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venerdì 16 settembre 2011

COSA E' E A COSA SERVE LA MARCIA PERUGIA-ASSISI: OPPOSIZIONE ALLA GUERRA ASSASSINA, OPPOSIZIONE ALLA PERSECUZIONE RAZZISTA


Questo, e nient'altro che questo, e' il significato e il fine della marcia Perugia-Assisi "per la pace e la fratellanza dei popoli" del 25 settembre: opposizione alla guerra assassina, opposizione alla persecuzione razzista.
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Poiche' lo stato italiano sta partecipando alla guerra in Afghanistan e in Libia, due guerre scellerate che come tutte le guerre consistono nella massiva uccisione di esseri umani.
E una marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" questo primo e principale scopo deve avere: far cessare le stragi, far cessare le guerre.
La marcia Perugia-Assisi e' l'insurrezione morale del popolo italiano contro la guerra, contro le uccisioni, per il diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia.
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Poiche' lo stato italiano sta perseguitando i migranti con anomiche norme, misure amministrative ed azioni istituzionali semplicemente criminali e criminogene, semplicemente razziste e golpiste, semplicemente naziste.


E una marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" questo primo e principale scopo deve avere: far cessare le persecuzioni razziste, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.


La marcia Perugia-Assisi e' l'insurrezione morale del popolo italiano contro il razzismo, contro le persecuzioni, per il diritto di ogni essere umano alla dignita', al rispetto, alla solidarieta'.


Siano abolite immediatamente nel nostro paese tutte le misure e le pratiche razziste e golpiste.


Peppe Sini


responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 16 settembre 2011


Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio; nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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