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martedì 24 luglio 2012

Una bambina nel Lager. La testimonianza diretta di Trudi Birger


A- RIVISTA ANARCHICA presenta:



Una bambina nel Lager


“Ho sognato la cioccolata per anni” di Trudi Birger è un romanzo autobiografico, in cui l’Autrice racconta la personale e tragica storia di vita. Questo libro è consigliato a chiunque tenta di fare memoria dei drammi personali e mondiali che si sono consumati prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, “Per Non Dimenticare” gli orrori dei conflitti armati nella storia e per costruire contesti collettivi di dialogo, accoglienza e soprattutto pace.


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A-RIVISTA ANARCHICA propone: Una bambina nel Lager. La testimonianza diretta di Trudi Birger


A-RIVISTA ANARCHICA presenta:


“HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI”


Libro di Trudi Birger


Recensione di Laura Tussi


Trudi ha trascorso la propria infanzia inizialmente nel ghetto di Kovno e poi nel campo di concentramento e di sterminio di Stutthof in Polonia.
La storia narrata in questo libro è incentrata sul rapporto intenso fra Trudi e sua madre, grazie a cui riusciranno entrambe a salvarsi.
Dal ghetto di Kovno, Trudi e sua madre furono trasferite sui treni per il viaggio di deportazione, in condizioni igieniche terribili, senza cibo e acqua.
Non conoscevano la precisa destinazione del viaggio, ma tutti sapevano che si trattava di un campo di concentramento.
“Ho sognato la cioccolata per anni” di Trudi Birger è un romanzo autobiografico, in cui l’Autrice racconta la personale e tragica storia di vita. Trudi Birger, sopravvissuta agli orrori dell’Olocausto, alla fine della guerra si è trasferita a Gerusalemme, dove ha vissuto con la sua numerosa famiglia.


L’Autrice, deprivata e derubata della giovinezza, ha scelto di dedicarsi ai bambini più poveri di ogni etnia, cultura e religione, fino alla sua morte nel 2002.
Trudi Birger con grandissima modestia, consegna a tutta l’umanità un libro che tramanda gli orrori dell’Olocausto, della guerra, raccontando delle personali radici etniche e culturali, della vicenda di una madre e di una figlia che, all’interno del dramma, giurano a se stesse di essere persone migliori nella speranza di un domani di pace, di dialogo e di accoglienza tra genti, culture e minoranze.
La storia di una bambina che viene strappata dalla quotidianità di Francoforte, per trovarsi presto rinchiusa, come un animale in gabbia, nel ghetto di Kovno, in attesa di essere reclusa nel campo di concentramento e di sterminio di Stutthof. La storia di una bambina, armata solo della propria innocenza, che si lega alla madre e a tutto ciò che rappresenta, per la memoria dell’intero popolo ebraico.
Questo libro è consigliato a chiunque tenta di fare memoria dei drammi personali e mondiali che si sono consumati prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, “Per Non Dimenticare” gli orrori dei conflitti armati nella storia e per costruire contesti collettivi di dialogo, accoglienza e soprattutto pace.
Da questa lettura, nella testimonianza diretta di deportazione, comprendiamo che l’odio, la guerra, il razzismo ingenerano morte, annientamento e distruzione.
La pace, la fratellanza, l’accoglienza e il rispetto dell’altro sono il pensiero e il valore che vuole trasmettere Trudi, in quanto vittima, nel suo racconto.


Note:


http://www.arivista.org/

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