Nota del Cidi sulla
Scuolaregionale proposta dalla Lega
È stato presentato alla Camera dalla Lega il disegno di legge sulla scuola regionale: concorsi, graduatorie, valutazione, organico. Al di là della relativa retromarcia del ministro sulle graduatorie limitate ai residenti, se questo testo dovesse diventare legge, non solo ci troveremmo di fronte a un vero e proprio terremoto, ma sarebbe la fine della scuola italiana, cioè di una scuola con le stesse caratteristiche su tutto il territorio nazionale, che garantisce lo stesso impianto pedagogico e didattico a tutti i suoi alunni, dalle Alpi alla Sicilia. Ogni regione avrebbe la sua scuola. È questo che vogliamo? È questo quello che c’è scritto nella nostra Costituzione? È questo quello che si meritano i nostri ragazzi, l’accentuazione delle differenze da una regione all’altra? oppure è vero esattamente il contrario, e cioè che bisogna tendere tutti quanti insieme verso una scuola migliore e di qualità per tutti?
Ma la cosa ancora più grave è che la scuola potrebbe costituire la prima tappa di un progetto più generale di smantellamento dello Stato repubblicano: una specie di prova generale. Alla scuola regionale potrebbero seguire scelte altrettanto gravi in tutti gli altri campi. Tutto ciò ci allarma moltissimo, e ci fa sentire fortemente il peso della nostra responsabilità nei prossimi mesi. Emma Colonna
Commento personale.
Come al solito la lega esagera. Perchè la scuola regionale? Non si potrebbe fare che so io, provinciale? di quartiere? di isolato? di caseggiato? E perchè non la scuola di pianerottolo?
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