte verso la marginalità. Da qui alla criminalizzazione e all'intolleranza il passo è breve. Bisogna vigilare perché il fastidio verso gli immigrati irregolari non degeneri e le periferie non siano trascurate. L'incontro simbolico di queste due città diverse per storia e contesti sociali, intorno al richiamo alla giustizia, alla lotta alle diseguaglianze che fu di King, ci è sembrato di grande rilevanza. Il tutto sottolineato anche attraverso il canto gospel con la sua forte dimensione spirituale e la musica "contaminata" dell'Orchestra multietnica di Piazza Vittorio.
Quali sono state le ragioni del conferimento del “Premio Martin Luther King per i diritti umani” alla "Scuola di Pace" di Napoli e all’"Associazione Iroko Onlus" di Torino?
Entrambe le associazioni rispondevano pienamente ai requisiti esplicitati nel bando, cioè essersi distinte nella difesa dei diritti delle minoranze, nella diffusione e nella pratica della nonviolenza e nella lotta alla povertà. Ciascuna delle due associazioni che riceveranno il Premio ha dato a questo impegno un'accentuazione diversa. La Scuola di Pace di Napoli ha indirizzato i suoi 18 anni di impegno alla formazione delle nuove generazioni e il contesto privilegiato è stato quello delle scuole superiori anche se non è mai mancata un'attenzione specifica anche ai luoghi dell'emarginazione come il progetto indirizzato ai giovani del quartiere Forcella ha dimostrato. L’Associazione Iroko, essa stessa presieduta da una donna nigeriana, cerca di dare una risposta concreta alla violenza della tratta di giovani donne principalmente africane, ma non solo, a scopo di sfruttamento sessuale. Abbiamo voluto con questo premio attirare l'attenzione sulle vittime di questo immondo business che si configura come una nuova aberrante forma di schiavitù.

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