Questa è la prima newsletter della Biblioteca Gino Bianco e del suo sito (www.bibliotecaginobianco.it).
Per saperne di più della Biblioteca Gino Bianco e della Fondazione Alfred Lewin rimandiamo al "chi siamo" del sito.
Daremo notizia, almeno una volta al mese, dei testi che digitalizzeremo e metteremo in rete. Così come proporremo resoconti di dibattiti e conferenze e "voci" della nostra audioteca. Daremo anche notizie di libri che escono.
I fascicoli e i documenti digitalizzati non sono scaricabili né stampabili, ma si possono richiedere pdf e fotocopie cliccando l'icona con la letterina. In alto a destra nella home è possibile una ricerca per parola e per autore.
Durante lo sfoglio di un fascicolo si può tenere aperto, a fianco della pagina, l'indice, cliccando sul pulsante "indice dei contenuti" in basso a sinistra.
Allo stato attuale si possono sfogliare:
-l'intera collezione di "politics", la rivista della sinistra radicale americana ('44-'49) dei "senzatetto ideologici";
-le prime annate di Tempo Presente, la rivista di Silone e Chiaromonte;
-i primi tre numeri di Mercurio, la rivista di Alba de Cespedes;
-alcuni numeri di "Giustizia e libertà" di Rosselli e dell'Unità di Salvemini (ne sono previsti 192 del primo e l'intera collezione della seconda).
-17 numeri (ne uscirono solo 30) di "Quarto stato" (1926), la rivista di Pietro Nenni e Carlo Rosselli.
Il lavoro è molto impegnativo e non possiamo che andar piano nelle immissioni.
Del Fondo Andrea Caffi rendiamo pubblici:
- il primo dei quattro quaderni di appunti che sono nel fondo; fa impressione immaginare questo grande intellettuale, che aveva conosciuto le carceri zariste, bolsceviche e naziste, ormai malandato di salute e in estrema povertà, star chino a ritagliare giornali europei, curioso di tutto: dai dati del consumo di carbone in Europa al suicidio di un giovane in una periferia qualunque;
-una lettera inedita del '35 di Moravia a Caffi;
-una lettera inedita di (presumibilmente) Carlo Rosselli al giovane Renzo Giua, che tratta e maltratta come un figlio. La lettera è quasi certamente del '35 e sappiamo che a entrambi non restava molto da vivere.
Mettiamo a disposizione anche un primo gruppo di opuscoli: "Le borse del lavoro" (1889) e l'"abbecedario dell'economia sociale" (1903) di Osvaldo Gnocchi-Viani, il dimenticato "fondatore di quasi tutto", dalle camere del lavoro al partito operaio italiano, antecedente del partito socialista, all'università popolare, all'Umanitaria...
Poi un opuscolo stampato in Inghilterra nel '44 dedicato a Henryk Erlich e Victor Alter, i due massimi dirigenti del Bund polacco, spariti in Unione sovietica: l'opuscolo si apre con la richiesta, firmata anche da Albert Einstein, di sapere "dove sono" e a fianco la risposta agghiacciante dei sovietici.
Altri opuscoli sono di Salvemini (1903), di Max Nettlau su Francesco Saverio Merlino (1948), sul III Congresso in Esilio del Psi (anno 1937).
Ricordiamo infine la figura luminosa di Margherita Zoebeli che dopo essere stata in Spagna a portare in salvo attraverso i Pirenei 100 orfani di parte repubblicana e in Val d'Ossola, nel '44, a soccorrere i profughi dopo la caduta della repubblica partigiana, se ne venne a Rimini nel '46 a fondare un asilo e una scuola elementare che diventeranno famosi in tutta Europa...
Per "le voci" due video:
-Alex Langer ad Assisi nel lontano '94.
-Vittorio Foa a proposito della giornata della memoria.
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