Nuovo affondo del premier sulla scuola pubblica e alle mamme dice: "Sapremo utilizzarvi, il nostro governo amico delle donne"
Nuovo attacco del premier agli insegnanti pubblici. I genitori, ha scritto Silvio Berlusconi in un messaggio all'Associazione nazionale delle mamme, possono scegliere "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia". Il messaggio è arrivato in occasione della riunione dell'associazione, a Padova, a cui il premier ha voluto rivolgersi per sottolineare la vicinanza del suo governo alle esigenze delle madri italiane. "Poiché vantiamo una cultura che predilige l'amore e rifiuta l'invidia e l'odio cerchiamo di essere un governo amico delle donne e soprattutto delle mamme", ha fatto sapere Berlusconi elencando poi i provvedimenti che l'esecutivo ha elaborato a favore della famiglia. "L'abbiamo tutelata con i bonus bebé - ha rivendicato - il piano casa, gli affitti agevolati per le giovani coppie, la riduzione dei costi scolastici e il bonus per la scuola privata". Rivolgendosi poi alla donne Berlusconi ha rimarcato: "Siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali, più precise e più responsabili. Anche per questo ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e mamme che sono attivissime e bravissime. Cara mamme - ha poi concluso - vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e della società. Un bacio affettuoso - si è congedato il premier - a tutte voi con l'augurio che possiate realizzare tutti i progetti e i sogni che avete nella mente e nel cuore".
Allora, come si può commentare un'azione del genere? La prima reazione è stata "magari!".
Subito dopo mi sono detto: si potrebbe pensare all'ennesima prodezza del premier zelig (è muratore se parla ai muratori, scienziato se parla agli scienziati, sarto se parla ai sarti e via dicendo: gli spiace solo non aver potuto dire che "è mamma anche lui" (avrebbe anche un precedente storico: nei sussidiari del regime, quello di prima, la M veniva presentata come Mussolini, anzi, Mussolini mamma -se lo trovo, lo scannerizzo per gli scettici).
Però il Nostro, si fa per dire, ci ha abituati a ben altro. Nella sua campagna elettorale permanente, vorrebbe attirare i voti dell'Associazione Mamme (tutto fa brodo). In realtà, oltre a raccogliere voti, sta perseguendo due obiettivi:
il primo è quello di squalificare una categoria, un ceto, per poterla, dopo, colpire meglio (quante volte ci hanno screditato, noi insegnanti o statali, per poi fregarci alla grande?
il secondo è quello di sviarci da altri problemi. E' già riuscito a distrarci da tutto quello che succede: dalla crisi economica al pericolo nucleare a tutto il resto, compresa la presunta invasione dei maghrebini in Sicilia (parafransando un titolo da Buzzati), l'opinione pubblica non si è 'accorta' che è passato il processo breve e che, fra poco, passerà anche il DDL sulle intercettazioni. Negli ultimi vent'anni, complice anche Fini, ha sistemato tutti i processi che lo riguardavano, salvandosi il posteriore e attuando il programma della P2.
La domanda è sempre una: fino a quando saremo disposti a tollerare questo regime che è sempre in stato perenne precomatoso, ma poi non va mai in coma?
http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2011/04_aprile/16/berlusconi_attacca_gli_insegnanti_inculcano_valori_di_sinistra,29214743.html
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