di Cinzia Aicha Rodolfi
Un altro bellissimo incontro con una platea variopinta e vestita a festa di musulmani italiani e seconde generazioni arrivati da tutta Italia per solidarietà ed incoraggiamento e per esprimere la volontà italiana anche nella comunità islamica di dialogare e farsi conoscere attraverso un'altra onlus benemerita.
Nella piccola cittadina del ferrarese, ad Argenta, si sono svolti i lavori introduttivi dell’associazione “Life Argenta “ durante un incontro pubblico di presentazione al quale hanno partecipato oltre alla responsabile di “ Life Argenta” Amina Milena Volpe , anche l’amico blogger Walid Massimiliano Alfieri , Don Domenico Bedin da tanti anni impegnato con i migranti nell’hinterland ferrarese e bolognese e Giovanna Villa insegnante di lingua italiana .
Come ha sottolineato il vice sindaco Andrea Baldini, i 4 relatori hanno esposto, ognuno per la sua personale esperienza , per quale motivo ci sia la necessità di trovare un ambito di dialogo con la comunità islamica argentana che cresce in modo esponenziale e non si può più prescindere dall’evitare di conoscerla più diffusamente. Tutti in concerto hanno auspicato poter trovare un punto di forza e di riferimento in questa associazione che ha come numeratore quello di accogliere qualsiasi razza e appartenenza sociale ed il denominatore è evidentemente la fede e l’etica islamica.
Don Domenico esordisce con parole molto sagge dicendo che la religione non deve essere solo un fatto privato ma anche un dovere personale che implica la relazione con gli altri guidata dalla morale della religione . Dice: “ il mondo non è quello che vogliamo sia, ma deve essere accettato nelle differenze e nelle complessità e l’incontro serve per arricchire e comprendere, per aprire la visione soggettiva ad una visione universale e nel cattolicesimo il postulato è amare tutti nelle diversità”.
La professoressa Villa elenca diverse sue esperienze nel dialogo interculturale e manifesta l’urgenza dell’acculturazione seria e onesta scevra da qualsiasi preconcetto sia delle mamme straniere nuove cittadine, ed anche degli indigeni ancorati in posizioni sterili e pericolose che invita ad avvicinarsi senza timori. Per questo motivo crescono le scuole di italiano per donne straniere che vogliono essere sempre più consapevoli per aiutare i loro figli nello studio e comprendere la società dove vivono e dove vivranno. Qui il supporto dell’associazione potrebbe essere a livello culturale e teologico e di mediazione perché siamo coscienti che è fondamentale avere un identità colta e ben definita per integrarsi senza problemi in culture diverse senza perdere autostima , rispetto si sé e rispetto per l’altro.
Le parole di Amina Volpe sono state chiaramente un invito a considerare questa comunità islamica come appartenente alla realtà sociale ed al tessuto cittadino a 360 gradi e non riferirsi a loro come culture diverse disinteressate e chiuse, ma concittadini che hanno semplicemente un’altra Fede, ma sviluppano l’interesse di partecipare al comune ed alla crescita e condivisione di valori uguali . Certamente, ci spiega Amina, il fatto di essere italiana non solo di natali, ma di generazioni ed aver semplicemente abbracciato un'altra Fede deve essere visto come un arricchimento e un motivo di dialogo alla scoperta e non come chiusura; ed è per questo che ha deciso di aprirsi ad incontrare attraverso l’associazione e adoperarsi per collaborare attivamente con le istituzioni cittadine. Voler spiegare cosa significa il tanto discusso coprirsi e cosa sta dietro a questa scelta per esempio, oppure dimostrare l’attiva partecipazione anche se con un’etica magari più attenta ai precetti. La stessa etica che esiste nel cristianesimo, ma viene da molti cristiani oggi abbandonata oppure nascosta perché considerata obsoleta . Voler abbattere muri illogici e barriere di ignoranza per crescere figli senza pregiudizi ….. questi sono alcuni degli intenti dell’associazione. Amina apre le porte alle domande ed alle curiosità attraverso richieste di compartecipazione agli eventi cittadini e conferma l’impegno di voler essere una società di donne musulmane volontarie per Argenta e per gli argentani .
Walid Massimiliano Alfieri cresciuto al sud Italia , ha viaggiato poi nel mondo ed è portatore di esperienze che sottolineano l’urgenza e l’importanza di non isolare mai perché indiscutibilmente si creano radicalizzazioni astiose ; si fomentano poi i cosiddetti “imprenditori della paura” che stigmatizzano atteggiamenti naturali e li trasformano in assurdi pericoli . Massimiliano ha invitato le istituzioni a non spostare il problema alla prossima legislatura, bensì ad affrontarlo oggi sia politicamente che socialmente ed ha ricordato che colui che non è accettato e amato dalla società non potrà nemmeno vorrà partecipare alla vita politica e alla crescita della nazione in cui vive. Lo sforzo va fatto subito e i politici sono responsabili dell’integrazione o delle assurde fobie e islamofobie generalizzanti. Possiamo ancora salvarci da pericolosi atti xenofobi ma solo affrontando le necessità in modo coscienzioso, serio e sincero.
E’ intervenuto anche Yassine Igor Mangano esperto di comunicazione, sottolineando la funzione dei media che da sempre sono nati per fare sostanziale propaganda e perciò hanno una capacità fortissima non solo di vero e proprio plagio, ma anche di focalizzare interessi e indirizzare obiettivi ed ha invitato a usare meno possibile i media per conoscere e studiare visto che la realtà sincera delle cose e dei fatti viene appunto filtrata e modificata e spesso amplificata creando percezioni sbagliate e purtroppo mistificatrici.
I temi da voler dibattere nello specifico sono tanti e l’ appuntamento per tutti è al prossimo convegno di Life Argenta dove si entrerà nel vivo delle esigenze e delle reciproche conoscenze.
La lode a Dio l’Altissimo al Signore dei Mondi e la sua Benedizione ci guidi.
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