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sabato 18 agosto 2012

LA CONCEZIONE DELLA DEMOCRAZIA

Il “Corriere della Sera” di oggi, sabato 18 agosto 2012, ospita a pagina 9 due interventi, uno di Charles Wyplosz e l’altro di Francesco Giavazzi sul tema dell’eventuale uso del cosiddetto “fondo salva-stati” europeo da parte dell’Italia.

Nella parte conclusiva del suo articolo il prof. Giavazzi (consulente del Governo per la “spendig-rewiew”) scrive: “C’è invece un percorso virtuoso che può riportare l’Italia a un equilibrio positivo senza salvataggi esterni. I partiti che si contendono le elezioni della prossima primavera dovrebbero firmare tutti insieme un memorandum d’intesa (prima del voto, non ora) che vincoli le scelte economiche di chiunque vinca. A quel punto la scelta razionale dopo le elezioni sarebbe chiedere a Monti di continuare; se il programma è predeterminato per libera scelta, perché non affidarne l’esecuzione alla persona più adatta che abbiamo a disposizione? Sono sicuro che l’Italia tornerebbe rapidamente a un equilibrio positivo. Sottoporsi oggi alla vigilanza esterna, ci allontanerebbe da questo percorso virtuoso”.

Ovviamente, aggiungiamo noi, il prof. Monti non si sottoporrebbe al giudizio degli elettori, restando comunque “la persona più adatta”.

Una domanda: quale concezione della democrazia emerge da questo testo del prof. Giavazzi? E’ una domanda che rivolgo a tutti, in particolare agli esponenti politici della sinistra che dovrebbero subito respingere con grande fermezza l’ipotesi presentata dall’articolo che presenta affermazioni che davvero stupisce possano avere cittadinanza all’interno dell’attualità del dibattito politico.

E’ palese l’idea del superamento della democrazia parlamentare, ancora prevista come forma dello stato repubblicano dalla Costituzione, per affermare compiutamente l’idea di una nuova oligarchia fondata sulla cosiddetta “democrazia di competenza” laddove i soggetti politici, avrebbero soltanto il compito di raccogliere il consenso popolare a favore dell’élite dominante, svolgendo il Parlamento (come già accade) mera funzione di ratifica.

Più che mai va lanciato l’allarme, dunque, per lo stato di salute della democrazia italiana (mentre a livello europeo nessuno si sogna di sviluppare certe affermazioni) e più che mai appare necessario organizzare, nella dimensione politica, opposizione e alternativa a questo tipo di progetti.

Savona, li 18 agosto 2012 Franco Astengo

nota mia: la stagione berlusconiana ha avviato un rpocesso per l'instaurazione di una democrazia autoritaria. Lo so che può sembrare un ossimoro. Ma è la definizione migliore che mi sia venuta in mente: una democrazia formale ma con centri decisionali che di democratico hanno ben poco. E il governo Monti completa l'opera berlusconiana: tutti devono fare sacrifici (leggi i soliti 'fessi) tranne poi scoprire che ci sono i sioldi per l'esercito, per le scuole private e via dicendo...





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