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lunedì 4 febbraio 2008

LETTERE FUORISACCO...

LETTERE FUORISACCO tratto da adista notizie n. 11 4 febbraio 2008 (www.adistaonline.it)

Ma non vi va mai bene niente!Una domanda ai fratelli e alle sorelle di Adista: c'è qualche esponente della gerarchia ecclesiastica, dal papa in giù, che vi vada a genio? Vi succede, caso mai, di condividere qualche intervento della medesima gerarchia, ad esempio del S. Padre?Lo so che in questo modo semplifico troppo; ma non vi pare di essere un tantino ‘ideologici', forse anche più ‘chiusi' di coloro verso i quali dirigete le vostre critiche?Ancora (ma sarebbero tante le cose su cui discutere): pensate davvero, con il vostro particolare tipo di ‘impegno', di aiutare la Chiesa? Non vi pare che non manchino coloro che si ‘impegnano' nel fare le bucce agli uomini di Chiesa e nemmeno senza tanti riguardi? Sinceramente il vostro impegno potrebbe essere speso per una causa migliore: ad esempio, la moratoria sull'aborto. Eh sì, proprio quella. Nemmeno quella vi va a genio, a quanto leggo; perché? Ma perché dietro, ovviamente, c'è lo zampino di Ruini e quant'altri furbetti come lui. Se l'avesse promossa Pannella, la moratoria, che cosa avreste detto?Nemmeno di fronte al dramma dell'aborto avete il coraggio di abbandonare le vostre posizioni, obbligatoriamente ‘anti-Chiesa', e riconoscere, una volta tanto, che proprio questa Chiesa, così messa male, ma che è anche vostra Madre, è praticamente l'unica voce in Italia e nel mondo a difendere i fondamentali diritti dell'uomo, primo fra tutti quello di venire al mondo. A me basta questo per essere orgoglioso di questa Chiesa, di questo papa e… anche del card. Ruini. Ben lieto di essere smentito, p. Stefano Baldini Orlandini Roma

Magistero cossighiano
Cara Adista, da quando il bizzaro Cossiga fa il teologo inquisitore e decide l'appartenenza a chiese diverse di gruppi di cristiani? E gli si risponde, addirittura in modo serio, oltre che soft! (v. Adista n. 5/08). Nella sua conformistica adesione al ratzingerismo,nella sua superficiale ermeneutica con cui parla di 'false' letture del Concilio (chi stabilisce che sono 'false'? Naturalmente... il teologo-inquisitore!!) confonde i grandi Congar e Chenu con i pentiti, impauriti che non citano più i suoi documenti. E qui il Cossiga afferma anche il falso, almeno, secondo le mie informazioni. O dovrebbe dimostrare che i due immensi teologi francesi, più ricchi di speranza di chi la proclama ufficialmente, hanno avuto paura del postconcilio e delle conseguenze delle loro teologie ed ecclesiologie. Cordiali saluti, Walter BrighiGrado (Go)

Cristiano disorientamento
Un gruppo di professori e studenti dell'università "La Sapienza" di Roma, contesta al papa l'inaugurazione dell'anno accademico. Noi cattolici ci siamo scandalizzati. Ma perché? Ci siamo offesi. Perché?Perché noi cattolici, particolarmente in Italia, siamo abituati ad una presenza trionfalistica, forte, potente; perché siamo tanti, perché siamo bravi, perché tutti devono riconoscerlo…La presenza umile, nascosta, di servizio, che offre l'amore piuttosto che imporlo, che cerca di testimoniare piuttosto che legiferare, che cerca di servire piuttosto che essere servita, che rifiuta gli applausi invece che cercarli è stata sostituita dalla ricerca di presenza forte, invadente, abituata alla "ola" come negli stadi per i campioni di calcio, piuttosto che al consenso sul vangelo.Il papa è stato contestato… che c'è di strano nella logica del cristianesimo? Cristo è stato ucciso! Anche gli applausi e le urla in piazza San Pietro a volte non mi sembrano intonate al Vangelo, laddove ad esempio si legge che quando le folle volevano farlo re, Cristo le piantò in asso e se ne andò solo da un'altra parte.Se la presenza della Chiesa ufficiale fosse un po' meno pesante, meno invadente, probabilmente saremmo contestati di meno.Se ci accostassimo a chi è diverso da noi con uno spirito diverso, probabil-mente saremmo guardati in un'altra maniera.Se io faccio il cristiano, se io faccio il prete, se io faccio il papa, se queste cose le faccio bene, devo essere contento, come erano contenti i primi cristiani e gli apostoli quando avevano qualcosa da soffrire a causa del Signore Gesù.Ancora più a disagio mi sento, come cattolico, quando Clemente Mastella, indagato perché sembra che la politica per lui, come per moltissimi altri suoi colleghi, è solo un colossale affare, la prima cosa che dice nella sua conferenza stampa è che intende essere il primo a piazza San Pietro per essere solidale col papa.Il mio disagio aumenta quando Totò Cuffaro, governatore della Sicilia, viene condannato per gli stessi motivi di Mastella con qualche aggravante in più. E i suoi sostenitori, la sera prima della sentenza, nella parrocchia Santa Lucia di Palermo, fanno una veglia di preghiera, perché lo Spirito Santo illumini i giudici. Li avrà illuminati?Sono un po' disorientato! Con il Vangelo in mano da un parte e i miei fratelli di fede dall'altra, non so da quale parte girarmi. Qualcuno mi aiuti! don Salvatore Resca
Catania

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