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martedì 19 febbraio 2008

LISTE NONVIOLENTE ALLE PROSSIME ELEZIONI

Traggo questi due testi dal Notiziario telematico La nonviolenza è in cammino. Si tratta di due scritti che hanno per oggetto la presentazione di liste nonviolente alle prossime elezioni. È una scelta di rottura, anche con la cosiddetta sinistra radicale, sedicente pacifista e nonviolenta, ma che finanzia le missioni di guerra e che vota le finanziarie ‘armate'…

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori del blog…

Scrivetemi: si potrebbe aprire uno spazio sul blog dedicato alle vostre riflessioni…

A presto, dunque,
Giuliano

RIFLESSIONE. PEPPE SINI: UNA PROPOSTA SEMPLICE SEMPLICE

Nessuna persona sana di comprendonio penserebbe di fondare un partito inquindici giorni (a meno di non possedere un congruo numero di retitelevisive). Così quello che propone questo foglio é semplicemente di presentare liste della sinistra della nonviolenza alle elezioni politiche, con pochi ma precisi obiettivi, limitati e chiari.
Il primo: permettere di votare secondo coscienza a tante persone amiche della nonviolenza, o anche solo contrarie alla guerra e non disponibili a votare né per i partiti stragisti e razzisti né per gruppi dalle posizioni equivoche (i peronisti di turno, gli imbroglioni e i voltagabbana di sempre, gli squadristi comunque travestiti, gli irresponsabili e i totalitari che non mancano mai).
Il secondo: offrire un punto di riferimento nazionale - e quindi un effettivo servizio di sostegno nella campagna elettorale - a eventuali liste locali che volessero anch'esse caratterizzarsi per la scelta nitida e intransigente del femminismo, dell'ecologia, della nonviolenza, dell'impegno antirazzista e antimafia, della difesa dei diritti e dell'impegno di liberazione delle persone, delle classi e delle popolazioni oppresse.
Il terzo: smetterla di delegare il governo della cosa pubblica a camarille corrotte e ideologie totalitarie; uscire dalla rassegnazione e dalla subalternità; rompere quella passività che é complicità col male.

Questa é la base di partenza, concreta e immediata, senza tanti fronzoli esenza tante elucubrazioni.
*Se poi le liste della nonviolenza si facessero, i criteri per parteciparvi potrebbero essere quelli già più volte enunciati su questo foglio: ad esempio il criterio della democrazia paritaria e duale "50 e 50 ovunque si decide" alternando i candidati dei due generi, cominciando sempre da una donna; ad esempio la candidatura nelle teste di lista solo di persone che lungo decenni abbiano dato costante prova di rigore morale e intellettuale,e che siano considerate autorevoli e degne di fiducia per unanime consenso di tutti i gruppi locali impegnati a presentare e sostenere le liste della nonviolenza (con la telematica un'ampia consultazione al riguardo é possibile in tempi assai ristretti).
*Se poi per avventura non solo le liste della nonviolenza si presentassero, ma addirittura si eleggesse una persona, o più, in parlamento (e questa é probabilmente l'ultima occasione, perché dalle prossime elezioni politiche é assai probabile se non del tutto certo che vi sarà una soglia di sbarramento che impedirà a liste fortemente caratterizzate nel senso del rigore morale di entrare nell'organo legislativo) mi permetto di dire che molti amici non immaginano quale immenso frugifero lavoro anche una sola persona potrebbe fare: basterà citare il lavoro svolto personalmente da Alexander Langer che seppe costantemente valorizzare i suoi incarichi istituzionali e le opportunità che essi gli davano anche per promuovere movimenti, informazione, mobilitazione, costruzione di reti di amicizia, democrazia, solidarietà, nonviolenza. Ed a quel punto, se vi sarà un risultato concreto, allora si potrà anche discutere di criteri organizzativi e quant'altro piaccia se proprio si sente il bisogno di forme più articolate e strutture più rigide. Per ora a mio modestissimo avviso é sufficiente l'autorità morale delle tre persone promotrici dell'appello per il 2 marzo a Bologna, che per quanto mi concerne considererei hic et nunc (e fino a prova contraria) garanti pienamente soddisfacenti per tutta la fase che da febbraio giunge ad aprile. Se vogliamo tentare questo viaggio sarebbe bene che cominciassimo a fare un passo dopo l'altro. E mentre si cammina si apre il cammino.

APPELLI.
MICHELE BOATO, MARIA G. DI RIENZO, MAO VALPIANA: CRISI POLITICA.COSA POSSIAMO FARE COME DONNE E UOMINI ECOLOGISTI E AMICI DELLA NONVIOLENZA? DISCUTIAMONE IL 2 MARZO A BOLOGNA
[Riproponiamo il seguente appello già apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Michele Boato é nato nel 1947, docente di economia, impegnato contro la nocività dell'industria chimica dalla fine degli anni '60, é impegnato da sempre nei movimenti pacifisti, ecologisti, nonviolenti. Animatore di numerose esperienze didattiche e di impegno civile, direttore della storica rivista "Smog e dintorni", impegnato nell'Ecoistituto del Veneto "AlexanderLanger", animatore del bellissimo periodico "Gaia" e del foglio locale "Terae Aqua". Ha promosso la prima Università Verde in Italia. Parlamentare nel 1987 (e dimessosi per rotazione un anno dopo), ha promosso e fatto votare importanti leggi contro l'inquinamento. Con significative campagne nonviolente ottiene la pedonalizzazione del centro storico di Mestre,
contrasta i fanghi industriali di Marghera. É impegnato nella campagna"Meno rifiuti". É stato anche presidente della FederConsumatori. É una delle figure più significative dell'impegno ecopacifista e nonviolento, che ha saputo unire ampiezza di analisi e concretezza di risultati, ed un costante atteggiamento di attenzione alle persone rispettandone e valorizzandone dignità e sensibilità. Tra le opere di Michele Boato: ha curato diverse pubblicazioni soprattutto in forma di strumenti di lavoro;cfr. ad esempio: Conserva la carta, puoi salvare un albero (con MarioBreda); Ecologia a scuola; Dopo Chernobyl (con Angelo Fodde); Adriatico, una catastrofe annunciata; tutti nei "libri verdi", Mestre; nella collana "tamtam libri" ha curato: Invece della tv rinverdire la scuola (con MarcoScacchetti); Erre magica: riparare riusare riciclare (con Angelo Favalli); In laguna (con Marina Stevenato); Verdi tra governo e opposizione (con Giovanna Ricoveri). Maria G. Di Rienzo é una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerchestoriche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Università di Sydney (Australia); é impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarietà e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. DiRienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni IntraMoenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un più ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista é in"Notizie minime della nonviolenza" n. 81.
Mao (Massimo) Valpiana é una delle figure più belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; é nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si é impegnato nel Movimento Nonviolento (si é diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), é membro del comitato dicoordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casadella nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "AzioneNonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazionedella Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui é stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per"blocco ferroviario", é stato assolto); é inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezionedi Coscienza); é stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia perla pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarietà con Clementina Cantoni, la volontaria italianarapita in Afghanistan e poi liberata.

Un suo profilo autobiografico, scrittocon grande gentilezza e generosità su nostra richiesta, é nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza é in cammino"; una sua ampia intervista énelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007]
Nessuno, o quasi, si aspettava così presto la caduta del governo Prodi e le elezioni politiche fissate al 13-14 aprile. Poco importa se la causa sia diVeltroni ("Il Partito Democratico, comunque, andrà alle elezioni da solo"), di Mastella, o Dini (Di Pietro, Turigliatto ecc.). A noi, che pure abbiamo votato e apprezzato per talune scelte la coalizionedi Prodi, ci appare evidente che:in Afghanistan il governo di centrosinistra ha confermato, proseguito, finanziato, una missione militare che ha coinvolto il nostro paese in unavera e propria guerra, in violazione della Costituzione. A Venezia Prodi é il padrino del Mose, assieme a Berlusconi, Galan e l'exsindaco prodiano P. Costa.A Vicenza é il sostenitore accanito della base Usa "Dal Molin" (con gli stessi di sopra, più D'Alema e Rutelli). A Viterbo il governo di centrosinistra ha sottoscritto un accordo di programma con la Regione Lazio per la costruzione di un nuovo devastante mega-aeroporto per voli low cost. In Campania il centrosinistra é la banda degli inceneritori; così a Brescia, Modena, in Toscana ecc. E su questi, come su troppi altri esempi (la Tav di Mercedes Bresso, Di Pietro e Chiamparino, il Ponte di Messina del solito Di Pietro e P. Costa, i rigassificatori di Bersani e Realacci, gli Ogm e il nucleare di Veronesi, Bersani, Letta ecc.), va a braccetto col peggior centrodestra. Non si capisce più niente: "Cos'é la destra, cos'é la sinistra?" cantava Gaber e nessuno sa più rispondergli.
*A luglio 2007 abbiamo aperto un dibattito su "Come contare di più nelle scelte politiche locali e nazionali, come ecologisti". Dopo una cinquantinadi interventi telematici, ci siamo incontrati il 6 ottobre a Firenze,eravamo una quarantina di persone, con alle spalle molte esperienzepositive, ma anche pesanti delusioni. Emergeva:
1. la necessità di una svolta che renda più efficace l'ecologismo, a partire da una rete che rafforzi le moltissime, spesso sconosciute, esperienze locali;
2. l'estrema difficoltà a creare, in tempi brevi, qualcosa di più solido negli obiettivi, nei metodi, nell'organizzazione;
3. pero', forse, una possibilità di costruire un "programma comune" (alcuni di noi si sono presi l'incarico di farne girare dei spezzoni, una bozza) eun metodo condiviso per non ricadere nei meccanismi deipartiti/carriere/verticismi ecc. (una prima proposta l'ha fatta girare Lino Balza, finora senza "ritorni", né positivi né critici);
4. l'idea di avere un confronto diretto sia con gli "amici di Grillo" che con i proponenti la "Lista civica nazionale" (ma questi incontri non si sonopiù fatti);
5. comunque contribuire alla nascita, crescita, miglioramento di liste civiche (anche) ecologiste nelle città dove quest'anno si andrà alle elezioni amministrative. Sappiamo che sta succedendo in molte città, ma le notizie faticano a circolare.
*Nel frattempo, nell'area nonviolenta e pacifista (Movimento Nonviolento, Tavola della Pace) prosegue la riflessione sul tema "nonviolenza e politica", mentre il giornale quotidiano telematico "Notizie minime dellanonviolenza in cammino" sostiene la necessità che alle prossime elezioni politiche vi sia una presenza di "liste elettorali della sinistra dellanonviolenza".
*Ora ci sono le nuove elezioni, che si svolgeranno con una legge elettoralepessima e una campagna peggiore: in molti ci chiediamo cosa possiamo/dobbiamo fare. La sensazione che finora abbiamo é di una situazione compromessa e non recuperabile nell'immediato, da un punto di vista di un serio movimento ecologista e nonviolento, che voglia avere una sponda (se non addirittura un'espressione) altrettanto seria in Parlamento. Bisogna verificare le reali forze che abbiamo, e se non possiamo farlo subito, almeno avviare un serio lavoro a partire dalle realtà locali (comuni, province, regioni) perc ostruire in prospettiva un movimento politico nazionale indipendente, autonomo, che cammini da solo sulle gambe della nonviolenza, dell'ecologia e del femminismo (l'assenza di rispetto e di riconoscimento di valore é il terreno su cui la violenza e l'esclusione crescono). Ma, per non stare a lamentarsi/piangere/imprecare/diventare individualisti-qualunquisti, forse é il caso di riaprire con urgenza la discussione interrotta ad ottobre, e coinvolgere altre realtà del più vasto movimento per la nonviolenza e l'ecologia, sia rispondendo a questa mail, sia incontrandoci a Bologna domenica 2 marzo (nella sala sindacale deiferrovieri, appena usciti dalla porta principale della Stazione, lato piazzale, a sinistra si vede il parcheggio delle biciclette, dove c'éun'entrata con una sbarra per andare alla mensa e alla sede dei carabinieri: poco avanti, sulla destra, c'é la sala con la scritta Cub), per verificare se possiamo stringere i tempi della rete, fare proposte di un qualche peso(anche) sul piano nazionale, o altro che qualcuno puo' suggerire a stretto giro di mail.
A presto, Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana
*Per informazioni, adesioni, contatti: micheleboato@tin.it
*Per contattare individualmente i promotori:
Michele Boato: micheleboato@tin.it
Maria G. Di Rienzo: sheela59@libero.it
Mao Valpiana: mao@nonviolenti.org

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento settimanale del martedì de "La nonviolenza é in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100Viterbo, tel. 0761353532,
e-mail: nbawac@tin.it
Numero 148 del 19 febbraio 2008 Per ricevere questo foglio é sufficiente cliccare su: nonviolenza-request@peacelink.it?subject=subscribe

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