Dieci anni fa se ne andava Fabrizio.
Voglio ricordarlo pubblicando una delle sue canzoni:
STORIA DI UN IMPIEGATO
INTRODUZIONE
Lottavano così come si gioca
i cuccioli del maggio era normale
loro avevano il tempo anche per la galera
ad aspettarli fuori rimanevala stessa rabbia la stessa primavera...
Testo: Giuseppe Bentivoglio e Fabrizio De Andrè
CANZONE DEL MAGGIO
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggios
e la paura di guardarevi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiatole vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buona fede massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
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