Riporto il segunte comunicato stampa emesso dalla Comunità Ebraica di Milano a proposito della scomparsa di Martini.
Chi mi conosce sa quanto poco ami le gerarchie, ma Carlo Maria Martini era una persona corretta e giusta. E la sua morte lascia un vuoto incolmabile, per chi, come me, crede nel dialogo tra le fedi e tra i credenti e i non credenti. La sua frase sul fatto che ormai la battaglia non è più tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti è una delle mie preferite. Ancora un'ultima riflessione: secondo la tradizione ebraica, a ogni generazione appartengono trentacinque uomini giusti che giustificano il mondo agli occhi di Dio. Carlo Maria Martini era uno di questi.
Comunicato stampa sulla scomparsa del Cardinal Martini:
La Comunità Ebraica di Milano esprime cordoglio ed enorme dispiacere per la scomparsa di Sua Eminenza il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo Emerito di Milano.
Walker Meghnagi e Daniele Nahum, rispettivamente Presidente e responsabile Rapporti Istituzionali della Comunità Ebraica di Milano, hanno dichiarato: "la morte del Cardinal Martini è per tutti gli ebrei di Milano un momento di grande tristezza e di smarrimento. Per noi era un punto di riferimento importante e un amico su cui contare. Fu protagonista del dialogo interreligioso nella nostra città e uomo di pace in Medio Oriente. Ci appelliamo al Comune di Milano affinché dedichi i Giardini della Guastalla , di fronte alla Sinagoga Maggiore di Milano, a quest’uomo nobile, carissimo a noi e alla Città tutta”.
Proponiamo, in memoria del Cardinale, questo luogo altamente simbolico dato che è racchiuso tra la Sinagoga (espressione del dialogo ebraico-cristiano), l’Università Statale(cattedra dei non credenti) e la Chiesa Valdese (espressione del dialogo interconfessionale).
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