Ovviamente, giornali e telegiornali mettono bene in evidenza le violenze di piazza che hanno caratterizzato le manifestazioni di questi giorni in Grecia.
Ovviamente, la nonviolenza è una conquista e un (ahimè) lungo processo costruttivo. Pochi hanno evidenziato il fatto che i governi francesi e tedesco, mentre in sede europea fanno la voce grossa contro il debito pubblico ellenico, in privata sede (si fa per dire) costringono e ricattano il governo greco 'obbligandolo' all'acquisto di materiale bellico per una cifra pari al 3% del PIL (Prodotto Interno Lordo).
Premesso che la violenza è sempre da condannare, chi è il violento? Chi spacca una vetrina o chi costringe un intero popolo alla fame?
Piccola nota di rammarico: a far scoppiare lo scandaloè stato (anche) un partito di destra, i cui ministri si sono dimessi dal governo. E quelli di 'sinistra', cosa stavano facendo?
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