Dall'amico Paolo Bertagnolli, ricevo e pubblico, invitando altri lettori a intervenire
Io sono cattolico, meglio cristiano per varie ragioni tra cui l'educazione che ho ricevuto, sono stato insegnante di religione, oggi sono in pensione, ma la mia posizione è stata ed è vicina al Concilio Vaticano II: per me la coscienza della persona è essenziale, mi sembra inutile sottolineare che tale coscienza non deve essere asservita al proprio tornaconto, ma ciò è implicito.Detto questo ne consegue che mi trovo abbastanza stretto nell'attuale situazione dove la curia romana tende a soffocare la richiesta degli uomini ad essere ricercatori di giustizia e libertà.Secondo l'esegesi moderna, se andiamo ad analizzare i testi evangelici, troviamo che non c'è alcun passo che legittimi la differenza tra gerarchia ecclesiale e fedeli.Trovo, non credo di poter essere smentito, che il potere della gerarchia, non solo quella cattolica, ma ogni gerarchia: giudea, cristiana, islamica, sono fonte di fanatismo, di integralismo, quindi di lotte e divisoni e ciò è contrario, assolutamente contrario, all'esempio di Gesù: Egli sostenne che " gli ultimi saranno i primi".Non solo: quando Gesù conferma la missione di Pietro, gli dice: " Quando sarai vecchio, un altro ti legherà e ti condurrà dove non vorrai andare" (Gv. 21, 15 ss) e ciò accade proprio nel momento in cui gli dice: " pasci le mie pocore". Mi sembra di poter affermare che gli propone un servizio, non un'autorità.Purtroppo gran parte della società è convinta che la soluzione dei problemi verrà dal potere, su questa credenza, spesso supportata dalla gerarchia, si basa l'autorità del Papa, dei vescovi ed anche del potere civile.Lo possiamo notare quando osserviamo quei rappresentanti della Chiesa che si pongono al servizio degli ultimi, per fare solo alcuni esempi: Helder Càmara, il vescovo Romero, ma per venire a noi, in Italia: don Primo Mazzolari, don Lorenzo Milani, Balducci, ecc. ebbene, costoro sono relegati in un limbo, penso verranno recuperati, chissà quando, se l'istituzione vi sarà costretta, ma per ora mi sembra, cerchi di difendere quei privilegi che si è procurati durante i secoli e, in tal modo, non si accorge che diminuiscono coloro che nella Chiesa si riconoscono a parte, appunto, gli integralisti, e qui potremmo fare esempi di gruppi e movimenti innumerevoli.
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