LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE
"NON UN GIORNO DI PIU'"
APPELLO PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA
Signor Ministro della Salute,
quante risorse finanziarie sono sottratte alla sanita' pubblica in Italia perche' sono criminalmente gettate nella fornace della guerra afgana?
Non e' mostruoso?
Lo stato italiano scelleratamente sperpera una montagna di soldi pubblici per fare la guerra in Afghanistan, ovvero per la morte della popolazione afgana (poiche' la guerra di questo consiste: dell'uccisione di esseri umani), e quelle risorse potrebbero e dovrebbero invece essere utilizzate per la vita della popolazione italiana.
Non e' abominevole?
Le chiediamo allora, signor ministro, di cessare di essere complice di questo crimine e di battersi nel consiglio dei ministri, affinche' cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana; ed attraverso questo preliminare e sostanziale atto di civilta' si possa avviare finalmente, credibilmente, adeguatamente un impegno concreto e coerente del nostro paese per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani; un impegno autenticamente umanitario che per essere tale deve essere rigorosamente non armato e nonviolento.
*
Solo la pace salva le vite.
E le ingentissime risorse pubbliche italiane risparmiate recedendo dalla guerra siano utilizzate come e' giusto per la vita e il benessere delle persone.
Distinti saluti,
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 15 settembre 2012
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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