"UNA
PERSONA, UN VOTO". UNA LETTERA APERTA ALL'ON. BERSANI
Gentile on. Bersani,
le scriviamo in quanto, avendo lei ricevuto l'incarico dal
Presidente della Repubblica di formare il nuovo Governo italiano, in questi
giorni stara' predisponendo il programma sulla cui base ottenere la fiducia del
Parlamento.
Le chiediamo di inserire nel suo programma di governo il
seguente non piu' rinviabile obiettivo di civilta': il riconoscimento del
diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per le elezioni amministrative a
tutti i residenti, cosi' da permettere al piu' presto ad oltre 4 milioni di
nostri reali concittadini (burocraticamente definiti "stranieri", ma
da anni e talvolta da decenni legalmente residenti in Italia - per non dire dei
loro figli che nel nostro paese vi sono finanche nati) di far sentire la loro
voce come elettori e come eletti negli enti locali, cosi' da esercitare un
fondamentale diritto umano e contribuire ad inverare la democrazia nella
composizione, la gestione e l'azione delle amministrazioni locali.
E' una proposta che, lo ricordera', era gia' all'ordine del
giorno dei lavori parlamentari nel secolo scorso, e si impegno' per essa - tra
molti altri - l'on. Nilde Iotti. Ed anche molti di noi che fummo pubblici
amministratori in quegli anni ci impegnammo in tal senso.
Il razzismo si contrasta col riconoscimento dei diritti; la
democrazia o e' inclusiva o non e'. Nulla osta in punto di diritto a tale
riconoscimento. "Una persona, un voto".
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace
e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 25 marzo 2013
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti
umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.ite centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/ nonviolenza/
Il "Centro di ricerca per la pace e i
diritti umani" di Viterbo e' una struttura attiva dagli anni Settanta ed
opera per la pace e i diritti in iniziative sia di solidarieta' concreta che di
ricerca, studio e formazione, con la scelta nitida e intransigente della
nonviolenza. Nel 2000 realizzo' il notiziario telematico quotidiano "Un
uomo, un voto" a sostegno della campagna "per l'immediato
riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti gli
stranieri regolarmente residenti in Italia". Il suo responsabile ha
coordinato nel 1987 la campagna italiana di solidarieta' con Nelson Mandela
allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, ed ha promosso
il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi.
"Concordo. Però,
a mio parere, l'urgenza non è il diritto al voto ma a quello di cittadinanza. E
questo significa abrogare la legge Bossi-Fini, razzista e perniciosa
quanto mai. senza abrograre questa legge, le altre mi paiono inutili"
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