Qualche giorno dopo, Enzo Jannacci sfonda una vetrata di un ristorante con la sua macchina. Ad Alassio.
domenica 31 marzo 2013
Un piccolissimo ricordo personale
Qualche anno fa, ero tranquillamente sdraiato al sole in una spiaggia -libera, una delle poche e piccole- di Alassio. A pochi metri da me c'era, su una sdraio un signore con la moglie. Il signore aveva gli occhiali e ogni tanto parlava con un forte (stavo per scrivere: terribile) accento milanese. Mi direte, "Sai la novità: i milanesi stanno ad Alassio come i Cinesi alla popolazione mondiale!". Poi mia moglie, che ha (o aveva) l'occhio più fino del mio, mi dice "Guarda che è lui!". Ma a me, la cosa non interessava più di tanto. Alla quinta volta, guardo meglio il sospettato vicino. "Sì, forse è lui, però non gli rompo le scatole mentre prende il sole". Il vicino ad un certo punto si alza e si avvia verso il mare. Gli vado incontro e, porgendogli la mano, gli dico: "Ma lei, è lei o non è lei?". Lui mi guarda un po' stupito e mi risponde: "Sì, sono io". "Grazie per averci regalato canzoni bellissime!".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento