Carissime/i,
mi accorgo che molti di voi, forse la maggioranza, sono già convinti di andare a votare SI ai referendum che scandalosamente, il ministro dell'interno Maroni ha voluto fissare per il 12 giugno.
E' chiara la volontà che non sia raggiunto il quorum: troppi interessi, per pochi, a scapito degli interessi dei molti, invogliano questi politici ad adottare tutte le scelte possibili perchè alcuni possano guadagnare sull'acqua e sul nucleare.
Mi accorgo che ho inviato questa mail a molti già convinti e che sicuramente andranno a votare, ma preferisco scocciarvi una volta in più pur di non subire l'ennesimo sopruso.
Un appello
A giugno i tre referendum
di Redazione www.ildialogo.org
La Corte Costituzionale ha ammesso i tre referendum su: acqua, nucleare e legittimo impedimento. È l’occasione per dire la propria opinione se si desidera la privatizzazione dell’acqua, la monopolizzazione dell’energia e la disuguaglianza di fronte alla legge di chi è “nominato” ministro. Oltre duecento anni fa la Rivoluzione francese con un vento di democrazia spazzò via i privilegi dei “nobili”. Oggi “qualcuno” vuole ripristinarli.
Per tutelare l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, per dire la propria opinione su un bene inalienabile come l’acqua; per contribuire alla determinazione della politica energetica del Paese e ribadire l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge
PARTECIPA AI REFERENDUM
e di’ la tua.
Meno di 3 mesi ci separano dalla convocazione dei tre referendum. E’ ormai chiaro che, nonostante le varie richieste, il governo non ha alcuna intenzione di accorparli con le elezioni amministrative del 15 maggio o del ballottaggio del 29 maggio per paura che si raggiunga il quorum del 50% +1.
Per i referendum probabilmente si voterà il 12 giugno, ultima data disponibile, ma così facendo il governo ha anche deciso di sprecare 300 milioni di euro che in periodo di crisi potevano essere utilizzati per ben altro. Anche se, il Ministro dell’ interno, corre rischio di essere denunciato per spreco di denaro pubblico e per mancata rimozione di ostacoli che impediscono la partecipazione dei cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (come stabilisce il comma 2 dell’art. 3 della nostra costituzione). Anche per questo rifletti,
PARTECIPA AI REFERENDUM
e di’ la tua.
Resta poco tempo per convincere il 50% +1 (25 milioni di elettori) a votare per i referendum! Noi non abbiamo televisioni o altri potenti mezzi. Ma la rete sì. Usiamola. In Nord Africa con il tam tam della rete hanno travolto i regimi dell’Egitto e della Tunisia. Noi usiamola per informare e invitare parenti, amici e conoscenti a partecipare ai referendum. C’è gente che non lo sa. Bisogna raggiungere il quorum. Passa parola.
Il futuro, nostro e dei nostri figli, è nelle scelte che facciamo oggi. È il momento delle decisioni. Dobbiamo avere la volontà di farle. Fa’ la tua scelta
PARTECIPA AI REFERENDUM
e di’ la tua.
Questi referendum impegnano diritti e bisogni reali: acqua, energia pulita e uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Sono concetti semplici alla portata della comprensione e della sensibilità di tutti. E tutti devono partecipare. Il nostro comportamento determinerà le basi su cui costruire il futuro. Per te e tuoi figli,
FAI LA TUA SCELTA E RENDI PARTECIPI I TUOI AMICI, PARENTI E CONOSCENTI.
Con fiducia
La redazione del sito www.ildialogo.org
Chiediamo a tutti i nostri lettori che condividono questo nostro appello di inviare il testo della presente lettera a tutti i propri contatti email. Dobbiamo far si che tutti si sentano responsabili del destino proprio e delle future generazioni.
Mercoledì 23 Marzo,2011 Ore: 11:14
(da una mail dell'amico Paolo Bertagnolli)
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